- VIA AL FESTIVAL DELL'INCLUSIVITà
- 08-02-2023
Viaggio nel pensiero e nelle opere di Buzzati, Calvino, D’Annunzio, Gozzano, Guareschi, Merini, Moravia, Negri, Pasolini, Pascoli, Saba, Svevo, Testori, Tomasi di Lampedusa, di premi Nobel come Deledda, Montale, Pirandello e Quasimodo, e di diversi altri autori italiani che hanno segnato il Novecento, per capire un secolo ricco di contraddizioni.
Nell’incipit della terza cantica così scrive Dante: «La gloria di colui che tutto move/ per l’universo penetra, e risplende/ in una parte più e meno altrove./ Nel ciel che più de la sua luce prende/ fu’ io». La materia è, quindi, completamente diversa da quella dell’Inferno e da quella del Purgatorio. Ora il tema, culmine di tutta l’opera, è la gloria di Dio.
Nel Purgatorio dantesco si trovano talvolta anime che hanno commesso colpe anche più gravi rispetto ad altre che si trovano all’Inferno. Non è la gravità della colpa a stabilire la collocazione dell’anima. Solo il pentimento e la contrizione possono permettere all’uomo di ottenere la salvezza domandandola a Colui che solo può donarla.
Nel 1300, anno del Giubileo, all’età di 35 anni, Dante si trova a metà della sua vita. Tutte le gratificazioni non gli bastano, non lo rendono felice. Il Fiorentino entra in una crisi profonda, che simboleggerà con le tre fiere - la lonza (la lussuria), il leone (la superbia), la lupa (la cupidigia) - incontrate nella selva oscura, per l'inizio di un viaggio umano e letterario che ancora oggi appassiona.
Domenica senza il prete, la "messa" la dicono laici o diaconi. Il contagio con la scusa della carenza di sacerdoti. Un falso problema e un abuso del diritto canonico: i vescovi confondono impossibilità a celebrare con scomodità o disagio. Le ragioni di un malcostume che nasconde un problema ben più grave: ormai non si crede più alla centralità della messa nella vita.
Christi Sumus, non nostri, tutti i video della Giornata della Bussola, a Milano il 21 ottobre 2018. La presenza di un intero popolo e tanta, tanta gratutudine per aver visto, ancora una volta, che il volto di Cristo cambia radicalmente il cuore dell'uomo e lo sguardo sulla storia.
in occasione dell'Incontro mondiale della famiglia che si svolgerà a Dublino e lasciando per un attimo da parte le polemiche per recuperare il valore di questo incontro, vi propinoiamo alcuni interventi di San Giovanni Paolo II pronunciati negli scorsi meeting e in altre occasioni. Un viaggio che ci accompagnerà da qui ai prossimi giorni per recuperare il vero senso di un incontro che non può essere relegato alle ideologie del momento e che sembrano albergare anche nella Chiesa.