Il Vaticano dichiara guerra al cardinale Zen
Una esplosiva lettera firmata dal Decano del Collegio cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re - che la Nuova Bussola Quotidiana ha potuto consultare - attacca duramente il vescovo emerito di Hong Kong, cardinale Zen, reo di criticare l'Accordo segreto tra Cina e Santa Sede che sta costando l'aumento della persecuzione nei confronti dei cattolici. Nella lettera si mescolano giudizi fuorvianti - affermando una inesistente continuità tra la linea di questo pontificato e quella dei precedenti pontefici - a dichiarazioni gravissime: si attribuisce a Benedetto XVI la paternità dell'Accordo attuale e si afferma un cambiamento dottrinale riguardo alla possibilità di Chiese indipendenti.
- IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
- DOSSIER: LA CHIESA IN CINA
- HONG KONG: ARRESTATI TRE CAMPIONI DELLA CAUSA DEMOCRATICA di S. Magni
Vaticano-Cina, un idillio fuori luogo
L'incontro ad alto livello tra il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e l’omologo vaticano Paul Richard Gallagher, ha un che di bizzarro se si pensa alla realtà della Chiesa in Cina e a Hong Kong, oltre che all’emergenza coronavirus.
«Falsi profeti e regime ateo, la Chiesa in Cina è nel buio»
Il cardinale Joseph Zen, 88 anni ieri, spiega alla Nuova BQ la sofferenza in Cina della Chiesa, stretta tra il controllo del Partito comunista e la «cedevolezza di chi doveva infondere coraggio». Sulla Diocesi di Hong Kong, da un anno senza Vescovo, chiede che il Vaticano superi le ambiguità e prenda una decisione fondata su considerazioni religiose, anziché politiche. E sull’ex colonia avverte: «Rimane il pericolo di un disastro»
Niente Cina nel bilancio politico del Papa
Nel discorso al corpo diplomatico il Papa fa un bilancio dell'anno trascorso. Presenti tutti i temi caldi affrontati dal pontefice: abusi, Islam, Sinodo, Cop25, migranti e Venezuela. Ma nessuna menzione a Hong Kong e Cina. Mentre la Conferenza di Pechino sulla donna viene citata, ma nel '95 la Santa Sede la bocciò.
«Stanno uccidendo la Chiesa in Cina». Ascoltiamo Zen
La pubblicazione della lettera che lo scorso settembre il cardinale cinese Joseph Zen ha inviato ai suoi confratelli del Sacro Collegio apre una finestra sulla crisi drammatica per la Chiesa cinese che si è aperta con la firma degli accordi tra Santa Sede e Cina. La sua è la voce di uno che grida nel deserto.
«Così il Vaticano fa fuori la Chiesa in Cina»
In una lunga intervista a un giornale online di Taiwan, il cardinale Joseph Zen torna sugli accordi segreti Vaticano-Cina e denuncia le manovre del Segretario di Stato, cardinale Parolin, per ottenere un successo diplomatico a spese dei cattolici cinesi. Con papa Francesco? "Un rapporto meraviglioso, però non risponde alle mie lettere. E tutto va nella direzione opposta ai miei suggerimenti".
La Santa Sede vede una Cina che non c'è
I nuovi Orientamenti pubblicati dalla Santa Sede per registrazione civile del clero in Cina immaginano una condizione di buona fede e affidabilità delle autorità cinesi, continuamente smentita dai fatti. Così si sacrifica una Chiesa.
Cina-Vaticano: un dialogo che pare a senso unico
Dialogo Vaticano-Cina. Visto dall'Italia è una svolta epocale, come spiega Li Shan, vescovo di Pechino ospite a Milano. Mons. Parolin, Segretario di Stato Vaticano ha da poco rilasciato una lunga intervista al Global Times in merito al dialogo Cina. Ma in Cina ha ricevuto poca attenzione e non è stata neppure integralmente tradotta.
Zen: "Con l'accordo Pechino aumenta la repressione"
Intervista al cardinal Zen, punto di riferimento per coloro che, legittimamente, hanno dubbi sull'accordo Cina-Vaticano. Il cardinale conferma i timori: il governo comunista si sente legittimato a intensificare la repressione e a costringere i cattolici ad aderire alla sua Associazione Patriottica
Cina dopo l'accordo col Papa, un dilemma cattolico
L'accordo fra Cina e Vaticano ha già provocato grandi cambiamenti, con le prime nomine di vescovi "ufficiali" cioè scelti dal Partito Comunista. Come cambiano gli equilibri fra la Chiesa clandestina e quella "Patriottica", adesso che le autorità citano l'accordo con il Papa per spingere anche i cattolici sotterranei ad aderire alla Chiesa di regime.
Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime
A tre mesi dalla firma dell’accordo Cina-Vaticano, mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo non ufficiale, lascerà il suo posto di ordinario e lo cederà a mons. Vincenzo Zhan Silu, riconosciuto dal regime, precedentemente scomunicato e riaccettato nella comunione da Papa Francesco. Pietro Zhuang Jianjian lascerà il posto al vescovo ufficiale Giuseppe Huang Bingzhang
Cina, lotta alle religioni: distrutta chiesa storica
Cina, a Liaocheng una chiesa cattolica è stata parzialmente demolita per ordine delle autorità, con un pretesto poco credibile. La protesta della locale comunità di parrocchiani non è servita a fermare i lavori di distruzione. E' solo l'ultimo, in ordine di tempo, atto di persecuzione inflitto alla Chiesa. Anche dopo l'accordo con il Vaticano.
