Via l'Imu e meno tasse, Renzi riapre il libro dei sogni
Doveva essere l'assemblea nazionale del ricompattamento e del rilancio del Pd. Si è trasformata nell'ennesimo spot elettorale di un premier sempre più in difficoltà e costretto a riaprire il “libro dei sogni” per rintuzzare le critiche. Come la proposta di abolire l’Imu sulla prima casa dal prossimo anno e fare la rivoluzione del Fisco.
Non si dice, ma la jihad è già in casa nostra
La scelta (discutibile) di non diffondere notizie sulla nostra missione di addestramento in Iraq e di oscurare il volto dei militari ritratti nelle poche foto in circolazione, non è semplice riservatezza. Questa è una scelta che riflette la paura della jihad in casa nostra. I carabinieri in Iraq rischiano rappresaglie in Italia.
«I diritti individuali non si estendono alle unioni civili»
Il senatore Carlo Giovanardi, capo gruppo Ncd - Ap in Commissione Giustizia Senato, interviene nel dibattito suscitato dalla risposta a una lettera di Massimo Introvigne e Alfredo Mantovano del direttore di Avvenire Marco Tarquinio e contestata dalla Bussola Quotidiana (clicca qui). Ecco cosa ci scrive.
Intercettazioni, serve un patto tra magistrati e giornalisti
La battaglia tra forze politiche si gioca ormai sempre più attorno alla pubblicazione di telefonate che non dovrebbero esistere o dovrebbero essere distrutte se irrilevanti ai fini dell'indagine giudiziaria. Il caso Crocetta ne è un ulteriore esempio. Necessario, dunque, che magistrati e giornalisti si diano delle regole.
Ma i nostri marò dovranno aspettare altri due anni
Ambigua e contraddittoria l’India sembra aver accettato il procedimento di arbitrato internazionale presentato dall'Italia per il caso dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Un passo avanti anche se la soluzione della vicenda è ancora lunga e potrebbe richiedere addirittura due anni.
Tre miliardi e mezzo di euro: è il prezzo delle unioni gay
Legge a “costo zero” e senza oneri aggiuntivi. C’è anche questa tra le diverse panzane raccontate in questi giorni dagli ultras del disegno di legge Cirinnà. Ma per dare la necessaria copertura finanziaria, occorrono quasi tre miliardi e mezzo di euro. Costi che il governo farà pagare ai contribuenti e alla famiglie italiane.
Milano e Roma, il vento renziano demolisce le giunte
Arrivano simultaneamente le dimissioni del vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris e quelle del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri. Due giunte di sinistra in crisi per ragioni diversissime. Ma con un unico filo conduttore: il renzismo si sta sbarazzando delle precedenti esperienze di sinistra e mira al centro.
Dopo gli accordi con Teheran, quale ruolo per l'Italia
Le relazioni con Teheran non equivalgono ad una legittimazione. Tenendo ben presente questo concetto, gli accordi conclusi con l'Iran sono positivi. Ed ora l'Italia ha l'occasione di ricominciare ad avere con il grande paese rivierasco del Golfo, delle relazioni economiche e culturali che esistono dai tempi di Mattei.
Canne e marchette, ecco le destre perfette
Matteo Salvini, segretario della Lega, dichiara di essere favorevole alla regolamentazione della prostituzione perché «il sesso non fa male, la cannabis sì». Ma ieri, è stata presentata la proposta di legge per la legalizzazione della marijuana, firmata anche da alcuni onorevoli del centrodestra.
Il Patto del Nazareno torna in onda sulla Rai
Nel marasma che accompagna l’approvazione delle riforme volute dal governo Renzi, potrebbe registrarsi un’ampia convergenza sinistra-destra sulla riforma della Rai. Non solo perché la Tv pubblica è di tutti, bensì perché in quest’ambito, sia pure in maniera non dichiarata, sta rinascendo il Patto del Nazareno.
Buona scuola e Cirinnà, la stizza dell'on. Gigli
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera dall'on. Gian Luigi Gigli, deputato e capogruppo «Per l’Italia-Cd» in Commissione Affari costituzionali, nonché presidente del Movimento per la Vita, che reagisce a un editoriale di Riccardo Cascioli.
Macché Silvio, a far cadere Prodi furono i giudici
I giudici di Napoli hanno preteso di riscrivere la storia. Con questo teorema: a far cadere il governo Prodi nel gennaio 2008 fu l’ex senatore Sergio De Gregorio, peraltro reo confesso, passato in quei giorni dalle file del centrosinistra a quelle del centrodestra, dietro il pagamento di tre milioni di euro da parte di Berlusconi.