Due popoli in due Stati, Biden riprende la politica Usa nel Medio Oriente
Viaggio di Biden in Medio Oriente. Gesto di fiducia nei confronti dei palestinesi: una visita a Gerusalemme Est. Il presidente non riconosce l'indipendenza della Palestina, ma ripristina la formula "due popoli in due Stati". Francesco Patton (custode di Terra Santa): "accompagnare con la preghiera gli sforzi della politica".
L'Ue Lgbt deferisce l'Ungheria alla Corte di Giustizia
La Commissione von der Leyen ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per la legge anti-pedofilia, che accresce la protezione dei bambini e vieta di fare propaganda Lgbt verso i minori. Bruxelles continua la sua guerra anche alla Polonia, tenendo bloccati i fondi del Recovery Plan per l’opposizione del Paese ai dogmi abortisti e arcobaleno.
L’avanzata russa nel Donbass e le prospettive per un cessate il fuoco
Nonostante il silenzio dei media occidentali, i russi registrano significativi progressi nel Donbass, che potrebbero conquistare in poche settimane. Questo scenario, per quanto doloroso, aprirebbe la strada a una soluzione che eviterebbe ulteriori perdite all’Ucraina e anche al resto d’Europa.
"Golpe": Bolton scredita, con una parola, gli oppositori venezuelani
Gli Usa organizzano colpi di Stato all’estero? John Bolton, con estrema leggerezza, ne parla alla CNN, per ribadire il concetto che Trump non aveva organizzato un golpe negli Usa il 6 gennaio 2021. L'ex ambasciatore all'Onu tira in mezzo il Venezuela. Ma così facendo scredita l'opposizione democratica che nel 2019 lottò e perse contro Maduro.
Biden in Medio Oriente per ribadire l’impegno USA
Quattro giorni in Israele, Cisgiordania e Arabia Saudita per Joe Biden. Un viaggio non facile, segnato da luci e ombre, con molti interrogativi e un unico punto fermo: confermare agli alleati la presenza americana in Medio Oriente.
Lo Sri Lanka è fallito per debiti. In Asia non è il solo
Il 9 luglio la folla di rivoltosi ha preso d'assalto il palazzo presidenziale di Colombo, Sri Lanka. Del presidente Gotabaya Rajapaksa non si sa ancora nulla, salvo che dovrebbe dare le dimissioni il 13 luglio (domani). Lo Sri Lanka è finito in bancarotta, dopo una politica che ha indebitato troppo il Paese. In Asia non è il solo.
I cubani in Senato, protesta contro il regime
I rappresentanti di Cubani per la Democrazia e di ODV Democrazia e Libertà davanti al Senato hanno parlato della tutela dei diritti umani a Cuba e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal regime dittatoriale dell'isola. E hanno presentato quattro importanti richieste a tutela della popolazione cubana.
11 luglio, un anno dopo la ribellione dei cubani
Oggi è un giorno speciale per il popolo cubano: si compie un anno dalla ribellione contro il regime castro-comunista. Ecco cosa è successo veramente dopo quel giorno ed il significato che quel fatto epocale ha avuto nella storia di Cuba e non solo...
La caduta di Johnson, il leader che sprecò un trionfo
Boris Johnson ha rassegnato le dimissioni, dopo la ribellione di massa del suo governo. Non è stato punito solo per gli scandali personali, come il Partygate, ma perché ha tradito le aspettative degli stessi conservatori che lo sostenevano. Culturalmente e in economia si è allineato ben presto alla sinistra su svolta verde e nuovi diritti.
L'Africa di Mattarella. E quella vera
Il presidente della Repubblica ha appena concluso una visita in Zambia e Mozambico, che i media italiani hanno dipinto a tinte rosa, magnificando la cooperazione bilaterale. In realtà sono due paesi poverissimi e senza pace, soprattutto a causa della corruzione
Processo Bataclan, per gli jihadisti è una vittoria
Strage del Bataclan, giustizia è fatta? Dal punto di vista francese è una vittoria e l'onore della nazione è salvo. Ma dal punto di vista jihadista? Per un attentato che ha fatto 130 morti, hanno 7 martiri e un "eroe" in carcere a vita. Chi invece uscirà dalla galera non è pentito e potrebbe tornare alla violenza. E la Francia è sempre più islamizzata.
Strage nel centro commerciale. In Danimarca
Un uomo armato di fucile e coltello entra in un centro commerciale e inizia a sparare a caso, contro chiunque incontri. È giovane, ha 22 anni, nessuna motivazione politica, solo voglia di uccidere. Ma non è accaduto negli Usa, bensì in Danimarca, a Copenaghen, dove vigno leggi molto restrittive sulle armi da fuoco. Poi a Chicago, altra strage.