Fallimento Silicon Valley Bank, un colpo al mito progressista
Il fallimento della SVB è il secondo peggiore del sistema bancario americano. Si trattava dell'istituto finanziario che foraggiava la crescita delle start up tecnologiche, cuore dell'innovazione americana. Dal suo fallimento si possono ricavare molte lezioni e anche qualche speranza per il futuro.
Il ponte sullo stretto di Messina si può fare
Il governo ha deciso di costruire il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni che se ne parla. L'infrastruttura è ancora oggetto di un vivace dibattito, gli oppositori la ritengono inutile (perché manca una rete ferroviaria) e pericolosa (perché è una zona sismica). Ma è fattibile e può essere protetta dai terremoti.
Il debito non è ricchezza, la politica dei bonus ci rovina
Con il Superbonus 110 hanno avuto benefici solo i privati che ne hanno usufruito e le imprese che ci hanno lavorato, ma i costi sono stati scaricati sulla fiscalità generale, cioè sulla collettività. La soluzione reale consiste nel limitare il ruolo dello Stato nell'economia, cominciando ad abbassare la spesa pubblica.
- ECONOMIA TRAINATA DAL SUPERBONUS? UN'ILLUSIONE, di Maurizio Milano
Economia trainata dal Superbonus? È un'illusione
Le polemiche sul "Superbonus 110" permettono di fare il punto sulla questione delle "spese fiscali", che qualcuno sostiene essere un volano per l'economia. Ma non è così e già nel 1850 lo aveva spiegato l'economista Bastiat con l'esempio della "finestra rotta".
Europa 2035, viaggeremo meno, in auto elettriche e saremo dipendenti dalla Cina
Il Parlamento europeo ha votato per il divieto di produrre veicoli con motori a combustione interna dal 2035. Potranno essere prodotti solo veicoli elettrici. Ma c'è la possibilità materiale di compiere una rivoluzione dei trasporti così ambiziosa in così poco tempo? Secondo Giovanni Brussato, ingegnere minerario, questa politica renderà l'Europa molto più dipendente dalla Cina che ha la tecnologia e le materie prime necessarie. Ed anche la sostenibilità ambientale di questo progetto resta molto dubbia.
Davos, le proposte per il futuro sono un incubo totalitario
Segue dalla puntata precedente il commento sul World Economic Forum di Davos. Le proposte del prestigioso forum mondiale seguono tutte la stessa logica: meno spostamenti, meno emissioni, vegetarianesimo, abbandono del contante e della proprietà privata (a favore della sharing economy). E molto più controllo sociale.
La lezione di Davos: è la narrazione che guida il cambiamento
Al Forum di gennaio meno leader politici e massiccia presenza di media globali: l'obiettivo di limitare la libertà e la privacy esige una narrazione degli avvenimenti capace di convincere le persone della necessità e dell'urgenza dell'iniziativa per creare un futuro migliore. Primo passo per resistere: non confondere la globalizzazione economica (buona) con il globalismo ideologico (cattivo).
- DA DAVOS A NEW YORK: IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO, di John Rao
Oxfam denuncia la ricchezza dei pochi, ma sbaglia diagnosi
Troppo divario fra ricchi e poveri: è la denuncia di Oxfam contro le multinazionali, come se non producessero ricchezza, ma solo la accumulassero sottraendola al resto dell’umanità. Non si tiene conto invece di corruzione e malgoverno, dei quali in effetti privati e imprese possono approfittare, ma che sono la prima causa di mancato sviluppo.
Rallenta la crescita in Cina, il dragone che annaspa
All’inizio dell’anno, mentre i cinesi stanno festeggiando il capodanno lunare, l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino ha diffuso i dati sulla crescita economica. Doccia fredda: è il secondo dato peggiore dal 1976. La causa non è solo il Covid, ma anche la stessa politica del Partito. E in futuro peserà la denatalità.
La svolta del governo Meloni, motivi di speranza
Difficile attendersi una rivoluzione da un governo che si è insediato solo il 22 ottobre scorso e ha avuto appena due mesi per preparare la manovra finanziaria. Ci sono motivi per sperare in un cambio di rotta su tasse, energia, ambiente, natalità. Anche se la crisi che viviamo è generazionale e non basta un governo a invertire la rotta.
Flat tax? Anche la tassazione progressiva è morale
Una risposta all'articolo "Flat tax e quoziente familiare, una rivoluzione possibile", da un punto di vista morale. La tassazione progressiva non va intesa come punitiva. Esiste una ragionevole giustificazione morale (di equità) nel prelevare una quota crescente del reddito per i bisogni collettivi al crescere del reddito individuale. Il problema sta semmai nel livello di imposizione e nel calcolo del reddito da tassare.
Contro il Grande reset, in difesa della proprietà privata
C'è anche il cardinale Müller tra gli autori del 14esimo Rapporto dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale dedicato a “Proprietà e libertà. Contro lo sharing globalista”. La proprietà lega la persona alla famiglia, al lavoro, ad un contesto territoriale e sociale, ad una storia e a una tradizione di senso e quindi si oppone all'artificializzazione della vita da parte di attori globali con l’intento di controllare un mondo appiattito. Il Rapporto mette bene in luce lo stretto rapporto che esiste tra l’obiettivo della sostituzione della proprietà con la condivisione (sharing) e il controllo politico ed economico sui cittadini.