Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Economia


Fame nel mondo. Il Covid peggiora il problema, ma sono i governi a non risolverlo
IL RAPPORTO

Fame nel mondo. Il Covid peggiora il problema, ma sono i governi a non risolverlo

L'edizione 2022 del rapporto SOFI sulla fame nel mondo, redatto da cinque agenzie Onu, delinea un quadro drammatico. Circa 2,3 miliardi di persone nel 2021 hanno sofferto in maniera moderata o grave di insicurezza alimentare, 350 milioni in più rispetto al periodo antecedente alla pandemia di COVID-19. A patire la fame sono state 828 milioni di persone. L'Onu mancherà quasi certamente i suoi obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Tuttavia le Nazioni Unite non sono in grado di sostenere a tempo indeterminato dei governi nazionali che rifiutano di farsi carico del problema della fame o non ne sono capaci.


Nucleare e gas sono sostenibili. Realismo energetico nell'Ue
ENERGIA

Nucleare e gas sono sostenibili. Realismo energetico nell'Ue

Con 328 No e 278 Sì, ieri è stata bocciata dal Parlamento europeo una mozione contro la proposta della Commissione Europea di inserire il gas e il nucleare nella lista delle fonti energetiche sostenibili, dunque aperte a nuovi finanziamenti. E il premier polacco avverte: la transizione ecologica non deve ostacolare la sicurezza energetica.


Bonus 110, fine di un'illusione edilizia
POLITICHE IRRESPONSABILI

Bonus 110, fine di un'illusione edilizia

Nessuno ha mai compreso fino in fondo, infatti, l’equità di una misura che ha consentito a milioni di italiani di rifarsi gratis la casa a spese dei contribuenti e che ha foraggiato un vero e proprio mercato parallelo dell’edilizia. Ora i soldi del superbonus 110% sono finiti ed è arrivato il momento della verità. 


Il fallimento dei "socialisti di tutti i partiti"
INFLAZIONE/2

Il fallimento dei "socialisti di tutti i partiti"

Gli spazi di libertà dei privati sono sempre più ristretti dalle politiche interventiste dei governi. La spesa a debito, l'espansione della liquidità circolante e la nuova economia verde hanno fatto esplodere i debiti e poi anche l'inflazione, che le banche centrali si illudevano ancora di poter tenere sotto controllo. Seconda parte dell'analisi sull'inflazione iniziata ieri. 


Inflazione, è colpa delle banche centrali. E dei governi spendaccioni
ECONOMIA

Inflazione, è colpa delle banche centrali. E dei governi spendaccioni

L'inflazione non è "aumento dei prezzi", ma aumento della liquidità circolante. L'aumento dei prezzi è solo una conseguenza. L'aumento vertiginoso dei prezzi al consumo è causato dalla politica monetaria delle banche centrali che hanno pompato denaro irresponsabilmente, dalla crisi del 2007 ad oggi, soprattutto in occasione della pandemia di Covid. I governi, dal canto loro, a causa dei danni che hanno causato con i lockdown, aumentano la spesa pubblica per ristori e bonus, aggravando ancora il problema. Si uscirà mai da questa spirale?


Si predica il passaggio alle rinnovabili, ma si torna al carbone
ECOLOGISMO

Si predica il passaggio alle rinnovabili, ma si torna al carbone

Secondo i calcoli dell’Iea, nel mondo verranno investiti 115 miliardi di dollari nella filiera del carbone, un aumento di 10 miliardi rispetto al 2021. Alla faccia degli accordi sul clima. A guidare questa tendenza sono Cina e India. Ma anche l'Europa sta ritornando alla fonte più tradizionale, messa con le spalle al muro dalla crisi energetica.


Lo spread come strumento politico. Populismo della Bce
WHATEVER IT TAKES

Lo spread come strumento politico. Populismo della Bce

Lo spread: chi non ha mai sentito questo termine economico? E chi non ricorda il panico che provocava nel 2011? Ora torna a salire, ma la Bce "ci salverà". Come? Con lo "scudo anti-spread", come il Whatever it takes che nel 2012 salvò Monti. Mentre Berlusconi era caduto per lo spread troppo alto. Allora diteci che è solo politica.


Due strade per evitare una crisi alimentare globale
SICUREZZA ALIMENTARE / 2

Due strade per evitare una crisi alimentare globale

La prima misura per calmierare i prezzi mondiali dei prodotti alimentari è immettere nel mercato una parte delle scorte accumulate. Ma servono poi interventi strutturali che aumentino la produzione: l'UE ha preso la strada opposta, puntando sul biologico, e per questo i Paesi in via di sviluppo devono procedere autonomamente. Le conseguenze negative della Laudato si’ e il ruolo positivo che invece potrebbe avere la Chiesa.


Crisi del grano, non c’entra solo la guerra russo-ucraina
SICUREZZA ALIMENTARE

Crisi del grano, non c’entra solo la guerra russo-ucraina

Per comprendere l’attuale apprensione internazionale per il frumento bloccato a Odessa, bisogna sapere che insieme Russia e Ucraina producono il 14% del grano mondiale. Ma l’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti agricoli è cominciato ben prima del conflitto nell’Est europeo, a causa della corsa alle scorte di alcuni paesi, dopo la pandemia, e per le previsioni di una diminuzione della produzione mondiale.


Reddito di cittadinanza: ci rovina l'estate, ma ce lo chiede l'Ue
ASSISTENZIALISMO

Reddito di cittadinanza: ci rovina l'estate, ma ce lo chiede l'Ue

Le località turistiche, d'estate, vivono soprattutto sull'opera dei lavoratori stagionali. Ma il Reddito di Cittadinanza, come prevedibile, sta facendo "concorrenza". Quasi a parità di somma, meglio restare a casa. Il punto è che l'Ue ha sdoganato il concetto di RdC ed ora raccomanda un salario minimo anche per i Paesi che non ce l'hanno.


Stop alle auto a benzina e diesel, ce lo impone l'Europa
ECOLOGISMO

Stop alle auto a benzina e diesel, ce lo impone l'Europa

Dal 2035, basta auto a benzina e diesel. Non lo hanno deciso i consumatori e neppure le case automobilistiche, osservando un trend in calo. Lo ha deciso il Parlamento Europeo, ieri. L'auto elettrica costituisce il 10% del mercato europeo e richiede grandi sacrifici. Scelta ideologica che ci mette nelle mani della Cina.


Il compromesso al ribasso sul petrolio del Venezuela
COMUNISMO

Il compromesso al ribasso sul petrolio del Venezuela

Il presidente Joe Biden ha autorizzato l'italiana Eni e la spagnola Repsol a inviare petrolio dal Venezuela in Europa. In teoria è uno dei modi per sostituire il petrolio russo. Ma si tratta di un compromesso inutile, non solo perché si sdogana un regime comunista che si è macchiato di crimini orrendi, ma anche un partner della Russia e dell'Iran.