Figli, gatti e una casa del Vaticano: i segreti di Monica
Cosa faceva Monica Cirinnà, prima di divenire la promotrice delle unioni civili, fan fervente del matrimonio gay, e apertamente di essere anche a favore della pratica, leggermente misogina, dell’utero in affitto? In rete si possono trovare alcune utili notizie per ripercorrerne storia. Che molti ancora non conoscono.
Cosa faceva Monica Cirinnà, prima di divenire la promotrice delle unioni civili, e una fan fervente del matrimonio gay, al punto di dichiarare apertamente di essere anche a favore della pratica, leggermente misogina, dell’utero in affitto? In rete si possono trovare alcune utili notizie per ripercorrerne storia. Il Corriere della Sera del 9 giugno 2011, sotto il titolo “D' Alema manda a nozze il Pd: si sposano Montino e Cirinnà”, racconta il matrimonio tra Monica Cirinnà, vegetariana, animalista convinta, gattofila e consigliere comunale del Pd, ed Esterino Montino, carnivoro, cacciatore, un tempo senatore e all’epoca capogruppo del Pd alla Regione. L’articolista scende nei particolari, racconta il sorgere del legame tra i due, e conclude così: «E lui, allora, ha chiarito subito la situazione: “Ho 15 anni più di te, un divorzio, una separazione in corso e quattro figli”; “Anche io ho avuto un marito” - sono le parole di lei – “non ho figli e sarà quel che sarà”».
I primi tempi per non farsi scoprire andavano a cena sempre fuori Roma, per lo più a Torvaianica o fuggivano all'estero: «Il nostro problema era evitare che si parlasse della "tresca" tra la consigliera e l'assessore». Poi nel 1998 inizia la vita in comune e poco più tardi arriva anche la loro “vera” casa, l'azienda agricola a Capalbio, dove riescono a conciliare le passioni per l'agricoltura e per gli animali, dove hanno coinvolto i figli di lui: «ma i suoi nipoti mi devono chiamare zia e non nonna!». E nel tempo anche le iniziali differenze politiche si sono assestate: adesso sono tutti e due nel Pd». In alcuni dibattiti pubblici di questi tempi, incalzata dagli oppositori, che sottolineano il diritto di un bambino di avere un padre e una madre, la Cirinnà si presenta come madre di quattro figli! Per lei le «famiglie composte da due uomini o da due donne sono esattamente come la mia famiglia, eterosessuale con 4 figli». In realtà, benché vanti questo suo status di “madre” di ben quattro figli, la Cirinnà non sembra averne avuto neppure uno. A parte i cani e i gatti per cui stravede. Nel suo sito si presenta così: «Abbiamo anche una grande famiglia allargata con figli e nipoti, tre cani e tre gatti, tutti ovviamente trovatelli!».
Già prima di sposarsi in comune Esterino e Monica, in attesa di dare veste giuridica alla loro relazione, vivono assieme. Dove? In una casa di proprietà della Chiesa. É Il Fatto quotidiano del 23 giugno 2010 a raccontare come i due compagni trovino alloggio in un palazzo di Propaganda Fide. L’articolo comincia così: «Non c’è colore politico nei palazzi di Propaganda Fide. Destra e sinistra sono condomini nelle sterminate proprietà immobiliari di questa Curia che dovrebbe pensare solo all’evangelizzazione dei popoli e che invece è diventata celebre per i criteri clientelari con i quali gestisce come forte leva di potere il suo immenso patrimonio. Uno dei casi inediti è quello di un appartamento che si trova in una delle strade più belle di Roma: via dell’Orso, tra Piazza Navona e il Tevere. Esterino Montino, il parlamentare del Pd, numero due della Regione Lazio nell’era Marrazzo e poi per un breve periodo asceso al ruolo di vicario del governatore dimissionario, è inquilino di un terzo piano nel cuore della Capitale assieme alla sua compagna, il consigliere comunale di Roma del Pd Monica Cirinnà. Il canone pagato dalla coppia del Pd è irrisorio: 360 euro al mese per un immobile che ne vale 3 mila. Come vedremo gli inquilini sono pronti a fornire una spiegazione documentata a questo dato sconcertante, ma la storia merita di essere raccontata comunque…».
Trecentosessanta euro al mese: non tutti possono godere di una casa a Roma a questi prezzi irrisori. «Come hanno fatto Cirinnà e Montino», continua l’articolista Marco Lillo, «ad avere in affitto per 360 euro un appartamento di 110 metri quadrati che permette di raggiungere in due minuti la Camera dei deputati e tutti i posti più belli di Roma? Il Fatto ha sentito i protagonisti di questo affare. «Quando nel 1998 siamo andati a vivere insieme con Esterino», racconta Monica Cirinnà, «abbiamo chiesto a monsignor Angelo Mottola, uno dei pochi amici che avevamo in Vaticano se era possibile affittare una casa. Lui ci spiegò che c’era un appartamento che nessuno voleva, perché ci abitava un ragazzo con problemi psichici che l’aveva mandato in malora. Il ragazzo era divenuto famoso perché aveva preso a martellate la Fontana di Trevi e la sua casa era in condizioni davvero fatiscenti. Decidemmo di prenderla comunque ristrutturandola a nostre spese. Ed è per questa ragione che il canone è così basso». Anche la conclusione dell’articolo merita attenzione: «Resta quindi un punto delicato: il conflitto di interessi: il Vaticano ha imponenti interessi nella sanità laziale sottoposta a controllo della Regione. Ma, secondo Montino, “non ha mai usato come strumento di pressione il fatto di essere il padrone della casa nella quale abitiamo”. Anzi, Monica Cirinnà rivendica le sue battaglie: “Sono famosa per avere votato sempre contro gli interessi della Chiesa”». Quando si dice la coerenza!
Il 26 settembre 2012 è un blog di Repubblica, a cura di Indiscreto, a fornire ulteriori notizie sullo stato di salute della coppia: «Il capogruppo del Pd alla Regione Lazio Esterino Montino è sotto tiro per la sua intervista a Repubblica in cui ammetteva la mostruosità dei finanziamenti ai gruppi consiliari. Ora dice a tutti che non si ricandiderà. Ma non resterà fuori dalla politica. Punta alla poltrona di sindaco di Fiumicino. E cerca di garantire una candidatura al Parlamento per la moglie Monica Cirinnà, esponente animalista del Pd e oggi consigliera comunale a Roma» (clicca qui). Effettivamente Montino - nonostante le dichiarazioni pubbliche, nonostante lo scandalo in cui è stato coinvolto: «davanti ad una fattura di 4.500 euro spesi in una enoteca trendy, disse che si trattava dei “doni natalizi per i bimbi delle famiglie disagiate”...» (Libero, 3 marzo 2013)-, diventerà sindaco di Fiumicino il 10 giugno 2013 (e istituirà presto un registro per le unioni civili anche omosessuali).
La moglie Monica, come da auspici, entrerà in Senato, dove Esterino è stato tra il 2000 e il 2008, nel febbraio 2013. Indiscreto, sul blog di Repubblica, ci ha preso su tutta la linea: profetico, o semplicemente al corrente di come funziona(va) bene l’oliato meccanismo di potere Pd nella capitale?