Trump e l'attacco in Siria, i "dubia" degli esperti
Anche Trump, come papa Bergoglio, ha i suoi Dubia e i suoi cardinali. Che, nella fattispecie, assumono la veste di un gruppo di ex professionisti dei servizi di sicurezza USA e di diplomatici. Il gruppo, che si è battezzato VIPS, dubita che in Siria vi sia stato un attacco con armi chimiche e suggerisce una linea più prudente con la Russia.
Turchia: il Sultano vince, ma il paese è spaccato
Recep Tayyip Erdogan ha vinto il referendum sulla riforma costituzionale. Ora la Turchia, per la prima volta dal 1923 cambia sistema e diventa una repubblica presidenziale. Il capo di Stato sarà anche capo dell'esecutivo e avrà poteri molto più ampi dei suoi omologhi occidentali. Ma la vittoria è risicata e rivela la realtà di un paese spaccato.
Trump, una politica estera fragorosa ma indecisa
Un raid missilistico sulla Siria, una portaerei in Corea, lo sgancio di una super-bomba MOAB in Afghanistan. Tutto per ottenere un forte impatto mediatico, ma risultati militarmente irrilevanti. Dove vuole andare a parare Trump? Forse vuole mostrare i muscoli per coprire un preoccupante vuoto di strategia.
Corea del Nord, il costo umano di un intervento
Una portaerei americana è diretta in acque coreane. E l'attacco missilistico che Trump ha lanciato contro la Siria può essere letto come un avvertimento anche a Kim Jong-un, il dittatore nordcoreano, contro le sue numerose provocazioni. Ma quanto costerebbe, in termini umani, un eventuale intervento in Corea del Nord? A causa delle armi di distruzione di massa del regime comunista, il costo sarebbe inaccettabile.
Gorsuch, il custode conservatore della Costituzione
Nominato da Trump e confermato dopo una lunga battaglia al Senato, il giudice Neil Gorsuch è il nuovo giudice della Corte Suprema. Nella secolare battaglia fra giusnaturalisti (è legge ciò che è giusto) e positivisti (è legge ciò che viene ordinato), Gorsuch si annovera fra i primi. Eredita l'opera del cattolico Scalia.
Terrorismo a Stoccolma, nella Svezia pacifista
Ormai è una scena consueta, rischiamo l’assuefazione. Un altro camion contro la folla, questa volta a Stoccolma. Perché proprio la Svezia, dopo che sono state colpite la Russia e il Regno Unito? L'Europa è tutta un unico bersaglio, ma gli attentati riescono solo lì dove i terroristi nuotano in un mare di estremisti.
Trump, la Cina e la Siria: quale politica estera?
Quale effettivamente sarà la politica estera del presidente Trump? La domanda è urgente dopo quanto che è accaduto in questi giorni. Mentre infatti in politica interna Trump dà segno di voler attuare per filo e per segno ciò che aveva promesso in campagna elettorale, in politica estera sembra fare tutt’altro.
Raid in Siria prima di capire se Assad è colpevole
Alle 4.40 di stamane gli Stati Uniti hanno lanciato una pioggia di 59 missili Tomahawk contro una base militare siriana a Shayrat, vicino ad Homs. L’attacco – secondo le parole del presidente Donald Trump – è avvenuto in risposta al bombardamento con armi chimiche a Khan Sheikhun, vicino a Idlib tre giorni fa. Ma non c'è ancora alcuna certezza che sia stato Assad a lanciare l'attacco chimico. Il raid dimostra piuttosto la debolezza dell'amministrazione Trump.
Bannon, cosa pensa davvero l'ideologo "nero" di Trump
Martedì 5 aprile, Steve Bannon ha lasciato il suo incarico al Consiglio di Sicurezza Nazionale (Nsc). Per i nostri giornali è ancora lui, l'ideologo "nero" dell'amministrazione Trump. Cosa pensa veramente? Vi proponiamo il suo intervento alla conferenza dello Human Dignity Institute, in Vaticano, del 27 giugno 2014, dove espone per filo e per segno il suo pensiero.
Così parlò Steve Bannon in Vaticano
La crisi del capitalismo e della cultura occidentale, la guerra con il nuovo fascismo islamico jihadista e la sfida nazionalista di Vladimir Putin, i movimenti populisti europei e il Tea Party nelle parole di Steve Bannon, il più odiato consigliere di Donald Trump. Che è anche quello che caratterizza ideologicamente la nuova amministrazione repubblicana.
Fra Trump e Xi c'è di mezzo la Corea del Nord
Oggi è il gran giorno del primo incontro del presidente statunitense Donald Trump con la sua controparte cinese, Xi Jinping. Ma ora c’è un convitato di pietra, non invitato a Mar a Lago, ma ugualmente incombente: Kim Jong-un ha appena ordinato un test missilistico nord coreano, la sua ennesima minaccia.
Attacco chimico in Siria, di certo ci sono solo i morti
Un allarme di attacco chimico, il terzo di una settimana in Siria. I morti sono decine, un bilancio provvisorio parla di almeno 58 morti, di cui almeno 11 sono bambini. Stavolta, nel caos siriano, le ripercussioni politiche sono immediate e pesanti: tutti puntano il dito contro Assad. Sul terreno ci sono però meno certezze che nelle cancellerie.