Trump non scherza su Taiwan
Una conversazione telefonica di 10 minuti ha interrotto una consuetudine che durava da quasi 40 anni, dal 1979 per la precisione: Donald Trump, la settimana scorsa ha ricevuto questa breve telefonata dalla presidente di Taiwan, Tsai Ling-wen. Non è stata una mossa improvvisata, ma preparata da mesi. E sotto c'è una strategia di ampio respiro.
Istanbul e Il Cairo, tragedie del mondo islamico Non c'è pace senza i diritti delle minoranze
Un medesimo filo rosso lega l'attentato contro i cristiani al Cairo, nella chiesa copta di San Pietro, e l'attentato contro la polizia turca allo stadio di Istanbul. Il primo è opera di radicali islamici in un paese a maggioranza sunnita. Il secondo è rivendicato da terroristi curdi in un paese a maggioranza turca. In entrambi i casi, la causa del conflitto è il mancato rispetto dei diritti delle minoranze, il più grave problema del mondo islamico.
Brexit, nessuno vuol contraddire il popolo
Il Parlamento britannico, il 7 dicembre, ha votato a favore della tabella di marcia del governo: a marzo verrà attivato l’articolo 50 e il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea. Ma non era già stato deciso a giugno? La “Brexit” è stata votata con un referendum popolare lo scorso giugno, in effetti. E nessuno, per ora, se la sente di ribaltare il risultato.
Olanda, la condanna di Geert Wilders per islamofobia
Geert Wilders è stato condannato da un tribunale olandese per "istigazione alla discriminazione razziale", ma non sconterà un solo giorno in carcere. E' una sentenza poco più che simbolica per un reato di linguaggio, per un suo comizio sugli immigrati "marocchini". Dietro si cela un conflitto culturale molto più ampio.
Venezuela, non c'è più tempo per il dialogo
Mogli e madri dei prigionieri politici in Venezuela protestano in San Pietro per chiedere la liberazione dei loro cari. Intanto, in Venezuela, falliva il dialogo in cui la Santa Sede era mediatrice. La crisi, politica, economica e umanitaria, si è spinta troppo oltre. Ormai non c'è più tempo per sedersi attorno a un tavolo.
Libia, l'Isis perde Sirte. Ma la guerra continua
Dopo 7 mesi di battaglia, le milizie fedeli al governo di Tripoli riconquistano Sirte, sconfiggendo l'Isis. Ma gli jihadisti, presenti a migliaia nel paese, si stanno riorganizzando a Sud e a Bengasi. Ed è tutt'altro che risolto il conflitto civile fra l'Esercito Nazionale di Haftar, che avanza da Est, e le milizie di Tripoli.
Ben Carson, il medico che dovrà curare le periferie
Ben Carson, ex candidato alle primarie, è il nuovo ministro dell'Edilizia e dello Sviluppo Urbano. Perché un medico chirurgo di fama mondiale, viene messo a gestire città e periferie invece che gli ospedali? Perché, afro-americano come Obama, ma conservatore e anti-statalista, è nelle condizioni migliori per curare le periferie.
Viaggio nell'abisso delle conversioni forzate irachene
Madre e figlio raccontano i due anni trascorsi in una prigione dello Stato Islamico in Iraq. Conversioni forzate, uccisioni, umiliazioni continue, pestaggi. "Abbiamo recitato la professioni di fede in stato di costrizione, senza renderci conto di quello dicevamo. Ora vogliamo soltanto dimenticare queste atrocità".
Gambia, la pacifica fine di una dittatura
Il mondo ha un dittatore in meno: Yahya Jammeh, presidente del Gambia ininterrottamente dal 1994. Questa volta, l'opposizione l'ha spuntata ed è stato eletto il suo rivale, Adama Barrow. Il Gambia è uno dei punti d'origine dell'emigrazione per l'Italia. I gambiani avranno più difficoltà ad ottenere asilo.
Austria: vince il verde, ma il futuro è blu
Nel ballottaggio (ripetuto) in Austria confermata la vittoria dell'ecologista Alexander Van der Bellen, seppure con un margine di appena 3 punti. Ma l'FPÖ di Norbert Hofer è la vera forza emergente e potrebbe candidarsi a guidare il Paese nel 2018.
La vittoria russo-siriana ad Aleppo e la miopia europea
I governi europei continuano a ribadire il concetto che "non c'è soluzione militare al conflitto siriano". Ma rifiutano di vedere che russi e governativi stanno vincendo la guerra, come dimostra la riconquista di Aleppo. Tanto che, al Forum Med, Lavrov sta già dettando le condizioni di pace gradite a Mosca.
Nomine di Trump, un ponte per il mondo conservatore
Donald Trump procede molto lentamente nella formazione del suo governo. Perché ha rotto con quasi tutti gli ambienti del Partito Repubblicano ed ora deve necessariamente ricostruire quei rapporti. ha compreso che, senza conservatori, non potrà tornare a rendere Grande l'America Ancora.