L’Onu impone lo "sviluppo di gender sostenibile"
Il Programma sviluppo dell'Onu e l’Alto Commissario per i Diritti Umani hanno discusso della creazione di un indice di inclusione delle persone Lgbt. Lo scopo è quello di stabilire se una tale Nazione è “inclusiva” verso le persone omosessuali e transessuali. Una sorta di indice di "sviluppo di gender sostenibile".
La Turchia abbatte un jet russo e conta sulla Nato
I turchi abbattono un aereo russo sul confine con la Siria. Si tratta di un atto simbolicamente molto importante: per la prima volta un velivolo di Mosca viene distrutto da un membro della Nato. In compenso un altro paese Nato, la Francia, tende la mano alla Russia dando vita a un asse inedito per combattere il Califfato.
Argentina, il cambiamento nella patria del Papa
In Argentina è finita l’era del “Kirchnerismo”, durato per 12 anni. Nelle elezioni di domenica, il candidato del Fronte della Vittoria (peronista di sinistra, aspirante successore di Cristina Kirchner), Daniel Scioli, è stato battuto dal candidato liberale Mauricio Macri. Ascesa e caduta dei peronisti.
«La nostra conversione contro l’odio dei terroristi»
Siamo tutti sconvolti davanti ai morti di Parigi e assaliti dalla paura. E allora voglio rivolgermi a voi come farebbe un parroco. Uso le parole che il Vangelo suggerisce per tentare di offrire un senso a questa violenza feroce e insensata, nella certezza che Dio ci vuole bene e non fa accadere nulla che non sia per la nostra conversione.
NON SOLO ARMI E BOMBE, SERVE UNA NUOVA POLITICA di Gianandrea Gaiani
Tortura cinese, il figlio unico è ancora legge
La notizia è di quelle antipatiche, guastafeste. Sulla famosa e famigerata legge del “figlio unico”, quella che con l’aborto obbligatorio impedisce da 35 anni alle coppie di avere più di un figlio, il governo neo-post-comunista di Pechino si è rimangiato la parola. Non del tutto, ma in parte sì e il sangue continuerà a scorrere.
Armi, droga, petrolio: ecco chi e come finanzia l'Isis
A guerre diverse corrispondono diverse fonti di approvvigionamento di armi. Lo Stato Islamico combatte una guerra convenzionale contro la Coalizione e gli eserciti di Iraq, Kurdistan e Siria, ma al tempo stesso combatte anche una guerra basata su azioni terroristiche.
Da Parigi all’Africa, il jihad attacca il mondo
Da Parigi a Bomako, dall'Europa all'Africa al Medioriente. Il terrore del jihad islamico non conosce confini. Il commando che ieri a Bomako, nel Mali, ha assaltato un hotel e tenuto in ostaggio 170 persone, molti francesi, prima di venire sopraffatto dalle forze di polizia, rilasciava solo chi sapeva il Corano. Ma l'Africa conosce da tempo questa guerra.
SE I MEDIA FANNO IL LORO GIOCO di Robi Ronza
PERCHE' ODIANO A MORTE L'OCCIDENTE di Paolo Togni
Se i media fanno il gioco di chi vuole il terrore
É una risposta complessa e multiforme quella che s’impone per rispondere alla sfida che il terrorismo islamista sta lanciando al mondo in queste settimane. Tra le altre questioni, vale di esaminare il ruolo, a nostro avviso disastroso, che i grandi media occidentali, innanzitutto radio-televisivi, assumono in circostanze del genere.
Virus ed epidemie Quando l'Africa farà da sola?
Il 17 novembre l’ultimo malato di Ebola è stato dimesso in Guinea Conakry. L’Oms decreterà la fine dell’epidemia anche in Guinea come già in Liberia e in Sierra Leone. Mentre una crisi sembra dunque prossima alla fine, un’altra però è già iniziata. Si tratta dell’epidemia di colera scoppiata in Africa orientale e Medio Oriente. L'’ultima grave epidemia di colera, nel 1997-1998, ha registrato 200.000 casi e circa 8.000 morti.
E in Africa Boko Haram continua a uccidere
Il 17 novembre un jihadista si è fatto esplodere tra la gente uccidendo 32 persone e ferendone 80. È successo a Yola, città di circa 350.000 abitanti, capitale dell’Adamawa, uno degli Stati nord orientali della Nigeria da quasi due anni in stato di emergenza per i continui attacchi di Boko Haram, il gruppo terrorista islamico legato all’Isis.
Ankara, Sinai, Beirut, Parigi: l'offensiva del Califfato
E’ stata una bomba a distruggere in volo l’aereo charter russo A321 sui cieli del Sinai. Tutti e 224 uomini, donne e bambini a bordo sono morti, erano quasi tutti turisti russi che tornavano dalle vacanze a Sharm el Sheikh. E così si delinea il filo rosso che unisce gli ultimi fatti di sangue targati Isis: Ankara, Sinai, Beirut, Parigi. Perchè?
La minaccia ISIS sull'Europa. Ora tocca a Roma
La propaganda dello Stato Islamico parla chiaro. Il manuale pubblicato dall'Isis "Bandiere nere su Roma" è un programma ambizioso: una fase di attacco alla nostra capitale dal 2015 al 2020.
- L'OFFENSIVA DEL CALIFFATO di Stefano Magni
- I QUATTRO CASTIGHI DI DIO, di Angela Pellicciari