Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Nostra Signora di Guadalupe a cura di Ermes Dovico

Abusi


Gli abusi minano la credibilità dei "padri sinodali" tedeschi
chiesa in libera uscita

Gli abusi minano la credibilità dei "padri sinodali" tedeschi

Tre vescovi, tra cui il card. Marx, ammettono di aver gestito male i casi di violenza a opera di chierici nelle rispettive diocesi fino a rimettere il proprio mandato. Tutti e tre figure di spicco di quel Synodaler Weg su cui la loro fallimentare condotta dovrebbe porre qualche interrogativo.


Egemone e laicista: la nuova Polonia deve cancellare Wojtyła
gli attacchi al papa santo

Egemone e laicista: la nuova Polonia deve cancellare Wojtyła

Gli attacchi a San Giovanni Paolo II nel suo paese, accusato senza alcuna prova di aver coperto degli abusatori, si spiegano solo con la collocazione che la Polonia si sta dando come nuovo leader europeo ed egemone nel Baltico. Infatti, un Paese che aspira ad essere leader nell’Europa liberale e laicista, può ancora presentarsi come cattolico?


Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti
rompicapo

Troppe cose non tornano nella visita al Centro Aletti

Il cardinal vicario dispone una visita ricognitiva all'associazione fondata da Rupnik, ma a Villa Aletti ci sono ben quattro realtà tra loro intersecate, compresi gesuiti e consacrate. Al groviglio di via Paolina potrebbe essere legata anche la vicenda di padre Zollner, che punta il dito contro la Commissione per la tutela dei minori (da cui si è appena dimesso).


Vanier, l'abusatore seriale che si spacciava per "lo Sposo"
i nuovi gnostici / 2

Vanier, l'abusatore seriale che si spacciava per "lo Sposo"

Seconda parte dell'agghiacciante resoconto degli abusi perpetrati per decenni nella comunità de "L'Arche". Il legame tra P. Philippe e Vanier doveva restare all'oscuro del Sant'Uffizio così come le pratiche dissacranti che ricoprivano di terminologia biblica una vera e propria ossessione sessuale, con decine di vittime (continua dalla prima parte).


Attacco a Wojtyła, un castello di menzogne basato sui “dossier” rossi
POLONIA

Attacco a Wojtyła, un castello di menzogne basato sui “dossier” rossi

Con un’operazione di marketing ben studiata, lanciato in Polonia il libro Massima colpa, in cui si sostiene che Wojtyła abbia coperto gli abusi dei sacerdoti quando era arcivescovo di Cracovia. Attacchi che vengono da lontano, frutto di una strisciante opera di demolizione di Giovanni Paolo II in patria e che unisce settori anticlericali, media liberal e cattolici ostili alla Tradizione. E all’origine ci sono i falsi dossier del regime comunista.
- I GIOVANI POLACCHI IGNORANO LA GRANDEZZA DI WOJTYLA, di Nico Spuntoni
- VIDEO: "OPERAZIONE LEGGENDA NERA" SU GIOVANNI PAOLO II, di Riccardo Cascioli


Brasile: padre Rupnik non è più dottore honoris causa
università pontificia

Brasile: padre Rupnik non è più dottore honoris causa

Borgo Pio 15_02_2023

Revocato il titolo concesso al gesuita alla vigilia del "caso" che lo ha coinvolto. E a giorni si attende il pronunciamento della Compagnia di Gesù.


Rupnik, i Gesuiti fanno muro per ammorbidire le sanzioni
LO SCANDALO

Rupnik, i Gesuiti fanno muro per ammorbidire le sanzioni

Dalle dichiarazioni del gesuita Verschueren appare probabile che la comunicazione da parte della Compagnia di Gesù sui provvedimenti nei confronti di Padre Rupnik non andrà nella direzione di quella che rimane l’unica sanzione proporzionata ai crimini commessi dal gesuita: la dimissione dallo stato clericale. Eppure, il codice di diritto canonico parla chiaro. 


Scandalo Rupnik, le sconcertanti amnesie del Papa
abusi

Scandalo Rupnik, le sconcertanti amnesie del Papa

Mentre emerge un’altra, terribile, testimonianza di una suora vittima di padre Rupnik, papa Francesco in una intervista all’agenzia Ap se ne lava completamente le mani. Non avrebbe saputo nulla, non sarebbe mai intervenuto, e difende la prescrizione dei crimini perché non si tratta di minorenni o “adulti vulnerabili”. Una linea di difesa insostenibile, tante sono le circostanze che lo smentiscono.


Le farfalle abusate, l'agonismo non è per tutti
IL CASO GINNASTICA

Le farfalle abusate, l'agonismo non è per tutti

Abusi denunciati all'accademia di Desio, una delle più importanti a livello internazionale: la sofferenza delle "farfalle", giovanissime ginnaste e aspiranti campionesse, ha acceso un riflettore sul lato oscuro della ginnastica ritmica. Ma impone una riflessione più ampia sull'agonismo e sull'impatto che ha sulla formazione dei giovani. 


L'uscita di Rupnik lascia un "mosaico" di interrogativi
complicità

L'uscita di Rupnik lascia un "mosaico" di interrogativi

Il teologo-artista dovrebbe essersi ritirato in un monastero e un confratello lo sostituisce a predicare gli esercizi a Loreto. Un cambio della guardia che non mette a tacere dubbi e perplessità su silenzi e coperture, dal Centro Aletti al vicariato di Roma.


Loreto, porte aperte a Rupnik: continua ancora a predicare
garantismo o impunità?

Loreto, porte aperte a Rupnik: continua ancora a predicare

Nonostante la condanna per le gravissime accuse di natura sessuale piovutegli addosso, nonostante la scomunica, le proibizioni e i divieti, il nome di Padre Marko Rupnik continua a circolare indisturbato come predicatore e consulente vaticano. A Loreto la Bussola trova conferma che gli esercizi spirituali per religiosi tenuti dal gesuita in febbraio sono confermati e aperti alle iscrizioni; resta in piedi la cattedra al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e così anche i suoi numerosi incarichi di consultore presso alcuni dicasteri vaticani. Con quale autorevolezza e specchiata testimonianza potrà predicare ai religiosi? 
- RAGGIRI E COPERTURE: COSÌ È DIVENTATO "ARTISTAR", di Luisella Scrosati
- E DAL CARDINALE DE DONATIS UNA DIFESA SENZA PUDORE, di Riccardo Cascioli


Rupnik gate: ombre su trasparenza di Chiesa e Gesuiti
Il caso

Rupnik gate: ombre su trasparenza di Chiesa e Gesuiti

Il superiore dei Gesuiti smentito da se stesso sulla condanna di padre Marko Rupnik finito al centro di uno scandalo dai contorni ancora non chiariti. La vicenda sta gettando sospetti sulla trasparenza della Chiesa e della Compagnia di Gesù. Le zone d'ombra sono ancora tante: non c'è solo l'indagine conclusa con la prescrizione, ma anche la scomunica per assoluzione del complice, come rivelato dal blog "Messainlatino". Una scomunica lampo, revocata perché il celebre artista ha detto di essersi pentito. Ma chi ha revocato la scomunica? Per delitti di questo tipo è riservata a pochi, tra cui il Papa.