Russia, il golpe di Prigozhin finisce a "tarallucci e vino"
Si è risolta in meno di 24 ore l'insurrezione della compagnia militare privata Wagner, avvenuta in circostanze che lasciano molti punti oscuri. Ma l'accordo trovato, con l'esilio in Bielorussia, lascia il protagonista Prigozhin libero di gestire ancora la sua armata...
Bakhmut in mano russa, dal G7 coro unanime: no a negoziati
Malgrado le confuse smentite ucraine, la città di Bakhmut appare definitivamente caduta, mettendo in difficoltà anche gli alleati di Kiev, che ora minimizzano. E dal G7 si risponde con la decisione di inviare gli aerei F-16 e addestrare i piloti ucraini, ma ci vorranno un paio d'anni per la consegna.
- "Allentare la tensione", il Papa gioca la "carta Zuppi", di Nico Spuntoni
Donbass, avanzano i russi. Si attende l'offensiva ucraina
Bakhmut è quasi interamente in mano russa. Non ci sono prove della mancanza di munizioni denunciata dal comandante della Wagner, Prigozhin. Oggi le celebrazioni per la vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. Intanto i russi attendono la controffensiva ucraina, su cui pure permangono dubbi.
Francesco in Ungheria: elogi non scontati e qualche monito
Il Papa rispolvera i principi non negoziabili e addirittura indicando Budapest come un modello per il resto dell’Europa su famiglia e natalità, temi su cui il Paese è isolato rispetto all'Ue, così come sul conflitto in Ucraina. Ma non c’è stato solo miele, anche qualche tuono sui migranti e sul rapporto con la società secolarizzata.
La visita del Papa rompe l'isolamento ungherese
Seconda volta in Ungheria per Francesco: una scelta controcorrente nel momento in cui il Paese è isolato dall'Ue. Budapest e la Santa Sede convergono sia nella condanna dell'aggressione russa, sia perché al tempo stesso per loro la parola "pace" e soprattutto "negoziato" non sono tabù.
- POLACCHI E UNGHERESI UNITI NELLA DIFESA DI SAN GIOVANNI PAOLO II, di W. Redzioch
Donbass, come i russi logorano gli ucraini
I russi avanzano in Donbass. Dopo dieci mesi di feroci combattimenti a Bakhmut, gli ucraini sono alle strette. E gli americani iniziano a prendere le distanze dalla scelta di Zelensky di difendere la città ad oltranza. Proseguono le battaglie di attrito sul fronte orientale: chi si logorerà per primo?
La controffensiva ucraina di primavera non parte mai
La tanto annunciata controffensiva di primavera degli ucraini continua a non partire. Si registrano solo azioni offensive locali, in vari settori del fronte. Si può pensare che la controffensiva ci sarà solo a parole. Se fosse solo per sostenere il morale e convincere gli occidentali a continuare a mandare aiuti?
Guerra al grano ucraino, esempio di superficialità Ue
Per sostenere l'Ucraina, si importa grano attraverso "corsie di solidarietà". Ma questo genera un surplus di offerta che sta mettendo in crisi il mercato agricolo dei Paesi dell'Europa centro-orientale. Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno vietato nuove importazioni. Bulgaria e Romania seguiranno. L'Ue non ha pensato agli effetti collaterali.
Fuga di documenti dal Pentagono, Usa in imbarazzo
Documenti trapelati su social network di secondo ordine stanno mettendo in crisi il Pentagono. Si tratta della più grande fuga di informazioni segrete americane sull'Ucraina, da quando è iniziata la guerra. Pochi i dettagli importanti sulla guerra, ma imbarazzanti le rivelazioni sugli alleati.
- UE E USA, MACRON PONE UN PROBLEMA REALE di Gianandrea Gaiani
Ucraina, tutte le perplessità sulla controffensiva
La controffensiva ucraina, più volte annunciata, potrebbe non disporre delle risorse sufficienti. Lo stesso presidente Zelensky lamenta la carenza di materiale della Nato. La Russia sta invece mobilitando nuove riserve. Se l'Ucraina fallisce non avrà più nulla.
Ucraina, con la guerra avanza l’agenda Lgbt e anticristiana
Gli armamenti ricevuti dai Paesi dell'Ue e dagli Stati Uniti si accompagnano all’accelerazione dei diktat occidentali affinché l’Ucraina approvi le “nozze gay” e tutta la serie di rivendicazioni Lgbt. La libertà di religione è in pericolo. E parallelamente alla guerra si svolge un più ampio conflitto religioso, come mostra la disputa sul Monastero delle Grotte.
Armi atomiche in Bielorussia, il rischio cresce
L'annunciata decisione russa di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia indica un ulteriore aggravarsi della situazione anche se appare probabile che Mosca intenda mettere al sicuro l'unico paese alleato rimastogli da possibili attacchi ucraini o da forme di destabilizzazione spinte dall'esterno.