La vita, la fede e Cristo al cuore della Convention repubblicana
Mentre durante la Convention democratica il candidato Joe Biden che pur amando fare della sua posatezza una bandiera di affidabilità e fede ha taciuto sui temi legati alla difesa della legge naturale e della libertà religiosa (parlandone però con le scelte del suo entourage), lo sfacciato Donald J. Trump ha reso la Convention repubblicana un inno alla vita.
KENOSHA IN FIAMME di Michael Severance
Nathan, nato da uno stupro. E pro vita «senza eccezioni»
Kathy Folan andava ancora al college quando venne stuprata. Poche settimane più tardi scoprì di essere incinta e, malgrado l’angoscia, decise di dare alla luce il suo bambino. Cercandogli una famiglia adottiva. Oggi lui, Nathan, ringrazia la madre e i genitori adottivi e respinge l’idea che lo stupro possa legittimare l’aborto: «La vita è vita, senza eccezioni»
I provvedimenti di Trump, il più pro life dei presidenti Usa
Dalla reintroduzione ed estensione della Mexico City Policy alla nomina di due conservatori alla Corte Suprema, dal taglio dei fondi a Planned Parenthood e Unfpa alla difesa dell’obiezione di coscienza per datori di lavoro, medici e infermieri. Fin dai primi giorni alla Casa Bianca, Donald Trump ha firmato molti atti a difesa dei nascituri e sgraditi all’industria dell’aborto. Guadagnandosi l'apprezzamento del movimento pro vita
Viva la piccola città texana «santuario per il nascituro»
I cinque membri del consiglio comunale di Waskom, cittadina di 2.000 anime, hanno dichiarato il loro piccolo centro «Città-santuario per il nascituro» e definito «organizzazioni criminali» realtà come il colosso abortista Planned Parenthood. Una decisione coraggiosa, che potrebbe anche arrivare alla Corte Suprema. E se divenisse una svolta epocale?
Sarah, la 17enne Down, nuova stella del mondo pro life
La canadese Sarah Joy Walker, affetta da trisomia 21 e venuta alla luce grazie agli ideali pro vita dei suoi genitori, ha raccontato per la prima volta la propria storia all’Alberta March for Life, manifestando l’auspicio di «diffondere la parola di Dio», in un mondo che fa finta di nulla davanti all’eliminazione seriale delle persone con sindrome di Down.
C’è un cuore che batte a Times Square
Un gruppo pro life ha allestito dei megaschermi a New York per mostrare in diretta un’ecografia tradizionale e un’altra in 4D, e fare ascoltare il battito cardiaco di un bambino nella pancia della mamma. Il bimbo è di Abby Johnson, l’eroina pro vita convertitasi dopo aver assistito a un aborto. Perché non ripetere l’evento newyorchese anche in Italia?
«Aborto ora». Scritta choc su uova di Pasqua per bimbi
Un gruppo di insegnanti e attivisti, nel bel mezzo della propaganda per la legalizzazione dell’aborto in Argentina, ha distribuito uova di Pasqua con le scritte «Aborto ya» e «Abortá la sorpresita», traducibili come «Aborto ora» e «Abortisci la sorpresa». Dei veri e propri inviti a uccidere, dunque, con l’aggravante di essere rivolti a dei bambini. Infuriati i genitori
Hollywood ricatta la Georgia che vuole ridurre gli aborti
115 divi di Hollywood, tra cui Alec Baldwin, Sean Penn, Natalie Portman e Ben Stiller, hanno firmato una lettera minacciando il boicottaggio della Georgia nel caso dovesse passare una legge che accrescerebbe le protezioni verso i nascituri dal momento in cui è rilevabile il battito del cuore. Al delirio d'onnipotenza dei colleghi ha dato una bella risposta Ashley Bratcher, attrice di Unplanned.
«Non finanzieremo l’uccisione dei nascituri»
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato due nuove misure dell’amministrazione Trump, dirette a evitare che i soldi dei contribuenti finanzino la pratica e la propaganda abortista all’estero. Il fine è «soddisfare i nostri fondamentali obiettivi di salute, inclusa l’assistenza sanitaria per le donne, rifiutandoci di sovvenzionare l’uccisione di bambini non ancora nati». Esultano i gruppi pro vita.
Cultura della morte vs vita, divampa la battaglia negli Usa
Dopo la legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita, il Partito democratico continua a promuovere disegni normativi simili in altri Stati. Uno dei più radicali è quello del Massachusetts, che intende cancellare dal testo sull’aborto i termini «madre» e «bambino non nato». Intanto, in Georgia, Kentucky, Mississippi, Ohio e Tennessee i repubblicani cercano di far passare delle leggi che vietino l’aborto dal momento in cui è rilevabile il battito del cuore; e a livello federale tentano di vietare l’infanticidio, che ormai fa parte dell’agenda del Partito democratico.
Unplanned, quando l’abortista diventa un’eroina pro life
In primavera uscirà negli Stati Uniti il film Unplanned, basato sulla storia vera di una ex manager della Planned Parenthood, la trentottenne Abby Johnson, che nel 2009 rinunciò al suo lavoro dopo aver visto con i propri occhi la cruda realtà dell’aborto, praticato ai danni di un bambino di 13 settimane. La sua parte sarà interpretata dall’attrice Ashley Bratcher, anche lei con una storia che sa di Provvidenza.
Dem Usa, dall'aborto all'infanticidio il passo è breve
Sulla scia dello Stato di New York, dove i democratici hanno approvato una legge che consente di abortire fino alla nascita praticamente per qualsiasi ragione, i compagni di partito di Hillary Clinton stanno avanzando progetti legislativi molto simili in altri Stati federati come il Rhode Island, il Vermont e la Virginia. Proprio in Virginia la democratica Kathy Tran ha ammesso in un video shock che il suo disegno di legge permetterebbe di abortire anche al momento del parto e il governatore Ralph Northam ha aggiunto che sarebbe legale lasciar morire il bambino nato vivo. Appena appresa la notizia, il presidente Donald Trump ha commentato: “È terribile”.