Il volontariato dopo Greta e Vanessa
A quattro giorni dal ritorno in Italia di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, sappiamo già molto di più dell’intricata vicenda del loro rapimento in Siria, anche se molti aspetti importanti restano oscuri. Intanto la vicenda ha cambiato, forse in modo irreversibile, il giudizio popolare sul volontariato all'estero.
L'offesa al sentimento religioso non aiuta la convivenza
C'è il dovere di fermarsi di fronte a ciò che potrebbe gravemente offendere quella sacralità nei confronti di un sentimento religioso di persone e popoli. Una vera laicità non solo non offende il sentimento religioso di alcuno, ma si prodiga per tutelare rispetto e libertà dei diversi percorsi e convinzioni religiose.
Avviso ai giovani: la gravidanza è una malattia
Per l’Istituto Superiore di Sanità la gravidanza è un problema di salute. Ce lo rivela un sondaggio diffuso in questi giorni tra gli studenti de La Sapienza di Roma. Per l’istituto, il bambino nella pancia della mamma è né più né meno che un virus o un batterio da cui difendersi con l’uso del preservativo oppure con il ricorso all’aborto.
Lo strano schiamazzo
L'articolo sul Corriere della Sera, la tempesta mediatica, lo strano accanimento di Avvenire. In questa anticipazione dal mensile Il Timone, Vittorio Messori spiega che cosa è davvero successo tra lo scorso Natale e l’Epifania, e ribadisce che è mosso soltanto dall’amore per la Chiesa e dal rispetto per colui che è chiamato a guidarla in terra.
Peppa Pig offende Allah? Un grugnito vi seppellirà
Je suis Peppa Pig e un grugnito vi seppellirà. Questo verrebbe da dire dopo che la prestigiosa Oxford University Press ha deciso di vietare qualsiasi illustrazione di maiali, reali o di fantasia, «per non turbare i piccoli ebrei e musulmani». Non solo: proibito anche «disegnare suini e loro derivati». Salsicce e würstel compresi?
Così il pio Brosio ha rotto i denti alle Iene ridens
É l’effetto Parigi nel dialetto di Cologno Monzese, il Je suis Charlie buttato in satira stracciona come solo a Scherzi a parte sanno fare. Chi siamo noi, devono aver pensato negli studi Mediaset, per non pigliare per i fondelli fondamentalisti islamici, ebrei e cattolici papalini? Scartato Maometto e l’islam perché quando si incazzano non le mandano a dire, hanno ripiegato sul pio Brosio e un finto Papa.
Gesuiti più Charlie di tutti: ecco le vignette sul Papa
“Je suis Charlie” dilaga, le sue vignette su Maometto ora circolano su tutti i giornali del mondo. Ma c'è qualcuno che ha pensato di fare di più, pubblicando anche le caricature del settimanale su Dio, il Papa e la Chiesa cattolica. Chi? Il mensile Études, prestigiosa rivista dei gesuiti francesi.
La tirannide dell'omofobia, il peggio del '68
Se su qualcosa di fondamentale tu non sei d’accordo con me, allora tu mi odi. Perciò ho diritto di impedirti di esprimerti. Questo equivoco, che è l’inizio di una tirannide, sta alla base della pretesa di bollare come “omofobia” la posizione di chi è convinto che eterosessualità e omosessualità non siano due realtà equivalenti..
Non siamo Charlie perché non basta la libertà di satira
Non basta invocare la libertà di satira contro il fondamentalismo islamico. I tragici fatti di Parigi ripropongono il fatto che «le religioni non sono per niente tutte uguali». Lo scrive l’Osservatorio Cardinale Van Thuân che spiega perché occorre condannare il terrorismo islamico, ma non si può aderire acriticamente allo slogan Je suis Charlie.
Non è la tolleranza che permette la convivenza
La strage di Parigi è il frutto di una superficialità della Civiltà occidentale davanti a fondamentalismi incapaci di convivere con altri criteri culturali. L'Europa deve riprendere seriamente la sua identità cristiana, minacciata dal secolarismo e relativismo dilaganti. Solo così potrà promuovere una sana integrazione.
Anche Ostellino. Il solito pregiudizio anticattolico
Nella sua deprecazione per l'integralismo islamico anche l'illustre editorialista del Corriere della Sera non ha resistito alla tentazione di sparare qualche stupidaggine sul cattolicesimo che, in fondo, nei secoli passati era intollerante e violento come lo è l'islam oggi. Ecco come si riscrive la storia.
No al terrorismo e al jihad. Ma io "non sono Charlie"
Je suis Charlie? Massì, ripetiamolo in coro quest’ultimo omaggio alla libertà assassinata che dovrebbe scacciare il diavolo islamista e i fantasmi della dittatura coranica. Ripetiamolo pure perché adesso si può, è lecito affermare che quei killer erano islamici autentici, con tanto di Allah Akbar nel distintivo sulle loro tute nere da soldati del Califfo.