Cattolici cinesi costretti a celebrare i persecutori
Il 2021 non è solo il centenario della nascita del Pci, ma anche del Partito Comunista Cinese. Per l’occasione, i cattolici hanno ricevuto delle precise direttive dal regime. Un programma che mira a trasformare la Chiesa in un megafono della propaganda del Partito. Di fatto i cattolici cinesi saranno costretti a celebrare i loro più grandi persecutori.
Congo, l'ombra dei jihadisti sull'uccisione di Attanasio
L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, è stato ucciso ieri assieme alla guardia del corpo Vittorio Iacovacci in un convoglio del Programma alimentare Onu. Nessuna rivendicazione, ma è una delle aree più pericolose del mondo, dove operano numerosi gruppi armati violentissimi, fra cui le Adf a prevalenza jihadista.
Lotta al jihadismo, se l'Occidente getta la spugna
Sia la nuova amministrazione Biden negli Usa che la Francia di Macron si interrogano sui loro lunghi conflitti contro il terrorismo jihadista. Gli Usa non riescono a porre fine al lungo conflitto in Afghanistan e se si ritirano sanno che i talebani prenderebbero il sopravvento. Idem dicasi per i francesi nel Sahel, nella campagna contro Isis e Al Qaeda.
Siria, come Al Qaeda si ripulisce l'immagine
Mohammad Al Jolani, il leader di Hayat Tahrir Al Sham, gruppo armato dominante nella provincia di Idlib, nemico di Assad, si presenta al mondo come interlocutore affidabile e democratico. Dietro la sua forza e la sua immagine c'è la Turchia di Erdogan. Ma all'origine del suo gruppo armato c'è un nome agghiacciante: Al Qaeda.
Tanzania, il paese che non ha mai chiuso per Covid
Il Tanzania sostiene di aver superato indenne la crisi. Benché l'Oms ne dubiti e non riceva informazioni, lo Stato africano non mostra segni di crisi. Il presidente Magufuli è autore di sparate molto pittoresche. Ma la sua opposizione al lockdown, in un'economia povera, non è un errore. "Abbiamo una quantità di malattie virali, ma la vita non si deve fermare".
Una commissione "stile 11 settembre" su Trump
Dopo l’assoluzione di Donald Trump nel secondo processo di impeachment, la presidente della Camera, Nancy Pelosi, propone l’istituzione di una commissione di indagine indipendente per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, come quella che indagò sull'11 settembre. Facile il parallelo con il terrorismo di allora. Si delegittima metà degli elettori, mentre i licenziamenti di sostenitori di Trump aumentano.
La Cina alla conquista dei porti del Mediterraneo
Bloccata la concessione a una società cinese del porto di Rijeka in Croazia, dopo che l'Unione Europea si è resa conto della pericolosità della strategia della Cina nella conquista dei porti europei. Sulla Via della Seta la Cina si è già presa i porti del Pireo e di Trieste.
Trump assolto. Ma i Democratici non demordono
Donald J. Trump è stato assolto per la seconda volta di fila. L’ultimo processo di impeachment si è concluso con la sconfitta degli accusatori. Record dell’unico presidente della storia americana ad essere finito sotto impeachment per due volte, la prima per un ex presidente. I Democratici ora potrebbero ricorrere al 14mo Emendamento per impedirgli una nuova candidatura.
L'Isis ci riprova, sventato un attacco in Europa centrale
Grazie a una soffiata dalla Polonia, è stata smantellata una rete di terroristi che operava fra Germania e Danimarca e scoperto il progetto di un attentato dell'Isis contro un bersaglio europeo non ancora identificato. Intanto l'Austria fa il mea culpa per non essere riuscita a prevenire l'attentato di Vienna del novembre scorso.
Impeachment, parte il primo processo a un ex presidente
Un nuovo record storico è stato battuto negli Stati Uniti: per la prima volta il Senato ha dato il via al processo di impeachment ad un ex presidente, stabilendo con un voto a maggioranza semplice che è costituzionale. La votazione si è tenuta ieri pomeriggio. Sei i senatori repubblicani che hanno votato contro Trump. Ne servono altri 11 per condannarlo.
Myanmar: il golpe e i Rohingya, le percezioni cambiano in fretta
Del Myanmar, finora, si parlava solo per la persecuzione dei Rohingya e se ne attribuiva la colpa ad Aung San Suu Kyi. Adesso la leader democratica è tornata ad essere vittima e si scopre che i veri colpevoli dei massacri erano i militari. Ma quanto è pesato il discredito occidentale sulla "Signora"?
Biden cambia politica nel Golfo, una svolta pro Iran
Benché non sia ancora chiaro se ci troviamo di fronte a una vera svolta, o solo a mosse propagandistiche, l'amministrazione Biden fa subito capire da che parte sta nel Golfo: stop agli aiuti militari a sauditi ed emiratini nella loro guerra dello Yemen, Houthi (sciiti, filo-Iran) riabilitati e nuovi accordi sul nucleare con Teheran.
- RIAPERTO IL CASO DANIEL PEARL di S. Magni