Donald Trump ridefinisce i rapporti con i capitalisti delle Big Tech
Prima tutti schierati a sinistra. Adesso no: la vittoria di Trump in queste elezioni, più che nel 2016, cambia i rapporti con gli imprenditori delle Big Tech, non solo Musk (SpaceX), ma anche Zuckerberg (Meta) e Bezos (Amazon) sono alleati o meno ostili a un Trump2.
Social network: Zuckerberg rivela che siamo a un punto di rottura
Mark Zuckerberg ha confessato, alla Commissione giustizia della Camera, che ha rimosso contenuti su Facebook su pressione del governo. Questa è censura, una notizia che non può essere sottovalutata.
- Jordan Peterson va in rieducazione di Fabrizio Cannone
Le mani di Zuckerberg sul voto europeo: Meta censurerà la destra
Meta, l'azienda proprietaria di Facebook e Instagram, prepara una rete di controllori (di sinistra) che modereranno i contenuti degli europei per le elezioni.
Un giornalista americano scava nei meandri del Deep State
Il giornalista investigativo Seamus Bruner, con il libro Controligarchs, espone gli affari e le trame di fondazioni e miliardari filantropi. Svelando come vogliono condizionare la nostra vita.
Censura, quando il bavaglio è usato dai social network
La Costituzione italiana protegge la libertà di stampa. Però un'altra forma di censura si sta facendo largo: quella praticata arbitrariamente dai social network che oscurano i contenuti. Anche se non sono editori. A farne le spese tutte le forme di pensiero non conformista. E Lino Banfi.
Facebook può censurare. Lo dice la magistratura
Una sentenza dà ragione a Facebook. Una donna, che aveva postato un video di una parlamentare contraria al vaccino, dopo essere stata sospesa aveva fatto causa a Meta (proprietaria del social network). Il tribunale di Varese ha riconosciuto il diritto di Meta alla censura. Ma allora è un editore, con una sua linea? O solo un'autostrada virtuale?
Nei social network c'è la censura. Ecco le prove
Siamo liberi di parlare sui social network? Nella terra della libertà per eccellenza, gli Stati Uniti, pare proprio di no. Durante le elezioni del 2020 e per tutta la campagna vaccinale, il governo ha di fatto imposto la censura sui social. Lo ammettono gli stessi protagonisti, come Zuckerberg, ed emerge dalle loro email.
Meta, i rischi del mondo virtuale di Zuckerberg
Una vita parallela in un universo parallelo. Non è un film di fantascienza, ma il progetto di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook ed ora di Meta, compagnia che costruirà un nuovo "metaverso". Si potrà vivere in una realtà virtuale, con un avatar che agisce in nome e per conto nostro? I rischi (mentali), che corriamo oggi con i social network, verrebbero amplificati.
Niente crescita senza diritti Lgbti? È solo un ricatto
Secondo uno studio di Open for Businness, i Paesi che non introducono i nuovi diritti Lgbti perdono il 2% di crescita del Pil ogni anno. La realtà economica dimostra il contrario. Paesi come Ungheria, Polonia e Romania crescono più rapidamente della media europea. Lo studio, voluto dalle nuove multinazionali, serve palesemente a coprire un ricatto.
Zuckerberg vs Ocasio-Cortez, cortocircuito progressista
È il 23 ottobre e il patron di Facebook si trova a parlare al Congresso. La democratica Ocasio-Cortez incalza Zuckerberg chiedendogli se «lascerete online le bugie». La domanda è subdola perché apre a un tema di potere - politico - e sul chi decide e controlla chi. Eppure la risposta che dà a un certo punto Zuckie è, una volta tanto, una bella lezione al movimento censorio progressista tanto presente anche in Italia.
Come funziona l'algoritmo puritano che "censura" Rodin
Scandalo e paura: Facebook ha rimosso l'immagine della scultura di Rodin, "Il bacio", che reclamizzava una mostra di Treviso dedicata allo scutore. Per i contenuti sponsorizzati (pubblicità a pagamento) esiste un algoritmo che censura in automatico le immagini che riconosce come erotiche.