Non nominare il nome di Dio invano - IL VIDEO
Il secondo comandamento obbliga al rispetto di Dio nel Suo Nome, perché il nome esprime la persona che lo porta. Ci sono dieci atteggiamenti e abitudini che rivelano la mancanza del timore di Dio. Educarsi ad atti di riverenza - inginocchiarsi, inchinarsi al nome di Gesù, ecc. - aiuta a percepire la presenza di Dio.
Newman, conversione come cammino di fedeltà alla verità
La "prima" conversione di san John Henry Newman consiste in una liberazione dalla grave malattia del liberalismo, che cercherà di combattere per tutta la sua vita. È la scoperta di una Persona viva che lega l'esigenza della verità e l'esigenza morale. Non c’è fede vissuta che non porti all’adesione del dogma, scoperto, riconosciuto, approfondito giorno dopo giorno.
La crisi iconoclasta - Il testo del video
La crisi iconoclasta dell'VIII-IX secolo, con il divieto di venerare le immagini sacre voluto dall'Imperatore e dai vescovi, mette in evidenza come, in situazioni di grande confusione nella Chiesa, la mano di Dio riesce a preservare la dottrina. E come sia importante combattere per alcune cose non primarie per la fede, se sacrificando queste si fa cadere anche la fede nelle cose primarie.
Devozione mariana, un test per capire la Chiesa cattolica
La vicenda della conversione di Thomas Howard è esemplare per comprendere il valore della Madonna nella Chiesa e, al contrario, il processo di protestantizzazione cui la Chiesa va incontro quando cresce l'obiezione ai dogmi mariani sulla base di una interpretazione della Sacra Scrittura che esclude la Tradizione.
La crisi iconoclasta - IL VIDEO
La crisi iconoclasta dell'VIII-IX secolo, con il divieto di venerare le immagini sacre voluto dall'Imperatore e dai vescovi, mette in evidenza come, in situazioni di grande confusione nella Chiesa, la mano di Dio riesce a preservare la dottrina. E come sia importante combattere per alcune cose non primarie per la fede, se sacrificando queste si fa cadere anche la fede nelle cose primarie.
L'immagine di Dio - Il testo del video
Il divieto di riprodurre le immagini di Dio, secondo la Scrittura, è legato all'idolatria. Ma con il Cristianesimo il divieto viene superato perché Dio stesso assume un'immagine e dunque lo rende lecito. Inoltre non si venera l'immagine, ma Colui che vi è raffigurato.
La verità prima di tutto ci giudica
Il racconto della conversione di Thomas Howard ci fa capire quanto la vera appartenenza a Cristo sia lontana dall'attuale tendenza a cercare nella Chiesa il luogo dove stare in pace, rilassarsi ed essere accolti così come siamo.
Le immagini sacre - IL VIDEO
Le immagini sacre, ovvero le rappresentazioni di Dio, della Madonna, dei Santi... si possono esporre al culto? Come mai il primo comandamento sembra apporvi un divieto? Quello delle immagini sacre è un tema importante che va ben compreso. Il divieto è legato al Deuteronomio, ove si dice che Dio non ha dato immagine di Sé, ma soprattutto è legato al divieto di idolatria. Eppure tutto questo non escluse in senso assoluto l'utilizzo di immagini sacre, di cui la tradizione cattolica è colma. Vediamo le ragioni.
Il diritto di Dio nella liturgia - Il testo del video
Sin dalle origini la liturgia implica lo Ius divinum, ovvero ciò che è giusto e appropriato dare a Dio, perché è Dio stesso a decidere la misura e la modalità con cui vuole essere onorato dal suo popolo. Una liturgia senza dimensione giuridica è una liturgia senza la giusta relazione tra Dio e l'uomo.
La vera Chiesa è una: così Howard diventa cattolico
Dal cristianesimo evangelical alla chiesa anglicana e, infine, alla Chiesa cattolica: ecco il lungo viaggio di Thomas Howard verso la Verità, dove la dottrina e la liturgia sono eterne.
Il diritto di Dio nella liturgia
Si può dire che la liturgia ha al proprio interno una dimensione giuridica, ovvero rimanda ad uno Ius. Lo Ius (e la virtù annessa che è la virtù di giustizia) ci dice appunto quello che è giusto dare a qualcuno. Detto in altri termini: dare a ciascuno il "suo". Nel caso della liturgia questo qualcuno è Dio.