Caso Zanchetta, i giudici argentini sfidano papa Francesco
Abusi sessuali continui ed aggravati nei confronti di alcuni seminaristi: formalizzata l'accusa contro il vescovo argentino Gustavo Zanchetta, a cui è stato anche ritirato il passaporto e obbligato a restare in patria. Dopo le "misteriose" dimissioni da vescovo di Oràn, Zanchetta era stato infatti "promosso" con un incarico in Vaticano; e malgrado lo scoppio dello scandalo aveva partecipato lo scorso marzo agli esercizi spirituali in Vaticano con papa Francesco. Nella recente intervista a una tv messicana il papa aveva ricostruito la vicenda dal suo punto di vista, in contrasto con le testimonianze arrivate dall'Argentina.
- IL VATICANO SAPEVA, MA LO HA PROMOSSO, di Marco Tosatti
- TIMORI PER UN NUOVO CASO McCARRICK, di José Arturo Quarracino
- CASO ZANCHETTA E IMBARAZZI DEL PAPA, di Riccardo Cascioli
Il cardinale Pell al processo d'appello, punti per la difesa
Dopo la condanna in primo grado per presunti abusi su minori, la Corte d'appello sta analizzando il ricorso di George Pell. L'accusa è in difficoltà. Uno dei tre giudici nota che la sola testimonianza (più volte cambiata) dell'accusatore non è sufficiente; e un altro giudice dubita dell'attendibilità del racconto sugli abusi avvenuti in cattedrale subito dopo l'affollata Messa domenicale.
Lourdes, santuario sottratto al vescovo "troppo" cattolico
Il vescovo ausiliare di Lille, Hérouard, nominato delegato pontificio a tempo determinato per la cura pastorale del santuario, è noto per le sue posizioni molto "liberal" in fatto di liturgia e dottrina, e recentemente è stato protagonista di interventi politici contro i populismi e contro Marine Le Pen. La comunicazione della Santa Sede accusa il vescovo Brouwet, che resta titolare della diocesi, di aver dato troppo spazio «all'aspetto gestionale e finanziario», ma egli, nominato giovane da Benedetto XVI, è conosciuto piuttosto per la sua ortodossia in fatto di dottrina morale e per lo spazio concesso a chi arriva a Lourdes celebrando nella forma straordinaria del rito romano. In oltre 150 anni, è la prima volta che la Santa Sede interviene su Lourdes.
I "rospi" di padre Spadaro e i gesuiti dell'800
Chissà cosa direbbero i gesuiti dell'Ottocento, che avevano fondato la Civiltà Cattolica per contrastare le menzogne protestanti e massoniche, nel vedere l'attuale direttore padre Spadaro straparlare sulla politica italiana....
Sono beati i 7 vescovi rumeni martiri del comunismo
Nell’ultimo giorno del viaggio apostolico in Romania, il Papa beatifica 7 vescovi uccisi dal regime comunista. Bergoglio spiega che anche oggi ci sono ideologie “ugualmente atee” che disprezzano vita, matrimonio e famiglia. E poi chiede perdono, a nome di tutti i cattolici, per le discriminazioni subite dai rom.
I Sermoni di Newman, antidoto al relativismo
“Fede è fare affidamento nelle parole di un Altro”, sapendo che “il cielo è un traguardo che esige il nostro amore più alto e i nostri sforzi più tenaci”. Così il beato John Henry Newman nelle omelie raccolte nei Sermoni anglicani, pronunciate prima della sua conversione al cattolicesimo e testimoni della sua tensione verso la verità.
Il Papa declina l'emigrazione come "pellegrinare"
Il verbo-chiave del discorso papale nel santuario mariano di Sumuleu Ciuc è stato "pellegrinare" che implica, ha detto Bergoglio, un disancorarsi dalle sicurezze e dalle comodità "nella ricerca di una nuova terra che il Signore vuole donarci". Un appello insistente a non aver timore di mescolarsi, incontrarsi ed aiutarsi.
La Vergine di Akita chiama i suoi figli alla conversione
Nel 1973 la Madonna si manifestò in Giappone ad Agnese Sasagawa, novizia delle Serve dell'Eucaristia, comunicandole il bisogno che l'umanità faccia penitenza. "Le sole armi che vi restano sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio", disse la Madre Celeste nelle apparizioni di Akita (riconosciute dal vescovo), lasciando un severo monito per gli impenitenti e insieme una salda speranza per chi si converte, in perfetta continuità con il messaggio del 1917 ai tre pastorelli.
Il Papa in Romania richiama le radici cristiane d'Europa
Viaggio di papa Francesco in Romania. La prima celebrazione ricorda la durissima persecuzione subita dalla comunità greco-cattolica durante gli anni del regime comunista. Otto martiri saranno beatificati il 2 giugno. In un paese a maggioranza ortodossa, Francesco ricorda l'ecumenismo del sangue e condanna la cultura dell'odio
L'ultima disavventura del discusso Maradiaga
Il cardinale Maradiaga è stato evacuato dall'aeroporto di Tegucigalpa per il timore di un linciaggio per mano di centinaia di manifestanti, furiosi con il porporato per il suo sostegno alle cattive politiche del governo honduregno. L'episodio giunge pochi giorni dopo l'intervista in cui papa Francesco ha preso le difese del coordinatore del C6, già discusso per la vicenda Pineda e pesantemente accusato nel libro “Sacri Tradimenti”.
Abusi, spuntano le lettere di McCarrick: Roma sapeva
Sullo scandalo McCarrick spunta un report del segretario che pubblica le lettere dell'ex cardinale predatore: confermano che fu posto sotto restrizioni nel 2008 e testimoniano che l’arcivescovo di Washington, Wuerl, sapeva; e che McCarrick protestò cercando in tutti i modi di eludere le restrizioni con la complicità di Wuerl. Quel materiale deve essere alla Congregazione dei vescovi. Perché allora il cardinale Ouellet non ne ha fatto menzione nel suo attacco a Viganò? E perché anche ieri - in un'intervista - il Papa ancora diceva che sul suo conto non sapeva nulla?
San Filippo Neri, quando la gioia cura la sciatteria
La Chiesa ha festeggiato ieri san Filippo Neri, detto "il santo della gioia". Operò per i bisognosi, avendo presente che la maggior opera di misericordia è avvicinare le anime a Cristo. A tal fine fondò gli Oratoriani ed evangelizzò servendosi della musica nella lingua del popolo (non nella Messa), ma non certo una musica di scarso valore, bensì composta da grandi musicisti. A conferma che la gioia cristiana nulla c'entra con la sciatteria.