La Colombia, Francesco e la pace "imposta"
Papa Francesco ha convocato in Vaticano i due principali attori politici colombiani: il presidente Santos, promotore di un accordo di pace con la guerriglia delle Farc e l'ex presidente Uribe, strenuo oppositore di una pace di compromesso. Fra i due è ancora dialogo fra sordi. Uribe denuncia una pace "imposta" e l'impunità che ne scaturirebbe anche per i peggiori terroristi.
Terrorismo a briglia sciolta, da Ankara a Berlino
Attentato ad Ankara, capitale della Turchia: ucciso l'ambasciatore russo in visita a una mostra fotografica. Tutto si può dire fuorché si tratti di una sorpresa. I terroristi hanno "punito" il riavvicinamento fra Turchia e Russia. Nel frattempo, a Berlino, si ripete l'orrore di Nizza: un camion contro la folla in un mercatino natalizio. Una strage terroristica che ha causato 9 morti e decine di feriti.
Ankara, ucciso l'ambasciatore russo
Tutto si può dire tranne che l'attentato di ieri pomeriggio ad Ankara con l'uccisione dell'ambasciatore russo Andrey Karlov sia un dramma consumatosi a sorpresa. I terroristi hanno voluto punire il riavvicinamento fra Turchia e Russia, determinante per l'esito della battaglia di Aleppo. Hanno punito una nazione "traditrice".
Berlino, un camion lanciato sulla folla
Ancora un camion lanciato sulla folla, come a Nizza, lo scorso 14 luglio. Stavolta tocca a Berlino, al mercatino di Natale di Kurfurstendamm. Un tir con rimorchio è andato deliberatamente a schiantarsi contro le bancarelle. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 9 morti e 50 feriti. L'Isis non ha (ancora) rivendicato, ma le modalità dell'attacco e i precedenti fanno pensare a una sua azione.
Polonia, il rischio di una rivoluzione pilotata Media ed ex regime uniti contro il governo
I media italiani descrivono le manifestazioni a Varsavia, contro il governo conservatore, come se fossero una rivolta spontanea, in stile Solidarnosc. Dimenticano di dire che l'origine della crisi non è una limitazione della libertà di stampa, ma il taglio delle pensioni degli ex agenti dei servizi segreti comunisti. E la protesta appare tutto meno che spontanea.
Trump e il Gop alla resa finale. Per il destino Usa
Domani il collegio elettorale dei Grandi elettori è chiamato a ratificare il voto espresso dagli americani l'8 novembre che hanno scelto Donald Trump come 45esimo presidente degli Stati Uniti. Ma il Gop è ancora spaccato e non sa quale Trump sia più repubblicano: quello rottamatore anti sistema della campagna elettorale o quello super conservatore del voto?
Ad Aleppo, l'Ue perde la faccia
L'Unione Europea denuncia i crimini di guerra russi e governativi nella battaglia di Aleppo e prende iniziative, come quella di aprire corridoi umanitari, che non ha mai chiesto durante la lunga battaglia. Ma dov'era l'Europa quando a commettere i crimini erano gli jihadisti? Perché i freddi numeri raccontano ben altro: i civili fuggivano per non essere uccisi dai ribelli, non dai governativi.
Gambia, era troppo bello per essere vero
Era troppo bello per essere vero: un capo di Stato africano che, dopo 22 anni ininterrotti di potere, accetta una sconfitta elettorale e si fa da parte. Succedeva in Gambia, con il presidente/dittatore uscente Jammeh. Per una settimana è andato tutto liscio. Poi il presidente ci ha ripensato e ora c'è già aria di golpe.
La Chiesa dei paesi baltici divisa sulla Russia
Toni allarmati e determinazione a resistere in Lituania. Atteggiamento cauto e distensivo in Lettonia. La Chiesa cattolica nei paesi baltici, a fronte della crisi con la Russia, assume posizioni e atteggiamenti opposti. Premesso che la crisi è reale, le differenze sono dovute a fattori contingenti più che culturali. Vediamo quali.
Aleppo, fine della battaglia Non della guerra
Aleppo è stata riconquistata dalle truppe governative. Gli ultimi civili rimasti nei quartieri ribelli orientali sono fuggiti a Idlib. La tregua e la ritirata sono frutto del negoziato fra Russia e Turchia. Ma ora anche la guerra civile siriana si avvia alla conclusione? Non è affatto detto. Qui cerchiamo di esaminare lo scenario in tutti i suoi aspetti.
Trump attacca l'F35. Ora piace ai pacifisti
Chi l’avrebbe mai detto che Donald Trump avrebbe trovato estimatori nella sinistra pacifista italiana? Il suo tweet contro i costi esagerati del programma F-35 ha subito riscosso consensi nella sinistra del Partito Democratico. Che ora cita Trump per tagliare il programma in Italia.
I generali e il petroliere I nuovi uomini del presidente
Un generale agli Interni e un petroliere agli Esteri. Sono le nuove, clamorose, nomine dell'amministrazione Trump. I conservatori, che speravano in Rudolph Giuliani, restano a bocca asciutta. E il nuovo titolare del dipartimento di Stato non piace ai repubblicani perché amico di Putin.
TRUMP NON SCHERZA SU TAIWAN di S. Magni