Malascienza. L’impostura di Lucifero
L’ultimo libro di Emilio Biagini, ex accademico che conosciamo per la sua trilogia "Il prato alto" sulla storia dell’Austria a partire dal Pleistocene. Ora punta il dito contro la "Malascienza. L’impostura di Lucifero". E gli impostori dello Scientismo: parti delle scienze naturali sono esposte a pesanti condizionamenti di lobbies che mirano a dirigere il mondo secondo i loro piani
Perché il pagano Virgilio e non un grande santo fa da guida a Dante?
Perché Dante sceglie proprio Virgilio come sua guida nel mondo dell’aldilà? Non poteva scegliere un grande santo della storia della chiesa, magari un santo del Duecento come san Francesco? Perché Virgilio è stato come un ponte tra il paganesimo e la cristianità, un traghettatore tra il mondo antico improntato alla legge della sopraffazione, bagnato dal sangue sparso nelle guerre tra i popoli, e il nuovo mondo cui si aspira, dominato dalla pace e governato dalla bontà di Dio.
Mangiare il sangue, un tabù infranto nel XIX secolo
Per molto tempo anche nel Cristianesimo, erede dell'ebraismo, era vietato mangiare cibi con il sangue. Solo 150 anni fa gli alimenti contenenti sangue cominciano ad essere tollerati.In effetti i cristiani non conoscono né praticano forme di privazione-esclusione alimentare a fini religiosi.
- LA RICETTA: ORATA ALL'ANETO E BACCHE ROSA


Cristo-vite, il trionfo della Fede nell’affresco di Lotto
L’identificazione iconografica Cristo-vite, fondata sulle Scritture, comparve per la prima volta nel XV secolo a Creta e sul Monte Athos. Nel tema si cimentò poi anche, magistralmente, Lorenzo Lotto. Un monumentale Cristo spalanca le Sue braccia da cui partono lunghi rami di vite che danno vita a dei girali, dieci per l’esattezza, in cui sono inserite figure di santi.
Liberalismo e cattolicesimo, un confronto per capire
I princìpi del liberalismo sono diffusi e sostenuti da forze politiche ed economiche. Le origini di questo pensiero sono complesse, ma l’ultimo libro di Roberto Marchesini - Liberalismo e cattolicesimo - conclude che esso «è il padre di ogni altra rivoluzione: quella protestante, quella illuminista, quella marxista». E anche nel Magistero c’è prevalentemente un giudizio negativo.
Magellano, l’esploratore che piantò la croce nelle Filippine
Il 27 aprile di 500 anni fa moriva l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano. A lui, a cui è stata di recente dedicata un’opera lirica in tre atti, è legata l’evangelizzazione delle Filippine. Poco dopo il suo sbarco, il sovrano locale e 500 indigeni si fecero battezzare. E fu Magellano, il giorno seguente, a piantare la croce a Cebu, segno visibile dell’inizio della cristianizzazione di quelle terre.
Enrico Medi, lo scienziato di Dio
“Enrico Medi. Lo scienziato di Dio” (di Antonino Gliozzo SJ) è la prima biografia del grande fisico e uomo devoto, oggi Servo di Dio, ripubblicata dalla Casa Editrice Leardini e dal Centro Missionario Francescano a 110 anni dalla sua nascita insieme a una ricca antologia dei suoi scritti sul rapporto tra scienza e fede, sulla politica e la famiglia.
Settimana Santa, evento turistico da tutelare: il caso Cieza
Questa tradizione, sopravvissuta per 600 anni in un comune della Murcia, è stata reinventata e adattata alle restrizioni Covid; tuttavia, nel 2022 si spera di poter celebrare la dichiarazione di Interesse turistico internazionale in piazza.
Biden riconosce il genocidio armeno. Il Vaticano non lo nomina
Il 24 aprile si celebra la memoria delle vittime del genocidio armeno. Per la prima volta un presidente degli Usa, Joe Biden, ha riconosciuto ufficialmente il carattere genocida dello sterminio del popolo armeno, attirando le ire della Turchia, che tuttora lo nega. Nella celebrazione alla Santa Sede, invece, il cardinale Leonardo Sandri non ha mai usato il termine "genocidio".
San Tommaso teologo di Dante: il creato è segno di Dio
L’importanza di san Tommaso all’interno della Commedia dantesca è grandissima: personaggio del Paradiso insegnerà al poeta ad arrivare a Dio attraverso la realtà. Il peccato non sta nella contemplazione della bellezza delle cose create ma nella separazione del particolare dall’universale.