Brexit il "sogno" infranto dalle indecisioni della May
Crolli il governo, ma non si fermi la Brexit. E’ questo il senso delle dimissioni del “ministro della Brexit” David Davis e di quelle del ministro degli Esteri Boris Johnson. Ritengono entrambi che l'accordo con Bruxelles proposto dalla May vincoli ancora troppo Londra alle decisioni dell'Ue, senza aver più voce in capitolo sulle stesse.
Accordo in Siria, buona premessa del summit Usa-Russia
Le forze governative siriane sono avanzate fino al confine con la Giordania. I ribelli hanno accettato il cessate il fuoco di Mosca. Vuol dire che gli accordi preliminari, in vista del summit di Helsinki, stanno reggendo bene: Assad riprenderà il controllo del Sud del paese in cambio di un ritiro dal Golan di forze iraniane e di Hezbollah.
Cattolica e "dogmatica". La Barrett alla Corte Suprema
Trump sta pensando a come sostituire il giudice dimissionario Anthony M. Kennedy nella Corte Suprema, e pare che la sua scelta ricada su Amy Barrett. La Barrett è conservatrice, cattolica e giovane. Non si è mai fatta intimidire dai liberal che la odiano perché "dentro di lei il dogma vive con forza".
L'esportazione del jihadismo nel Mozambico
In Mozambico, nell'Africa sudorientale, molto lontano dalle aree che normalmente associamo all'idea di jihadismo, un gruppo di radicali islamici sta prendendo sempre più piede. Come in Kenya e in Somalia, si chiamano Shebaab. Si stanno organizzando con basi nelle foreste, si finanziano con il contrabbando e sono sempre più forti.
Come l'immigrazione ha spaccato il governo tedesco
Il caos politico regna sovrano in Germania. Seehofer, leader della Csu (la componente bavarese del partito della Merkel) è in rotta con la cancelliera, accusandola di non essere abbastanza decisa sulla soluzione al problema dell'immigrazione clandestina. E' una crisi che sta cambiando la scena politica europea e questo è solo l'inizio.
Il Messico elegge presidente un populista messianico
Il Messico ha votato per il suo populista. Stavolta un "populista" in senso stretto: Andres Manuel Lopez Obrador promette di dare il potere al popolo, per "realizzare un regno di giustizia e fratellanza qui in terra". Un presidente messianico che vuole promuovere la "quarta trasformazione" del suo paese. Se queste sono le premesse...
Trump e Putin parleranno di Europa. Ma senza l'Europa
Trump e Putin si incontreranno il prossimo 16 luglio a Helsinki. Fra le mille voci che circolano, sul depotenziamento della Nato, un possibile riconoscimento dell'annessione russa della Crimea e il ritiro iraniano dalla Siria, non si sa cosa sia vero e cosa è solo un bluff. Una cosa è certa: l'Europa resta sullo sfondo, si è fatta rubare l'iniziativa.
Haftar minaccia l'Italia: guai a chi "invade" la Libia
Il generale Haftar, laico, prende Derna, una delle ultime roccaforti degli jihadisti. Forte della sua ultima vittoria, lancia un monito a tutti coloro (cioè l'Italia) che vorrebbero metter piede in Libia per creare un hotspot che funzioni da filtro per l'immigrazione. La ritiene una violazione di sovranità inaccettabile.
Provvidenziale cambio della guardia alla Corte Suprema
Anthony McLeod Kennedy, si dimette il 31 luglio.Ora al presidente Donald J. Trump si presenta un’occasione, perché può nominare un conservatore e ribaltare i rapporti di forze all'interno della Corte Suprema Usa per i decenni a venire. Sarebbe la riaffermazione dei valori della Costituzione, che i giudici liberal hanno troppe volte travisato.
Spagna, antisemitismo di ritorno dal volto umanitario
Proprio mentre Hamas lancia la sua nuova offensiva incendiaria su Israele, provocando un milione e mezzo (in dollari) di danni, la città di Valencia, Spagna, annuncia il boicottaggio di Israele. I termini della mozione contengono molti stereotipi anti-semiti. E i protagonisti del nuovo governo di sinistra in Spagna vengono da quella cultura.
Iran, il popolo si ribella. Nonostante gli europei
Mentre gli Alti rappresentanti per gli affari esteri europei si affannano a difendere l'accordo sul programma nucleare iraniano, gli iraniani si ribellano al regime degli ayatollah. Nonostante la repressione brutale, protestano per la crescente crisi economica. Ed è anche per l'effetto Trump, che ha puntato il dito contro il regime.
Obama, il "peggior presidente della storia"
Obama era stato presentato dalla stampa internazionale come una sorta di Messia, l’uomo della speranza, quello che avrebbe “redento” l’America. Oggi viene ricordato come il peggior presidente della storia americana dal secondo dopoguerra. Vediamo perché (e non è difficile indovinarlo).