Messa in latino, proprio a Roma la stretta più dura
Niente sacramenti né sacramentali, niente Triduo pasquale per i fedeli; obbligo dei sacerdoti di chiedere autorizzazione scritta per poter celebrare nelle chiese dell’Urbe nel rito antico. Il decreto del cardinal De Donatis appare di una inusitata durezza e in aperta contraddizione con Benedetto XVI.
Messa antica: le amnesie di Roche, che contraddice BXVI
È trapelata la risposta che mons. Roche ha inviato al cardinale Nichols che chiedeva chiarimenti su alcuni aspetti del motu proprio di Francesco sulla Messa in latino, specie per l’amministrazione dei sacramenti. Il prefetto per il Culto Divino ritiene il rituale antico contrario all’«ecclesiologia», contraddicendo Benedetto XVI che ne sottolineava la dignità e chiariva che il Messale del 1962 non è mai stato abrogato. E Roche dimentica perfino un indulto del ’71, indicando di quale morte si vuol far morire il Vetus Ordo.


Bossilkov, il vescovo martire ‘chiamato’ dal Crocifisso
Passionista, Eugenio Bossilkov stimolava a meditare sulla grandezza del sacrificio di Gesù e l’essenza del cristianesimo. Devotissimo a Maria, divenne presto inviso al regime sovietico instauratosi dopo l’invasione della Bulgaria. I comunisti lo fucilarono, in odio alla fede, l’11 novembre 1952. Ma intanto lui aveva lasciato splendidi insegnamenti sul martirio e la preghiera.
Il Papa che verrà: più GP III che Giovanni XXIV
Non confonderà le proprie opinioni personali con il costante insegnamento della Chiesa; accoglierà le critiche serie di coloro che condividono la responsabilità della Chiesa; e se si rivolge agli altri con durezza non dovrà sminuire né la sua né l'altrui dignità. Nel papato che verrà visto dagli occhi del biografo di Wojtyla, Weigel, si intravede in controluce una reazione al sistema Francesco. Più un Giovanni Paolo III che un Giovanni XXIV.
Il declino dei sacerdoti gay, una buona notizia dagli Usa
Una ricerca fondata sui dati raccolti dall’Austin Institute rileva che i sacerdoti americani che si qualificano come omosessuali sono in netto calo rispetto a vent’anni fa. Cresce inoltre la consapevolezza tra i nuovi ordinati della peccaminosità degli atti omosex. Una buona notizia sia per la dottrina cattolica sia per il legame tra omosessualità nel clero e abusi.
Quello che i martiri spagnoli insegnano ai preti di oggi
Oggi la Spagna ricorda i martiri della sua guerra civile (1936-39), che in spregio alla loro fede cristiana furono martirizzati. Fra questi moltissimi erano sacerdoti. Il loro sacrificio ci fa riflettere sull’importanza del sacerdozio e come esso vada difeso nella sua dignità anche a costo della propria vita. Eppure oggi i paesi di antica tradizione cristiana vedono un calo costante di sacerdoti: perché oggi nell’Occidente il sacerdozio non è più considerato come una via da percorrere.
Eucaristia e peccato pubblico, dove manca la bozza dei vescovi Usa
Emersa sulla stampa la bozza del documento dei vescovi statunitensi sulla coerenza eucaristica, che segue la linea di promuovere ma non condannare, lasciando margini per contrapposte interpretazioni. Sviluppa correttamente l’incompatibilità tra la condizione di peccato grave manifesto e l’Eucaristia, richiamando l’insegnamento paolino. Ma manca totalmente rispetto all’obbligo, da parte del ministro dell’Eucaristia, di rifiutare la Comunione a chi persevera in peccato grave manifesto. Un obbligo sancito dal canone 915 e la cui retta interpretazione era stata già fornita nel 2000 da una nota del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
Sepoltura green, la trovata da brividi del vescovo Usa
Michael Jackels, arcivescovo di Dubuque, ha scritto un messaggio alla sua diocesi suggerendo due alternative alla sepoltura classica, per “salvare” il pianeta: l’idrolisi alcalina e il compostaggio. Un’idea che si inchina all’utilitarismo del mondo e ignora che la sepoltura è “segno” con cui si confessano precise realtà di fede trasmesse dalla Bibbia.
Esuli cubani fuori da San Pietro. Ma non è "censura"
Una manifestazione di cubani anti-castristi doveva tenersi in piazza San Pietro durante l'Angelus del Papa il 24 ottobre. La polizia italiana ha impedito loro l'accesso, avvertita, forse, dalla stessa ambasciata di Cuba. Negli Usa l'episodio ha fatto scandalo (più che in Italia). Ma non è censura. Una protesta durante l'Angelus non è opportuna.
Essere pronti alla morte (per gustare l’eternità)
Sempre meno italiani credono nell’Aldilà, forse perché si crede sempre più nell’Aldiquà e nel godere terreno. Ma il nostro tempo quaggiù è limitato e quel che facciamo, oggi, è come uno stampo colmato con pene o meriti dal valore eterno. E i nostri cari defunti ci ricordano un insegnamento di Gesù nel Vangelo.
Fedeli defunti, si prega per loro perché il Purgatorio c’è
La Chiesa ci ricorda di pregare per quei morti che devono ancora scontare la loro pena in Purgatorio. Un luogo che non è un’invenzione medievale, ma la cui verità risulta già dall’Antico Testamento (e poi dal Nuovo) e dai primi secoli cristiani, vedi il diario di santa Perpetua del 203. Se si prega e si offrono Messe per i defunti è perché li si ritiene in Purgatorio, e li si vuole aiutare a giungere al più presto alla visione beatifica.
PRONTI ALLA MORTE, di T. Scandroglio
Il cardinal Simoni “incontra” santa Caterina da Bologna
Ernest Simoni, il cardinale albanese sopravvissuto a 28 anni di lavori forzati e torture sotto il regime comunista di Hoxha, è finalmente riuscito a recarsi nella chiesa dov’è custodito il corpo, incorrotto e seduto su un trono, di santa Caterina da Bologna, protettrice degli esorcisti. Un desiderio che si realizza per il novantatreenne prelato dalla fede granitica, e lui stesso esorcista.