Ucraina, il prezzo per entrare nell’Ue: l’ideologia Lgbt
Il Parlamento ucraino ha ratificato la Convenzione di Istanbul. Una decisione che ha trasformato in consenso il precedente scetticismo di Danimarca, Olanda e Svezia verso l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Da 15 anni la Commissione europea pone come condizione per far parte dell’Ue il riconoscimento dell’ideologia Lgbt, veicolata dalla Convenzione. Esultano élite e lobby internazionali.
Ucraina, i russi avanzano nel Donbass. E avvisano gli USA
Le truppe russe avanzano su quasi tutto il fronte del Donbass, dove molti reparti ucraini si sono arresi. Oggi si può stimare che i russi e i loro alleati controllino circa il 25% del territorio ucraino. Intanto Zelensky chiede all’Occidente nuovi lanciarazzi, a lunga gittata, che rischierebbero seriamente di allargare il conflitto alla Nato. Mosca avvisa Washington.
Sugli aiuti militari all'Ucraina Draghi decide da solo
Tutti i sondaggi sono concordi nel registrare l’incremento del numero di italiani che si dicono contrari all’invio di armi in Ucraina. Il governo italiano, però, tira dritto senza tentennamenti e oggi il premier riferirà in Parlamento. Deputati e senatori sono ormai ridotti a spettatori di una politica estera che sembra avere un copione già scritto.
Le armi prima del cibo ai rifugiati. È un’Ue grottesca
Prosegue il dramma dei rifugiati per i Paesi di confine con l’Ucraina, come Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia. Questi Stati hanno chiesto all’Unione europea un fondo di miliardi di euro per aiutare i rifugiati. Ma da Bruxelles è arrivata fin qui solo una concessione “insufficiente” e i soldi stentano ad arrivare. Mentre sulle armi...
Armi all'Ucraina: così l'Italia si esclude dal ruolo di mediatore
La visita di Mario Draghi a Washington non cambia la sostanza del ruolo italiano. Anche l'Italia continuerà a mandare armi all'Ucraina. Si tratta di armamenti obsoleti che non faranno la differenza sul campo di battaglia. In compenso, il loro invio ci preclude il ruolo di mediatore fra Russia e Nato, cioè quel che facevamo da 20 anni.
Il vescovo invoca la «pace giusta», smentendo i pacifisti
In un’intervista all’Ansa, mons. Vitalii Kryvytskyi, vescovo di Kiev-Zhytomyr, ha parlato della benedizione data ai soldati che si recano al fronte per il dovere di «difendere il proprio Paese» dall’aggressore, smentendo la retorica dei pacifisti senza se e senza ma. Ha detto parole di buon senso sul perdono. E chiarito che la legittima difesa si deve accompagnare alla pietà cristiana, senza provare odio.
- A CHI GIOVA UN DRAGHI ATLANTISTA? di Ruben Razzante
Medio Oriente e Ucraina, la comune radice della violenza
I movimenti islamici palestinesi usano il pretesto della libertà religiosa per scatenare la nuova ondata di attentati contro Israele. Tutta la causa palestinese, sin dall'origine, si fonda sul rifiuto dell'esistenza di uno Stato ebraico. E si nutre di falsi pretesti per rilanciare la lotta. Stessa radice dell'odio che ha portato la Russia a invadere l'Ucraina.
- HAMAS A MOSCA di Nicola Scopelliti
Espulso a Mosca il parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Padre Vera è stato costretto a lasciare il paese con solo un preavviso di 24 ore per aver parlato di guerra a proposito di quanto sta accadendo in Ucraina
Chernobyl dramma del comunismo, non del nucleare
Il disastro di Chernobyl, il 26 aprile 1986, è stato il più grave incidente della storia dell’energia nucleare e l’unico, insieme a Fukushima 2011, a essere classificato al massimo livello della scala di catastroficità. Fu dovuto a un errore umano, causato dall'arroganza delle autorità politiche sovietiche. Non ad un problema intrinseco del nucleare.
Ucraina, la guerra dei volontari (o mercenari) stranieri
In Ucraina si consolida la presenza di una Legione Ucraina composta da combattenti occidentali volontari. La Russia li considera mercenari e riduce le cifre della sua composizione. Due inglesi sono stati fatti prigionieri e mostrati in Tv. Da parte russa invece, starebbero arrivando i libici e i siriani.
Ucraina: comunque vada, gli anglo-americani puntano alla guerra lunga
Che le truppe ucraine riescano o meno a resistere all’offensiva scatenata lunedì sera dalle truppe russe su 500 chilometri di fronte del Donbass avrà un’influenza limitata sui piani degli anglo-americani. Riarmando gli ucraini, stanno investendo in un conflitto prolungato. I russi potrebbero conseguire i loro obiettivi territoriali: Donbass e un corridoio di terra che lo colleghi con la Crimea. Ma non il loro obiettivo politico: un'Ucraina neutrale e lontana dalla Nato. In un contesto generale in cui anche Svezia e Finlandia entrano nell'Alleanza, dobbiamo attenderci un lungo attrito.
- IL VAN THUAN: IL VERO OCCIDENTE È CRISTIANO
Pizzaballa: "speranza di Pasqua nel mondo violento"
«Nel mondo lacerato e violento di oggi, come si può parlare di speranza pasquale?» si chiede Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. Non solo i nuovi scontri a Gerusalemme rischiano di precipitare il conflitto, ma anche la guerra in Ucraina divide le comunità ebraiche russe e ucraine in Israele.