• IL LIBRO

    Omofobi per legge, una spada di Damocle sulla libertà

    Vaghe, incompatibili con il sistema penalistico italiano e foriere di derive totalitarie. Sono le proposte per introdurre il reato di cosiddetta “omotransfobia”, analizzate ai raggi X da sette giuristi del Centro Studi Livatino. Che hanno raccolto le loro riflessioni in un libro a cura di Alfredo Mantovano, “Omofobi per legge? Colpevoli per non aver commesso il fatto” (Cantagalli), che verrà presentato oggi a Roma.

    • #RESTIAMO LIBERI

    Migliaia in piazza per dire no al bavaglio dell’“omofobia”

    Manifestazione in quasi cinquanta piazze in tutta Italia ieri, 11 luglio, giorno culmine di Restiamo Liberi, l’iniziativa che denuncia la portata liberticida del Ddl Zan sulla cosiddetta omotransfobia e proseguirà nei prossimi giorni. Migliaia le persone presenti da Nord a Sud, con una partecipazione oltre le aspettative. Molti i cattolici presenti, ma anche una folta rappresentanza di evangelici. Insieme in piazza a difendere la verità sull’uomo e la libertà di dire che la famiglia è una sola.

    - RECITIAMO IL SANTO ROSARIO PER FERMARE IL DDL ZAN, di Margherita Borsalino

    • Intervista/Giorgio Ponte

    “Io, omosessuale, vi dico perché il Ddl Zan è contro la libertà”

    Cinque anni fa il suo nome era salito alla ribalta per la sua difesa della famiglia naturale, nonostante la dichiarata attrazione omosessuale. Oggi Giorgio Ponte, insegnante e scrittore di 36 anni, ripercorre la sua vicenda personale in questa intervista con la Nuova Bussola e critica il Ddl Zan. «Il vero movente della legge è limitare la libertà di parola». Pensare di introdurre un reato di “omotransfobia” è incostituzionale «poiché creerebbe una categoria di persone privilegiata rispetto alle altre contravvenendo al principio della Costituzione che afferma che tutti siamo uguali di fronte alla legge».
    - IL PRIVILEGIO DI ESSERE GAY, di Tommaso Scandroglio

    • DIRITTO

    Ddl Zan, il privilegio di essere gay

    Il Ddl Zan su omofobia e transfobia inserisce omosessuali e transessuali tra le categorie che, in quanto vulnerabili, hanno una speciale protezione giuridica, al pari dei monori, dei disabili, delle vittime della tratta di esseri umani. Cioè l'omosessualità non è più solo un bene giuridico, ma un patrimonio giuridico da presidiare con particolare cura.

    • IL NODO

    Cattolici in piazza, conta la verità da difendere

    Per opporsi al Ddl Zan serve coraggio, come per le manifestazioni Restiamo Liberi. Il cattolico che oggi vuole scendere in piazza contro le leggi disumane che si vanno proponendo deve sapere che lo fa contro la Chiesa ufficiale. Il problema è che la Chiesa non educa più alla verità e sta cambiando la sua teologia morale. La morale che fa scendere in piazza è quella prima di Amoris laetitia.

    • INTERVISTA A SUETTA

    «La legge sull’omofobia un inganno, il fine è distruggere la famiglia»

    Non c’è nessun vuoto normativo che giustifichi una legge sull’“omotransfobia” perché già «l’ordinamento italiano prevede che quando una persona viene lesa o discriminata per qualsiasi ragione la magistratura può intervenire». «Questa legge è un espediente… L’obiettivo più profondo è teologico, corrisponde alla ribellione di Satana al disegno di Dio. Dal punto di vista dei poteri mondani, lo smantellamento della famiglia apre la porta a qualsiasi manipolazione». Così la libertà della Chiesa è minacciata, ma il cristiano deve annunciare Gesù, «che è capace di accogliere l’uomo e di trasformarlo». La Nuova Bussola intervista monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-San Remo.
    - CEI CONTRO IL DDL ZAN, ATTACCO A METÀ, di Tommaso Scandroglio

    • EMILIA ROMAGNA

    Scalfarotto 2.0, approvata nella notte la legge bavaglio

    Il parlamento regionale, poco dopo le 3:30 della notte tra venerdì e sabato, ha approvato la legge contro la cosiddetta «omotransnegatività», a cui intanto è stato cambiato il titolo. No da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che avevano presentato gran parte degli emendamenti (1.787), sì da Pd, SI, 5 Stelle e Gruppo misto. Una legge ideologica, che con il pretesto della lotta alle “discriminazioni” prevede corsie preferenziali per le persone Lgbt nel mondo del lavoro e dello sport, la diffusione della teoria del gender nelle scuole e il controllo dei contenuti diffusi dai media. Il tutto nella regione di Bibbiano e dello scandalo affidi.

    • IDEOLOGIE

    Se Repubblica si inventa il reato di omofobia

    In uno dei soliti articoli di attacco alla Lega, sul quotidiano Repubblica troviamo scritto, tra l'altro, che il senatore Pillon è stato condannato per il reato di omofobia. Che però non esiste. In realtà Pillon è stato condannato per diffamazione, ma intanto si abitua l'opinione pubblica al fatto che esista l'omofobia.

    • IN TUTTA ITALIA

    Veglie contro l’“omofobia”, via alla normalizzazione gay

    Da Milano a Palermo, da Bergamo (con la presenza del vescovo Beschi) a Trapani, anche quest’anno diverse parrocchie hanno programmato fiaccolate e veglie per la Giornata internazionale contro l’omofobia, che mira a diffondere il linguaggio Lgbt pure all’interno della Chiesa, con il fine di sovvertirne l’insegnamento sull’omosessualità.

    • A MILANO E TRIESTE

    Sentinelle in piazza: cresce il pericolo per la libertà

    Il Comune di Milano accetta che una bimba sia trascritta all'anagrafe come figlia di due uomini: domani le Sentinelle in Piedi veglieranno affinché non sia «certificata una menzogna, poiché nessuno nasce da due padri». Intanto una svedese viene linciata perché a disagio nel fare la doccia in palestra con un trans, mentre in Australia gli Lgbt fanno chiudere una rivista.

    • CON LA NATURA O CONTRO?/1

    Sostituite bulimofobia con omofobia ed ecco l'inganno

    Immaginate un Pride in difesa della bulimia? Che reazione avreste di fronte ad un comunicato sulla discriminazione delle persone che vomitano liberamente, perché se la sentono, e su quei bigotti dei cristiani che la ritengono un peccato considerandola un affronto a Dio e alla natura? Cosa accadrebbe se i medici che provassero a combattere la pratica fossero denunciati? Pensateci e poi sostituite a bulimofobia la parola omofobia.

    • UN TRANELLO

    Muller: alle veglie vanno vescovi senza coraggio

    Dopo le parole di Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, uno dei suoi successori (oggi prefetto emerito), Gerhard Ludwig Müller, intervistato ieri da Costanza Miriano ha ribadito il giudizio del Magistero della Chiesa circa l'appoggio a veglie contro l'omofobia e ribadendo la falsità di un termine inventato ad arte per perseguire scopi meramente politici. Riproponiamo parte dell'intervista che potete leggere integralmente qui