Ucraina, che faranno i russi dopo la sconfitta di Kharkiv
A Kharkiv gli ucraini hanno sfondato il fronte per la prima volta e hanno liberato Izyum e Kupjansk. La sconfitta russa mette in luce ancora una volta la carenza di truppe russe rispetto alla lunghezza del fronte da presidiare. Come conseguenza, Putin potrebbe ordinare una mobilitazione più ampia, anche contro la Nato, che aiuta l'Ucraina.
Ucraina, la lunga guerra logora anche la Nato
La guerra di attrito in Ucraina sta mettendo a dura prova gli arsenali delle due nazioni belligeranti. La Russia, nonostante le difficoltà sottolineate dall'intelligence occidentale, ha ancora grandi scorte e si sta preparando alla guerra dal 2014. L'Ucraina non ha più capacità industriali proprie. E la Nato sta iniziando a esaurire le scorte.
Offensiva ucraina a Kherson: poche notizie, molte perdite
Si sa poco per tracciare un bilancio della prima offensiva ucraina nella regione di Kherson. Il contrattacco, volto a riconquistare l'unica capitale provinciale caduta nelle mani dei russi, è iniziato il 29 agosto. Non si registra, per ora, alcun risultato decisivo. Gli ucraini potrebbero puntare al logoramento, ma le loro perdite sono molto alte.
Crisi ucraina, la Polonia si prepara alla guerra con la Russia
Aumento delle spese militari, acquisto di armamenti, aumento dei soldati, addestramento militare volontario: in Polonia, la guerra non è solo considerata inevitabile, ma per molti è addirittura l'occasione per saldare i conti con la Russia. E il fronte più caldo è attualmente quello con la Bielorussia.
-VIDEO: UN CONFLITTO SOTTOVALUTATO
Il Concistoro si conclude senza troppe sorprese
Il Concistoro si è concluso ieri. Una due-giorni senza sorprese, in un clima disteso, dopo quello di sette anni fa sulla famiglia che invece era stato burrascoso. Il Papa ha messo in guardia i cardinali sulla mondanità. Intanto l'Ucraina, dopo la tensione diplomatica, si accontenta di una lettera di precisazioni, che però è senza firma.
Papa e Ucraina, le ragioni dell'incomprensione
Governo ucraino infuriato con il Papa per le parole sull'attentato terroristico contro Darya Dugina: un malumore che viene da lontano e che è figlio di una incomprensione, alimentata anche da Roma, su quale sia il ruolo della Chiesa nelle dispute mondane.
Darya Dugina uccisa, un attentato in cerca d'autore
L’uccisione alla periferia di Mosca di Darya Dugina, figlia del filosofo politico Alexander Dugin, presenta ancora molte zone d’ombra soprattutto nei suoi possibili risvolti. Mosca accusa Kiev, l'Ucraina smentisce seccamente, nessuna pista (neppure quella interna) è esclusa, resta più probabile però l'ipotesi dell'attentato ucraino.
Alta tensione sulla centrale di Zaporizhzhia
Continua lo scambio di accuse sui bombardamenti che hanno sfiorato la centrale nucleare occupata dai russi. La Nato sollecita un’ispezione sul posto e il ritiro delle forze russe. Non è escluso che Zelenksy possa far leva su incidenti atomici per spingere i Paesi occidentali al suo fianco, rischiando però di perdere consenso internazionale se dovesse forzare troppo la mano.
L’apocalisse atomica si può fermare
La guerra in Ucraina ha ridestato lo spettro dell’atomica. La revisione del Trattato di Non Proliferazione, in corso a New York fino al 26 agosto, è un’occasione per interrogarsi sulle possibilità di fermare la corsa agli armamenti e convertire l’energia nucleare in fonte di sviluppo: è l'obiettivo auspicato dal Comitato per una Civiltà dell'Amore.
Ucraina, sempre più armi dagli Usa. Sulla centrale è scambio di accuse
Autorizzato dagli Stati Uniti il più ingente pacchetto di aiuti militari a Kiev - del valore di un miliardo di dollari - dall’inizio dell’offensiva russa. Gli americani hanno inviato in Ucraina un loro generale per monitorare i flussi di armi in arrivo. Continua la guerra anche sul fronte della propaganda, in particolare attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Quanto sangue costa una guerra?
In qualsiasi conflitto emerge il lato più oscuro dell’essere umano, che non si accontenta delle azioni militari, ma genera una scia di violenza che non risparmia donne e bambini. Per questo, a prescindere da ragioni e torti, è una decisione da adottare solo come extrema ratio. E allora perché molti sembrano spinti dall’ansia di inviare armi più che di operare per la pace?
Quattro mesi di guerra in Ucraina, la profezia di Civitavecchia
Sono passati 4 mesi dall’invasione russa dell’Ucraina; nelle intenzioni doveva essere una guerra lampo, promette ora di durare anni, a sentire gli stessi protagonisti. E sempre più paesi si trovano coinvolti in qualche modo. La prospettiva è sempre più preoccupante, e richiama la profezia della Madonna a Civitavecchia sul rischio di una guerra mondiale nucleare tra Occidente e Oriente.
- VIDEO: Una guerra che va fermata
- MAЇTI, LA FORZA DEL PERDONO, di Chiara Pajetta