Si predica il passaggio alle rinnovabili, ma si torna al carbone
Secondo i calcoli dell’Iea, nel mondo verranno investiti 115 miliardi di dollari nella filiera del carbone, un aumento di 10 miliardi rispetto al 2021. Alla faccia degli accordi sul clima. A guidare questa tendenza sono Cina e India. Ma anche l'Europa sta ritornando alla fonte più tradizionale, messa con le spalle al muro dalla crisi energetica.
Lo spread come strumento politico. Populismo della Bce
Lo spread: chi non ha mai sentito questo termine economico? E chi non ricorda il panico che provocava nel 2011? Ora torna a salire, ma la Bce "ci salverà". Come? Con lo "scudo anti-spread", come il Whatever it takes che nel 2012 salvò Monti. Mentre Berlusconi era caduto per lo spread troppo alto. Allora diteci che è solo politica.
Due strade per evitare una crisi alimentare globale
La prima misura per calmierare i prezzi mondiali dei prodotti alimentari è immettere nel mercato una parte delle scorte accumulate. Ma servono poi interventi strutturali che aumentino la produzione: l'UE ha preso la strada opposta, puntando sul biologico, e per questo i Paesi in via di sviluppo devono procedere autonomamente. Le conseguenze negative della Laudato si’ e il ruolo positivo che invece potrebbe avere la Chiesa.
Crisi del grano, non c’entra solo la guerra russo-ucraina
Per comprendere l’attuale apprensione internazionale per il frumento bloccato a Odessa, bisogna sapere che insieme Russia e Ucraina producono il 14% del grano mondiale. Ma l’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti agricoli è cominciato ben prima del conflitto nell’Est europeo, a causa della corsa alle scorte di alcuni paesi, dopo la pandemia, e per le previsioni di una diminuzione della produzione mondiale.
Reddito di cittadinanza: ci rovina l'estate, ma ce lo chiede l'Ue
Le località turistiche, d'estate, vivono soprattutto sull'opera dei lavoratori stagionali. Ma il Reddito di Cittadinanza, come prevedibile, sta facendo "concorrenza". Quasi a parità di somma, meglio restare a casa. Il punto è che l'Ue ha sdoganato il concetto di RdC ed ora raccomanda un salario minimo anche per i Paesi che non ce l'hanno.
Stop alle auto a benzina e diesel, ce lo impone l'Europa
Dal 2035, basta auto a benzina e diesel. Non lo hanno deciso i consumatori e neppure le case automobilistiche, osservando un trend in calo. Lo ha deciso il Parlamento Europeo, ieri. L'auto elettrica costituisce il 10% del mercato europeo e richiede grandi sacrifici. Scelta ideologica che ci mette nelle mani della Cina.
Il compromesso al ribasso sul petrolio del Venezuela
Il presidente Joe Biden ha autorizzato l'italiana Eni e la spagnola Repsol a inviare petrolio dal Venezuela in Europa. In teoria è uno dei modi per sostituire il petrolio russo. Ma si tratta di un compromesso inutile, non solo perché si sdogana un regime comunista che si è macchiato di crimini orrendi, ma anche un partner della Russia e dell'Iran.
Davos, il centralismo (non) democratico mondiale
Il giro mentale dei partecipanti a Davos è quindi sempre lo stesso: che cosa possiamo fare noi élite mondiali per pianificare un futuro migliore per il mondo? La prospettiva è il rovesciamento della sussidiarietà in una visione distopica fondata su un’antropologia distorta. Unico assente, in dissenso, è Elon Musk, possibile polo alternativo.
Assolombarda si ribella al "governo dei migliori"
All'Assemblea annuale di Assolombarda, sia gli imprenditori lombardi che i politici presenti non hanno risparmiato critiche alla gestione dell'economia. Le aspettative di crescita si riducono ulteriormente con lo scoppio della guerra. E un'azienda su due rischia di fallire alla fine dell'anno. Il "governo dei migliori" non incanta più.
Il grande ingorgo del commercio con la Cina
La crisi provocata dalla pandemia e dalle politiche di lockdown ha iniziato a colpire duramente i nostri mercati nell’estate del 2021. Ora un'altra crisi è in arrivo: per settimane, migliaia di navi sono rimaste bloccate in Cina, a causa della congestione dei porti commerciali (soprattutto Shanghai) dovuta al nuovo lockdown.
La crisi energetica risuscita i programmi nucleari
Prima c’era “solamente” la necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Poi è arrivata anche la crisi energetica. Visto che passare di colpo dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è tecnicamente impossibile, una soluzione che tutti vedono (ma nessuno vuole nominare) sta tornando alla ribalta: l’energia nucleare.
La guerra del gas è iniziata e la pagheremo tutti
La Russia ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria che rifiutano di pagare in rubli. Mosca è pronta a tagliare il gas anche agli altri Paesi che faranno la stessa scelta. Intanto il gas russo continua ad arrivare agli altri Paesi europei. La Commissione avverte che, senza un approccio più strategico, sarebbe crisi senza precedenti.