Ecco cosa bisognerebbe sapere sullo Ior
"Con rispetto e devozione, vorrei porre una domanda a S.E.R. il Cardinale George Pell, il quale in quanto Prefetto della Segreteria per l’Economia sta gestendo la riforma delle finanze della Santa Sede". Così Ettore Gotti Tedeschi, presidente della Banca Vaticana dal 2009 al 2012, rompe il suo lungo silenzio con un articolo sul Catholic Herald.
No al terrorismo e al jihad. Ma io "non sono Charlie"
Je suis Charlie? Massì, ripetiamolo in coro quest’ultimo omaggio alla libertà assassinata che dovrebbe scacciare il diavolo islamista e i fantasmi della dittatura coranica. Ripetiamolo pure perché adesso si può, è lecito affermare che quei killer erano islamici autentici, con tanto di Allah Akbar nel distintivo sulle loro tute nere da soldati del Califfo.
«Io separata, dico no alla comunione ai risposati»
Lasciata dal marito dopo neppure 10 anni di matrimonio, Stefania oggi vive con un figlio, l'incontro con un sacerdote le ha fatto capire quanto è grande la misericordia di Dio e che è possibiloe essere fedele anche a un marito che se ne va. E oggi dice che è giusto che i divorziati non possano ricevere l'Eucarestia.
Toccata e fuga di due terroristi
La rocambolesca fuga dei due presunti terroristi franco-algerini dopo la strage della redazione del Charlie Hebdo. Pur essendo sotto la lente dei servizi segreti sono riusciti a sopprimere i poliziotti di pattuglia e dileguarsi. Cronaca di una giornata fatta di falsi allarmi, misteriosi agguati e tanta paura.
Cinquemila jihadisti pronti a colpire l'Europa
Si è materializzata a Parigi la paura che abbiamo avuto per l'anno scorso: che ai terroristi "fai da te" si unissero anche gli jihadisti di ritorno dai fronti di Siria e Iraq. Le stime parlano di un numero di combattenti che va dai 3500 ai 5000, soprattutto da Francia e Gran Bretagna. Ma anche dall'Italia.
Toccata e fuga di due terroristi di S. Magni
Omosessualità, alcuni punti da chiarire
L'improvvido attacco di Giuliano Ferrara contro un convegno sulla famiglia organizzato a Milano, accusato - falsamente - da Repubblica di volere propagandare la tesi secondo cui «l'omosessualità è una malattia da curare», ha suscitato diverse reazioni. Interviene Massimo Introvigne, a cui risponde il direttore della Nuova BQ.
«Credo in Dio e nella Chiesa». Parole di Napoleone
Un documento-fonte che rivoluzionerà il nostro modo di considerare Napoleone: si tratta della trascrizione di conversazioni di Napoleone, compiuta da generali e medici, francesi e inglesi che lo assistettero durante i sei anni di esilio.
Ma "due mamme" non sono una famiglia
La decisione del Tribunale di Torino di affidare un bambino alla coppia omosessuale - poi divorziate - che lo avevano avuto con inseminazione artificiale, solleva gravi perplessità e priva il bambino di un vero contesto familiare che lo tuteli nella crescita. Lo afferma l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia.
Riecco nonno Capanna, il Corriere corre a fargli le feste
Mario Capanna compie 70 anni ed è già pronto un altro suo libro. Per l'occasione, il Corriere della Sera gli fa una lunga intervista, ricordando gli anni formidabili quando il tipo spadroneghiava in università in attesa della rivoluzione. Oggi super Mario fa il bio agricoltore, ma non ha perso l'antico vizio: raccontare storie.
Difendere Nicolosi e Obiettivo Chaire è una battaglia di libertà
Giuliano Ferrara, prendendo a pretesto un convegno che non c'entra niente, insiste nel demonizzare le terapie riparative come se fossero una sorta di violenza sulle coscienze. È esattamente il contrario: sono una possibilità di scelta per le persone che non si riconoscono nello schema che vuole il disagio come frutto dell'omofobia della società.
Ma il problema è veramente l'islam
La strage compiuta nella redazione di Charlie Hebdo non è semplicemente un attentato contro la libertà di stampa, come in molti vanno ripetendo, ma un attacco contro l’Occidente e contro la Libertà, bersagli non da oggi nel mirino dell’islam. Anche leader musulmani come Al Sisi e al-Khalifa se ne stanno rendendo conto. Noi no.
Accusa di "islamofobia", preludio al terrorismo
A massacro compiuto, le organizzazioni islamiche francesi, prima fra tutte l'Uoif condannano l'attentato alla redazione del Charlie Hebdo. Ma prima dell'attentato erano in prima fila a condannare la sua presunta "islamofobia". Ed è proprio questa accusa ad essere l'equivalente di "nemico dell'islam", da attaccare e uccidere.