Attacchi a Zen dal giornale del miliardario cinese
Il South China Morning Post accusa con insolita veemenza le critiche del cardinal Zen all’accordo provvisorio di settembre fra governo cinese e Vaticano. "Preferisce la persecuzione per i cattolici, mentre vive in sicurezza a Hong Kong trasmettendo le sue opinioni odiose e dementi". Le ragioni di un odio per isolare una delle voci più libere del cattolicesimo cinese.
Joseph Zen: "in Cina può sparire la vera Chiesa"
«Se fossi un fumettista disegnerei il Santo Padre in ginocchio mentre offre le chiavi del regno dei cieli al presidente Xi Jinping e dice: "Per favore, riconoscimi come papa"». Parla fuori dai denti il cardinale Joseph Zen (Hong Kong) nel suo editoriale sull'accordo fra Cina e Vaticano. Si corre il rischio di distruggere la vera Chiesa cinese
Cina-Vaticano, una lettera che sa di fideismo
Nella Lettera ai cattolici cinesi, seguita all'accordo con il regime di Pechino, il papa esorta i cattolici cinesi a pregare, ad aprirsi, ad accogliere, a riconciliarsi, ma senza che l'oggetto sia conosciuto. Ci si deve solo fidare del papa. Chiede loro di muoversi al buio, cosa che sta diventando una costante di questo pontificato.
Cina-Vaticano, il trionfo dei "lapsi"
Nel III secolo vennero definiti lapsi i cristiani che per sfuggire alle persecuzioni accettarono di bruciare incensi alle divinità pagane pretendendo di mantenere segretamente la fede cristiana. Sono sempre stati condannati dalla Chiesa, ma oggi l'accordo Cina-Vaticano rovescia il giudizio: i veri fedeli cattolici sono i lapsi, questa è la vera svolta storica.
Il cardinal Zen: "Un capolavoro: dire niente con tante parole!"
Il cardinal Zen, vescovo emerito di Hong Kong sull'accordo Cina-Vaticano dice all'agenzia Asia News: "Il comunicato, tanto atteso, della Santa Sede è un capolavoro di creatività nel dire niente con tante parole. Dice che l’accordo è provvisorio, senza dire la durata della sua validità". "Siamo particolarmente preoccupati di sapere: “la nomina dei Vescovi” include anche la legittimazione dei sette?"
Cina e Vaticano, un accordo che fa comodo a Pechino
Comunicato della Sala Stampa Vaticana del 22 settembre: i due rappresentanti, della Cina e del Vaticano, hanno "firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi". Pace fatta? No, perché si tratta di un armistizio e andrà rivisto di volta in volta. Farà comodo alla Chiesa Cattolica questo accordo? C'è da dubitarne fortemente. Farà comodo al governo cinese? Molto. A questo punto hanno uno strumento micidiale per allineare anche coloro che hanno resistito tutti questi anni per manifestare la loro fede e il loro attaccamento alla Santa Sede.
Accordo Vaticano-Pechino? Per Zen si rischia lo scisma
“Papa Francesco è troppo ottimista”. Inizia così l’intervista rilasciata dal cardinal Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, all’agenzia Bloomberg, riguardo le voci su un imminente accordo fra Santa Sede e Pechino sulla nomina dei vescovi. Un accordo di questo genere potrebbe provocare uno scisma. Il cardinal Zen esprime preoccupazione anche per Hong Kong, rimasto l’unico lembo di Cina in cui i cattolici possono vivere la fede.
Ticozzi: gli ottimisti in Vaticano si illudono sulla Cina
Mentre si fanno sempre più insistenti le voci sulla possibile firma di un accordo tra Cina e Santa Sede, il governo di Beijing prosegue nelle sue campagne per il controllo politico della Chiesa e per la persecuzione dei cristiani.
L'irragionevole speranza di un accordo Cina-Vaticano
Caro direttore, c’è per ora la speranza che questo accordo fra Cina e Vaticano possa aiutare nel processo di riconciliazione fra la Chiesa patriottica e quella sotterranea. È questa speranza ragionevole? Personalmente, direi che allo stato attuale questa speranza non è ragionevole. Ecco perché.
Cina, a chi interessa celare la persecuzione dei cristiani
Su Vatican Insider, un articolo non si sa se più disinformato o più malevolo di Gianni Valente rompe il silenzio sull’accordo tra Vaticano e Pechino. Getta fango su alcune delle chiese protestanti fra le più perseguitate dal regime comunista, insinua dubbi su complotti americani e ridimensiona la repressione. Ma perché?
Religioni in Cina, purché si aprano al Socialismo
All’inizio di aprile è stato presentato dallo State Council Information, organo del governo cinese, un “Libro bianco” sullo stato della religione in Cina. Ai credenti viene dato come scopo quello di impegnarsi per la modernizzazione socialista e contribuire alla realizzazione del “Sogno cinese” per una rinascita nazionale. Ecco una religiosità tutta naturale, che forse sarebbe piaciuta ad alcuni teologi nell’immediato dopo concilio.
Cardinal Zen: "Non svendete la Chiesa a Pechino"
Un appello doloroso perché la Santa Sede “non svenda (al regime di Pechino, ndr) la Chiesa fedele in Cina”. Lo ha lanciato il cardinal Joseph Zen, nell'omelia della messa di suffragio per Pietro Wei Heping, sacerdote della Chiesa sotterranea (fedele al Vaticano) morto in circostanze misteriose.
Accordo Cina-Vaticano, Zen svela l'inganno di Pechino
Il cardinale e arcivescovo emerito di Hong Kong Joseph Zen è tornato a criticare con fermezza le trattative tra il Vaticano e il Governo cinese per un accordo sul reciproco riconoscimento della Chiesa sotterranea fedele a Roma e la Chiesa patriottica controllata da Pechino. "Sia le elezioni e sia la conferenza episcopale sono false perchè il Papa non può dire per sempre di no ai vescovi suggeriti”.