Da Obama solo vaghi auspici sui rifugiati
Più che un discorso con un preciso e concreto contenuto, un comizio pensato per suscitare buoni sentimenti e quindi raccogliere facili applausi: è questa l’impressione che si ricava dall’intervento del presidente Obama al vertice di New York sulla questione dei rifugiati. Tanti auspici, come se Obama fosse "uno qualsiasi" e non il presidente della prima potenza mondiale.
Jihadisti vinti solo dall’amore dei cristiani
I tempi cambiano ma la logica cristiana resterà sempre la stessa. E non si preoccupa di una nuova strategia né di un complicato dialogo ecumenico che mira utopicamente a preservare degli spazi di sopravvivenza. È invece semplice e si chiama Vangelo. Quello che ancora ha il coraggio di ricordare che esistono dei nemici, a cui si può rispondere solo offendo Cristo, con la logica folle del martirio e dell'amore sacrificale. Come in Iraq.
Troppo Stato e senza figli, il Brasile si avvia al collasso
Nel generale disinteresse il Brasile sta lentamente sprofondando in un baratro. Eppure dovrebbe interessarci: il suo declino nasce dalle stesse ragioni che stanno distruggendo, anno dopo anno, l'Europa: un mix letale di denatalità imperante e Welfare State opprimente.
Siria, la guerra riprende dopo un "errore" americano
E' durata poco la speranza per la nuova tregua in Siria. In questo caso, a spezzare la tregua sono stati incredibilmente gli americani, con un raid aereo contro le truppe siriani. Ufficialmente è un "errore", ma le altre parti in causa non ci credono e si chiedono perché lo abbiano fatto.
Russia, vola il partito di Putin. E anche l'astensionismo
Russia Unita, il partito di Putin e Medvedev vince a man bassa nelle elezioni per la Duma, la camera bassa del parlamento. Col 54% dei voti, controlla i due terzi della camera. Tengono i comunisti, crescono i nazionalisti. La novità è però l'alto tasso di astensionismo (52%), che a Mosca e S. Pietroburgo è oltre l'80%.
Kenya, migliaia di profughi somali ricacciati nella guerra
Di loro non si parla, non si trasmettono immagini e filmati, per lo meno in Italia: così diversi da quelli che arrivano in gommone, che incontriamo ogni giorno per strada. Sono i rifugiati di Dadaab, il più grande campo profughi del mondo, creato in Kenya al confine con la Somalia nel 1992. Ora Nairobi li vuole rispedire in Somalia.
Usa: tre attentati in un giorno. Se questo non è terrorismo...
Tre attentati in un solo giorno insanguinano l'America. Ventinove feriti a New York, otto nel Minnesota (e l'attentatore è ucciso), strage sfiorata nel New Jersey. Ma non è permesso parlare di "terrorismo", né tantomeno di offensiva terroristica. Non è solo (giusta) prudenza nel dare le informazioni, ma una scelta politica. Che parte dal presidente Obama.
Russia alla prova, fra nuovi politici e "grande fratello"
Le elezioni parlamentari in Russia sono le più importanti dall’avvento al potere di Putin. In gioco vi sono una moltitudine di fattori estremamente complessi, come la cronica crisi in Ucraina e il rinnovo della classe dirigente. Saranno caratterizzate da una nuova legge elettorale. E nuovi strumenti di controllo sulla popolazione.
Rivolte contadine nel ventre della Cina
Cina, condannato Lin Zuluan, ex capo del villaggio di Wukan. La sua ribellione è un caso esemplare. Per mesi, nel 2011, il villaggio di Wukan resistette all'assedio delle autorità comuniste, protestando contro l'esproprio delle terre. La questione è scoppiata di nuovo perché lo Stato non ha mantenuto i patti raggiunti cinque anni fa. E' solo uno dei numerosissimi esempi di rivolte contadine in una Cina solo apparentemente stabile...
Libia, il generale Haftar si aggiudica il petrolio
La Compagnia petrolifera nazionale libica riprenderà l'esportazione di greggio dai porti riconquistati, questa settimana, dal generale Khalifa Haftar, il comandante dell'esercito laico di Tobruk. E' uno schiaffo al governo di "unità nazionale" di Serraj, l'unico riconosciuto dall'Onu e appoggiato anche dall'Italia.
Maduro: il Papa è con me. Ma è un bluff
Cercando di accreditarsi come uomo del dialogo, il presidente venezuelano - denunciato alla Corte Penale dell'Aja - annuncia una nuova lettera di Papa Francesco che sostiene i suoi sforzi di pace. La notizia fa il giro del mondo, ma è una bufala. I vescovi del Venezuela smentiscono e accusano il presidente.
Trump ha un problema: l'elettorato ispanico cattolico
Hillary Clinton ha un'agenda decisamente anti-cattolica. Eppure la maggioranza dei cattolici statunitensi si appresterebbe a votare per lei. Non è solo una questione ideologica, perché non tutti i cattolici sono progressisti. E' una questione etnica: Trump sta alienandosi le simpatie dei latinos.