Benedetto, papato spirituale vs dittatura anticristica
Le risposte di Ratzinger nel libro di Seewald, "Benedikt XVI: Ein Leben", dicono molto più di quanto emerso finora. Il potere dell’Anticristo non si rivela solo con la legittimazione di aborto e unioni gay, ma s’incarna in una «dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche» che esclude i cristiani fedeli dal consenso sociale. A ciò si legano la rinuncia e il titolo di «Papa emerito», con cui Benedetto XVI ha inteso rafforzare il potere spirituale della Chiesa. Che si fonda sulla preghiera.


“La pace sia con te” (ma senza ideologia)
Il gesto dello scambio di pace a Messa è svuotato della sua funzione. Secondo il liturgista don Enrico Finotti è perché si è persa la dimensione verticale della pace che scende da Dio e arriva al fedele attraverso il ministro. Alcune accortezze per conferirgli un valore diverso e più rispondente a quello della tradizione.
Attacco alla libertà della Chiesa. E la Chiesa applaude i suoi nemici
La vicenda delle messe sospese e il protocollo per la ripresa firmato da Conte, Lamorgese e Bassetti dimostra tutta la gravità della perdita della Libertas Ecclesiae. Da secoli si ripropone lo scontro su questo punto, ma nel passato la Chiesa lottava per la propria libertà: dai Cluniacensi a Bonifacio VIII, da Santa Caterina ai Vandeani, da Pio IX alla Chiesa polacca. Oggi invece la Chiesa sembra contenta della propria mancanza di libertà e mai sazia di aumentarla. E perfino ringrazia chi gliela toglie.
- E "AVVENIRE" MENTE ANCHE SULLA COMUNIONE, di Riccardo Cascioli
- IL SEGNO DELLA PACE, UN GESTO INCOMPRESO, di Aurelio Porfiri
- CONTELATRIA, IL NUOVO CULTO DELLA PERSONALITA', di Romano l'Osservatore
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Ecco le liturgie biocompatibili. Che pasticcio sull’Eucaristia
Nel protocollo d’intesa Cei-Governo, la sicurezza è certamente garantita. Bene l’indicazione di aumentare il numero delle Messe e il non aver ceduto sui termoscanner. Ingiustificato il “no” all’acquasantiera, a Cresime e Prime Comunioni, e la mancanza dell’eccezione al distanziamento per i nuclei familiari. Misure confuse e iper-igieniste sull’Eucaristia. Resta di buono che potrà essere distribuita anche in bocca
Perché Dio può volerci nascondere il suo volto
Il peccato può far ritirare il volto di Dio che si manifesta nei sacramenti. Pensiamo alle ingiustizie sociali, alle Comunioni sacrileghe, all’allontanamento dalla Messa domenicale per divertimento o lavoro, alle deviazioni sessuali, all’aborto, all’eutanasia, alle disinvolture dottrinali, alle assoluzioni di peccatori non pentiti, agli abusi liturgici. Probabilmente Dio ha detto: “Basta!”. Tutto ciò coinvolge anche gli innocenti, ma non a caso…

Lockdown alla napoletana: chiese aperte 2 ore e confessioni se opportune
Vescovi ancor più solerti del dovuto. A Napoli il cardinale Sepe dispone che le chiese della Diocesi di Napoli restino aperte tutti giorni, ma solo per alcune ore la mattina. Le confessioni? Solo se riutenute opportune.
Lo Stato in sagrestia e la Cei esulta: avremo le Messe, ma non la libertà
Neanche nell'Ottocento lo Stato pretese di regolare la Comunione. Il protocollo siglato da Governo e Cei è una pesante intromissione dello Stato nella vita della Chiesa, la cui libertà è ancora minacciata: con i guanti obbligatori costringe i preti a commettere profanazioni e discriminazioni nell'amministrare i sacramenti e consegna implicitamente alle forze dell'ordine l'autorizzazione per controllare il rispetto delle regole. Unica nota positiva: la Comunione in bocca non è vietata e tante storture post conciliari, come l'abusato scambio della pace, verranno sospese.
- IL PROTOCOLLO: ECCO LE LITURGIE BIOCOMPATIBILI, di Paolo Gulisano
- SARAH AI VESCOVI: NESSUNO PUO' SOSPENDERE IL CULTO, di Nico Spuntoni
- CHIESE APERTE DUE ORE: LOCKDOWN ALLA NAPOLETANA, di Elena di Lorenzo
- NEW YORK, IL LOCKDOWN È UNA FALSA SICUREZZA, di Stefano Magni
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«Nessun vescovo ha il diritto di vietare le Messe con il popolo»
«La Chiesa non è alle dipendenze dello Stato, deve difendere la sua libertà e la sua indipendenza». «Sospendere le Messe è un’abdicazione al proprio compito, che è leggere anche le sofferenze di questo periodo alla luce della fede, del mistero della Morte e Resurrezione di Gesù». «Gesù si è fatto carne, noi crediamo nella resurrezione della carne: per questo la presenza corporea è indispensabile». «L’Eucarestia è l’unica vera forma di adorazione di Dio, è la ragione dell’esistenza di ogni altra forma liturgica. È scandaloso che ci siano vescovi che dicono che l’Eucarestia è sopravvalutata». Ecco le riflessioni del cardinale Gerhard L. Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in questa intervista alla Nuova Bussola Quotidiana.
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No a Messe in streaming e culto vietato: c'è un diritto di Dio
Il Virus ha messo a nudo le nostre mancanze: Dio è assente. E' inammissibile che si vieti il culto dovuto a Dio e che anche alcuni prelati lo giustifichino. Diciamo con voce forte no a fare della Persona Divina una mercanzia. No alla chiusura delle chiese e all'imposizione di misure liturgiche da parte del governo civile. No alle Messe in streaming.

«Si torni a Messa, il Concordato lo permette»
«Il Concordato permette alla CEI di decidere e di dire al Governo: “Proponiamo questa data per la ripresa, accettatela”». Angèle Bilégué, teologa ed esperta di rapporti Stato-Chiesa, afferma in un’intervista alla Nuova BQ che è tempo di tornare alla vita sacramentale. In Camerun, suo Paese d’origine, le Messe proseguono: «Se chiudiamo le chiese, permettiamo al male di entrare ancor di più nelle nostre vite».
A Caravaggio i vescovi hanno perso la fiducia dei fedeli
La stima e la fiducia dei propri figli la si conquista, come ogni genitore sa, stimandoli e dando fiducia a loro. La si perde, quando li si tratta da irresponsabili e incapaci di intendere e di volere, senza che vi sia prova alcuna che siano così. La CEI ha perso una grande occasione per dimostrarsi matura per il compito grande che le viene affidato, ancor più in un tempo grave, drammatico, come quello che stiamo attraversando.
La diretta? Va vissuta. Il silenzio degli indecenti
Il Santuario di Caravaggio conferma la differita dell'atto di affidamento: «Ma non siamo tenuti a conoscere i motivi». Nessuna risposta invece dalla diocesi, ma «la diretta ... dovevate immaginarvela». L'atteggiamento arrogante e incompetente di Cei e Diocesi di Cremona. Un paternalismo onanistico che mostra tutto il disprezzo che la gerarchia nutre per i fedeli ai quali hanno già tolto le Messe. Possibile che venerdì nessun vescovo fosse davanti alla tv e oggi non si senta - lui per primo! - truffato?