L'aborto è ormai un dogma, via quei manifesti
In Italia l’aborto è divenuto un dogma, un tema rispetto al quale non è possibile aprire una riflessione con tanto di evidenze scientifiche né tanto meno poter esprime la propria contrarietà. Il caso dei manifesti di CitizenGo censurati dal Comune di Roma.
In marcia per la vita e per i sei milioni di non nati
Sabato torna la tradizionale Marcia per la vita che quest'anno ricorderà il funesto anniversario dell'approvazione della legge sull'aborto che ha causato in Italia già sei milioni di aborti. Un pensiero ad Alfie e uno all'eugenetica dei tempi moderni che prosegue sempre nuove forme di infanticidio. Intervista alla portavoce Coda Nunziante.
"Miglior interesse" di una disabile, Modena come Liverpool
Un giudice di Modena ha nominato tutore di una donna in stato di veglia aresponsiva il suo anziano padre, incaricato di ricostruire le volontà della figlia riguardo alle cure in simili circostanze. E la decisione dovrà essere presa "nel miglior interesse" della figlia. Che, grazie alla legge sulle Dat, potrebbe anche essere la morte.
- FINIREMO COME LA GRAN BRETAGNA, di Benedetta Frigerio
Cosa ha permesso la morte di Alfie? Italia, non sei lontana
Il governo italiano ha dato la cittadinanza ad Alfie Evans, per provare a sottrarlo alla legislazione inglese che ha messo a morte migliaia di disabili e anziani, ma l’anno scorso ha approvato la legge sulle Dat che normalizza l'omicidio per fame e per sete. Se non guardiamo veramente a quello che ha permesso la morte di Alfie, finiremo come la Gran Bretagna e vane saranno state le nostre proteste.
Pressing sulla Disney: "Dacci principesse abortiste"
In marzo era scoppiata una bufera per un tweet di Planned Parenthood che chiedeva alla Disney di inserire nei prossimi film principesse "che hanno abortito". E anche gay, lesbiche, sindacaliste, immigrate clandestine e tutto il campionario progressista. Passata la bufera, resta la pressione sulla grande fabbrica di sogni americana.
Mamma di 9 bimbi: «Anche mia figlia denutrita e disidratata»
Cosa succede se l’alimentazione e l’idratazione diventano accanimento terapeutico come ora prevede la legge italiana sulle Dat? Non succede solo quanto accaduto ad Alfie Evans. Dopo Katie Roy, un’altra mamma inglese, Mary O’Callaghan, ha deciso di raccontare la sua battaglia, «affinché mia figlia, Bonnie Rose, sia idratata e nutrita come le spetta».
CRESIMA DEL PAPA A BIMBA MALATA: «UN'EUCARESTIA VIVENTE» - Chiara Paolini
Marcia per la vita, anche per ricordare Alfie
Ci ritroveremo a Roma, il 19 maggio, all’ottava Marcia per la vita, noi che abbiamo pregato e ci siamo alzati in piedi per Alfie Evans e per ogni altro bambino violato nel suo diritto alla vita. Ricorderemo Alfie assieme ai sei milioni di vittime che la legge italiana di aborto ha provocato in quarant’anni nel nostro Paese.
Proteggere il feto dall'aborto fin dal primo battito
L’Assemblea generale dell’Iowa ha varato la più grande restrizione legislativa in tema di aborto di tutti gli Stati Uniti d’America. L’aborto è vietato dal momento in cui si rileva il battito cardiaco del bambino nel grembo della madre. Ma Planned Parenthood ricorre in tribunale e potrebbe vincere la causa. A meno che la Corte Suprema...
A migliaia sono già morti come Alfie: ecco perché
Ci si scandalizza quando si sente dire che Alfie è stato ucciso, ma il “Liverpool care pathway” ha previsto per anni la morte per interruzione dei sostegni vitali, con l'Alder Hey Hospital che trasferì la procedura sui bambini. Il presidente del National Institute for Health and Care Excellence aveva dichiarato che il protocollo continuava ad essere usato dai medici convinti di fare così il bene dei pazienti.
«Anche mia figlia Kaila è morta di fame e di sete a Liverpool»
«Kaila era sveglia ed è stata cosciente di questi tremendi trattamenti palliativi fino alla fine. Gridava e piangeva per la fame tutto il tempo. Non si calmava. È la morte peggiore a cui abbia mai assistito. Se avessi saputo prima quello che aveva, avrei combattuto contro i medici. È ora che si alzino tutti in piedi»
- A MIGLIAIA SONO GIA' MORTI COME ALFIE - di Benedetta Frigerio
- PADRE GABRIELE RISPEDITO IN ITALIA, di Riccardo Cascioli
Ecco come hanno fatto morire Alfie
Alfie ha retto la rimozione dei sostegni vitali, ma l'Alder Hey ha negato l'ossigeno portato poi al piccolo senza autorizzazione. Il piccolo non è stato alimentato per 36 ore e l'infezione al polmone non è stata curata ma era comunque stabile, tanto che Thomas era convinto di avere quasi un piede fuori dall'ospedale che ha negoziato il silenzio della stampa in cambio di più apporti vitali. Poco prima della morte al piccolo sono stati somministrati dei farmaci.
- English version: HOW ALFIE DIED: ALL THE FACTS
- INCREDIBILE NICHOLS: ATTACCA CHI HA DIFESO ALFIE, di Marco Tosatti
- «MI VERGOGNO DI ESSERE CATTOLICO INGLESE», di Jean Pierre Casey
- LA LETTERA: Eugenetica, un darwinismo deviato, di Massimo Campostrini
- DOSSIER: LA BATTAGLIA DI ALFIE
La battaglia di Alfie. Tutto inizia con l'aborto legale
Nella nostra mirabile epoca di “eutanasia”, prima uccidiamo e poi facciamo domande. In questa mentalità senzadio, gli unici criteri delle decisioni morali sono o il dolore fisico oppure quello psicologico. Tempo fa si poteva capire che la legalizzazione dell’aborto avrebbe inevitabilmente portato a questo.