La sclero-politica e il Samaritano
Oggi da ogni parte sembra irresistibile l'attrazione verso la guerra, che provoca solo morte e dolore. Si teorizza l'uccisione come mezzo per risolvere i problemi politici. I Potenti si riempiono la bocca di belle parole e ideali quando invece perseguono soltanto meschini interessi nascosti. Dovremmo riacquistare lo sguardo del Samaritano: non risolse il problema del banditismo ma si prese cura dell'uomo ferito.
Capire cos’è l’Occidente (come via per la pace)
L’Occidente non è un punto geografico e ha poco a che fare con l’attuale occidente. L’Occidente è una civiltà, entrata in crisi secoli fa, quando la sintesi operata dal cristianesimo è stata messa in dubbio e poi demolita. Il vero Occidente è l’Europa: inclusa la Russia, che però ha subito la stessa degenerazione. La frattura si può ricomporre, seguendo la via indicata da san Giovanni Paolo II.
Ucraina, chi può accettare una pace di compromesso
Che sia autentica la bozza di armistizio che ieri è trapelata al Financial Times, da fonti governative ucraine? Fosse vero si preparerebbe lo scenario di una pace di compromesso. Lo scambio è: neutralità dell’Ucraina in cambio di un ritiro dei russi entro i confini della Crimea e del Donbass.
Il pacifismo incondizionato è nichilista
Maffeo Marinelli, partigiano di 97 anni, consiglia agli ucraini di arrendersi e afferma che “non c’è territorio per cui valga la pena uccidere o morire”. Ma ciò è falso, se ricorrono precise condizioni e quel territorio è la Patria ingiustamente attaccata, con il suo popolo, la sua cultura, la sua Fede. Se non c’è nulla per cui vale la pena morire, non c’è nulla per cui vale la pena vivere.
Blangiardo svela il bluff: demografia ignorata dal PNRR
Oggi al via l'assegno unico, l'Istat diffonde il solito bollettino drammatico di culle vuote: scesi sotto i 400mila nati. Blangiardo denuncia: "Nel PNRR assenti misure per combattere il calo demografico. Eppure il primo investimento dovrebbe essere sul capitale umano". E Fratelli d'Italia lancia un pacchetto famiglia, con l'istituzione della giornata della vita nascente il 25 marzo. Lodevole, ma servirà coraggio perché si tocca il tema tabù dell'aborto.
La pandemia e la guerra
Vi sono alcune similitudini nel modo in cui sono vissute, percepite e giudicate socialmente la pandemia e la guerra. L’atteggiamento manicheo, la semplificazione di questione complesse, il giornalismo di parte e la paura eccessiva sono il minimo comun denominatore. Insieme alla mancanza di una visione trascendente che fa dimenticare la nostra emergenza più importante.
La pace passa anche dalle immagini che si trasmettono
La teatralizzazione delle violenze in atto trasmette un’inquietudine e radicalizza lo scontro tra aggressori e vittime, allontanando la prospettiva del dialogo e della riappacificazione, alla quale anche i media possono dare un prezioso contributo. Le tv continuano a ignorare i richiami dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Quando il potere è tossico
Ciò che sta accadendo in queste settimane denuncia in modo palese la malvagità e la scelleratezza degli uomini. E in particolare degli uomini che ci governano, che uccidono la vita affermando di salvarla, opprimono il popolo parlando di libertà e gridano "Pace, Pace" mentre preparano la guerra.
Tre anni e forse più: dal Governo lunga vita al Green pass
Con l'ultimo Dpcm il governo dispone un rinnovo automatico della durata di un anno e mezzo e con frequenza perpetua del Green pass. Quindi sarà un Green pass sine die. Nasce il sospetto che la certificazione possa essere un’efficace modalità per monitorare i cittadini dato che ad ognuno di noi è stato associato un QR code. Dunque siamo di fronte ad una limitazione protratta per molto tempo di alcuni diritti fondamentali nemmeno più giustificata dalla presenza di uno stato di emergenza.
I social e l’evangelizzazione, alcuni criteri
I social network non sono strumenti neutri. Sono stati sviluppati pensando al target giovanile postmoderno e ai contenuti che “vendono”. Usare i social per l’evangelizzazione è come usare uno strumento per un fine diverso da quello per cui è stato creato: non è impossibile, ma è difficile e anche pericoloso. Per usarli bene, il cattolico deve essere attrezzato su più livelli.
L'economia arranca, i sindacati sanno solo scioperare
Lo sciopero di oggi, a prescindere dalla percentuale di adesione, che comunque si preannuncia alta, e dei danni che provocherà, conferma l’inadeguatezza e l’anacronismo dei sindacati italiani, incapaci di difendere le ragioni dei lavoratori e impegnati soltanto a galleggiare e a sopravvivere
Difesa e successo: cosa dice la dottrina sulla guerra
Cosa dice la Dottrina Sociale della Chiesa a proposito della guerra? Non esiste un diritto alla guerra di aggressione, e anche la guerra di difesa è sottoposta a criteri molto esigenti. La guerra di aggressione è sempre da condannarsi e sempre va confermato il diritto alla legittima difesa. Quest'ultima deve comunque essere proporzionale e per continuare a combattere devono esserci "fondate condizioni di successo".