Trump a Londra: visita "scomoda", ma solo per gli europeisti
Il presidente degli Stati Uniti visita il Regno Unito. I due alleati di ferro della anglosfera si incontrano e si rassicurano a vicenda, come da copione. Ma siccome in ballo c’è la Brexit e il presidente degli Usa è Donald Trump, la stampa e le opposizioni si scatenano in un balletto di condanne e di risate. Quel che non si accetta del presidente americano è che sta offrendo al Regno Unito un'alternativa all'Ue.
Una strage che giudica anche l'Occidente
La strage compiuta dal regime cinese il 4 giugno del 1989 contro studenti e lavoratori che chiedevano democrazia e libertà resta una spina nel fianco, non solo del governo di Pechino, ma anche di un Occidente che allora adottò una politica morbida nei confronti della Cina, considerando questa fosse la via per una democratizzazione. Invece a 30 anni di distanza, con un governo che sta riportando la Cina all'era di Mao, i Paesi occidentali dovrebbero riconoscere che quella strategia è stata un fallimento.
Se Repubblica si inventa il reato di omofobia
In uno dei soliti articoli di attacco alla Lega, sul quotidiano Repubblica troviamo scritto, tra l'altro, che il senatore Pillon è stato condannato per il reato di omofobia. Che però non esiste. In realtà Pillon è stato condannato per diffamazione, ma intanto si abitua l'opinione pubblica al fatto che esista l'omofobia.
La metamorfosi di Facebook: censura chi non è in linea
Facebook è un social network o un quotidiano? Lo possiamo usare come una bacheca, oppure ci dobbiamo considerare come dei collaboratori di un quotidiano, conformare quel che pubblichiamo alla linea di un editore? La domanda è legittima dopo una serie di richieste di rimozione di contenuti, non illegali, ma "sgraditi"
Cannabis, niente scuse: ora chiudete i negozi
Bene la sentenza sulla cannabis. Adesso sindaci e questori non hanno scuse: in pochi giorni gli 800 negozi possono essere chiusi. Per fermare la socializzazione del fenomeno cannabis che in questo anno è proceduta spedita.
Distanti o vicini, la Chiesa è Salvini-dipendente
L'ultimo intervento del cardinale Parolin, che invita al dialogo con il leader della Lega, segnala che in Vaticano c'è un tentativo di riposizionarsi dopo la scoppola elettorale. Ma resta sempre un approccio che riduce la Chiesa a soggetto politico. È questo che noi continuiamo a criticare.
Corte Suprema Usa: una vittoria a metà sull'aborto
Vittoria a metà. La Corte Suprema ha confermato la legge 1337 dell’Indiana che consente la regolare sepoltura (o cremazione) dei feti abortiti, sia che si tratti di aborti spontanei, sia che si tratti di aborti procurati. Ma non si è espressa sulla richiesta di invertire la sentenza che ha abolito la seconda parte della stessa legge dell’Indiana, con cui si sarebbe vietato l’aborto selettivo per ragioni di razza, sesso, etnia e potenziali disabilità.
Tre lezioni che i vescovi dovrebbero imparare
Studiare e applicare correttamente la Dottrina sociale della Chiesa; non ridurre il male a un capro espiatorio; insegnare chiaramente dei contenuti e gerarchizzarli. Ecco tre cose che i vescovi dovrebbero imparare per evitare le figuracce, l'ambiguità e di giocarsi la credibilità come è successo in queste elezioni Europee.
Il Paese dei vescovi asfaltati
Le prime reazioni dei vescovi ai risultati elettorali per il Parlamento europeo preoccupano ancor più della campagna elettorale sfacciatamente condotta a favore della sinistra.
Giornalisti per la vita, combattere per la cosa più carina
"Molte mie dichiarazioni alla scorsa Marcia per la vita sono state raccolte e, ovviamente un po’ distorte, non molto quel tanto che basta per cambiare il significato. Ecco perché credo nella nascita di una nuova associazione: Giornalisti per la vita". Parte dalla Nuova BQ la nuova campagna di Silvana De Mari.
C'era una volta il Foglio antiabortista e anticonformista
La vignetta del Foglio sulla legge dell'Alabama: cattivo gusto per accodarsi al mainstream. Proprio sul giornale che fece della battaglia all'aborto la sua ragione politica. Quella legge non depenalizza lo stupro e l'incesto, ma vuole evitare che siano il grimaldello per introdurre aborti sempre più facili perché quasi mai quei reati vengono denunciati. Come dimostra il caso argentino del medico condannato.
Campagna 8 per mille, una Chiesa che dissimula
La raccolta dell'8 per mille 2018 ammonta a 1 miliardo e 100 milioni di euro. Appena il 25% di essi sarà destinato alle attività caritative che pure costituiscono l'unico soggetto della campagna pubblicitaria, improntata su progetti realizzati lodevoli, ma che finiscono per trasmettere l'immagine di una Chiesa orizzontale e assistenziale. Praticamente una ong che non tiene conto del Volto di Cristo.