Obama bocciato, niente poteri straordinari nei negoziati
La scorsa settimana si è conclusa a Washington con una cruciale sconfitta del presidente Obama: il Congresso gli ha negato i poteri straordinari che egli aveva chiesto per poter concludere le trattative, in corso da oltre dieci anni, in vista della creazione di un mercato comune trans-pacifico.
Il "Grande balzo" di Mao: un salto da 36 milioni di morti
Trentasei milioni di morti, tra il 1958 e il 1962, dovuti alla lucida follia ideologica di Mao Zedong. E al suo “Grande balzo" in avanti che mirava a trasformare il Paese da agricolo a industriale. A fare i conti il giornalista cinese Yang Jisheng che a 75 anni ha visitato l’Occidente, ospite a Torino dell’Istituto Bruno Leoni.
La nuova guerra fredda inizia senza troppi entusiasmi
La nuova guerra fredda incomincia senza troppi entusiasmi. Obama mal tollera la politica di apertura italiana, ma intanto le aziende americane partecipano al forum di Pietroburgo. Gli Usa schierano materiali nell'Europa orientale, ma per equipaggiare non più di una brigata.
Varvara e le altre. Le volontarie dello Stato Islamico
Varvara Karaulova, studentessa di Mosca, si era trasferita in Turchia pronta per arruolarsi nelle file dell'Isis. La Russia è sotto shock, mai si sarebbe pensato che una ragazza colta e benestante, di famiglia cristiana, potesse scegliere di abbracciare la Jihad. Eppure non è un caso unico.
Bosnia, la riserva europea del Califfato islamico
Kosovo e Bosnia si aggiudicano i primi due posti per reclutamento mondiale di foreign fighters rispetto al numero di abitanti, contando 232 e 330 combattenti all'estero. I giovani sono la categoria più coinvolta e a rischio. A creare terreno fertile per il reclutamento jihadista sono, in particolare, la crisi economica, la disoccupazione, la corruzione.
Libia, la crisi in cui nessuno vuole entrare
La crisi dell'immigrazione non può essere risolta senza una stabilizzazione della Libia. Il paese nordafricano è tuttora diviso fra i governi di Tobruk e Tripoli, in lotta fra loro. Non accettano compromessi per formare l'unità nazionale e della loro lotta si avvantaggia il terzo partito: l'Isis. Ma né l'Italia, né l'Onu, né l'Ue intendono intervenire.
Mosul, la vita sotto la bandiera nera
Dopo un anno di occupazione, l'Isis ha completamente trasformato la vita delle persone a Mosul e nei territori iracheni che controlla. Segregazione totale delle donne, indottrinamento, espulsione dei cristiani, distruzione delle moschee non conformi alla loro visione dell'islam, sono solo gli aspetti più evidenti del nuovo regime.
Turchia, i curdi fermano Erdogan. Ecco perché
L'Akp, il partito islamico turco di Recep Tayyip Erdogan, ha perso la maggioranza assoluta per la prima volta dal 2002. L'ha persa perché un partito curdo, l'Hdp è entrato in parlamento. Perché questa improvvisa battuta di arresto? Le ragioni sono molteplici e ora Erdogan deve decidere chi governerà.
Sciopero piloti: senza stipendi niente bombe sull’Isis
Nell’ambigua e inconcludente guerra allo Stato Islamico continuano a emergere aspetti paradossali e quasi comici. Come definire diversamente lo sciopero attuato dai piloti e dai tecnici delle forze aeree irachene che si addestrano in Giordania a impiegare in combattimento i cacciabombardieri F-16? Ma c'è dell'altro.
Sarajevo, una festa di colori per il Papa "italiano"
Cronaca del Viaggio Apostolico di Papa Francesco a Sarajevo, una città che lo accoglie a braccia aperte, mostrando le ferite della sua guerra recente. E' una festa di colori, dai costumi tradizionali alle bandiere bianco-gialle vaticane che sventolano ovunque. La messa allo stadio e l'incontro coi giovani, fra fiumi di gente di tutte le etnie.
Venezuela, la Chiesa in lotta per i diritti umani
L'incontro fra Papa Francesco il presidente venezuelano Nicolas Maduro parrebbe suggerire buoni rapporti fra Santa Sede e Venezuela. Dietro le apparenze, però, la Chiesa venezuelana denuncia le gravi violazioni di diritti umani nel paese, illustrati al Papa da monsignor Luckert Leon.
Il cardinal Puljic: "Papa in Bosnia, gioia per tutti"
Il Viaggio Apostolico del Papa in Bosnia "è motivo di grande gioia per tutti, anche per musulmani, ortodossi ed ebrei". Lo ribadisce a La NBQ il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo.
- NELL'ATTESA, LA VEGLIA PER I CRISTIANI PERSEGUITATI, di V. Cominetti