Gates, i miliardi anti-vita gettano un'ombra sui vaccini
Il 2 luglio, a conclusione del Generation Equality Forum, la Bill & Melinda Gates Foundation ha annunciato un impegno di 2,1 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni. La gran parte dei fondi sarà destinata a contraccezione e “salute e diritti riproduttivi” (aborto). Un impegno anti-vita che va avanti da anni e che fa sorgere una domanda sui fondi investiti in vaccini anti-Covid: siamo proprio sicuri che l'obiettivo vero sia la salute?
Rapporto Matić, “sì” vicino al radicale testo pro-aborto
Ieri è fallito il tentativo di dichiarare inammissibile il Rapporto Matić. Oggi riprendono le votazioni: se non passeranno le mozioni alternative di Conservatori e Ppe, ci sarà il voto finale sul testo, che definisce l’aborto un “diritto umano”, attacca l’obiezione di coscienza, violando gli stessi Trattati. I numeri lasciano poche speranze.
Aborto e gender "diritti umani", parte l'offensiva Onu
È iniziata ieri e terminerà il 13 luglio la 47^ sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu. I documenti in discussione promuovono l’ideologia del gender e l’aborto, travestiti da “diritti sessuali e riproduttivi”. Si mira a introdurre ovunque “l’educazione sessuale completa”, la negazione dei diritti dei genitori e dell’obiezione di coscienza. E si prepara un ricatto alla Chiesa.
Usa, Argentina e Ue: vittorie e liste nere per i cattolici
La Corte Suprema degli Usa ha confermato che le agenzie cattoliche sono esentate dall’affidare i bambini a coppie non sposate o Lgbt. In Argentina spunta online una “lista nera” (poi rimossa) contro persone e gruppi che si battono a tutela di vita nascente e famiglia. E nell’Ue si attende il voto sul nefasto Rapporto Matic. Ovunque, i milioni di noti ‘filantropi’ spesi contro la libertà religiosa.
Canada, primo stato eugenetico
Nel giro di pochi giorni il parlamento canadese prima boccia una proposta di legge per vietare l'aborto selettivo (a danno delle femmine) e poi avvia l'iter per accelerare l'introduzione dell'eutanasia per i malati mentali.
Stati e città vietano l’aborto: tornare indietro si può
Da circa tre anni la strategia dei pro life è diventata quella dei radicali: è così che in diversi Stati americani sono passate leggi che restringono fortemente l’omicidio in grembo o che addirittura lo vietano. Ora che poi la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sulla norma del Mississippi i difensori della vita hanno messo la quinta, tanto che alcune città hanno approvato ordinanze che hanno costretto le cliniche della morte ad abbassare le saracinesche. Tutto è cominciato con la lotta frontale di Trump al colosso abortista Planned Parenthood. Una guerra che ha dimostrato che si può fare marcia indietro, smettendo di ragionare per compromessi.
- MA IN SPAGNA VIETANO ANCHE DI PREGARE DAVANTI ALLE CLINICHE di Luca Volontè
«Vietare le preghiere anti-abortiste davanti alle cliniche»
La Spagna Socialista del Premier Sanchez si avvia verso la criminalizzazione del dissenso: carcere per i pro-life e pene per chi dissente dalla memoria storica ufficiale. La modifica alla legge organica di riforma del Codice penale del 1995, se approvata, punirebbe col carcere chiunque “molesti”, anche con la preghiera, le donne che vogliono abortire.
Aborto, il conto salato: 5 miliardi per eliminare 6 milioni
A 43 anni dall’approvazione, una delle poche certezze è che la Legge 194 è stata un totale fallimento. Pro Vita & Famiglia presenta il primo studio sui costi economici e sociali dell'aborto: spesi circa 120 milioni all'anno. E con l'aborto domestico da RU 486 tornano anche gli aborti clandestini che si diceva di voler eliminare approvando la legge. Nasce un osservatorio permanente sull'applicazione della 194.
- FIRMARE LA LEGGE? LO STRAPPO DI MALTA di Luca Volontè
La Marcia per la Vita torna in piazza e compie dieci anni
La decima edizione della Marcia per la Vita torna in presenza, in piazza, a Roma. Molti gli ospiti internazionali, sia associazioni che ambasciatori da Polonia e Ungheria. Particolarmente forte l'intervento di Anna Bonetti, attivista sordomuta, contro l'aborto eugenetico. Contrastare la legge 194 non è impossibile e non è retrogrado.
Da re degli aborti a pro vita, l’autobiografia di Nathanson
Dopo aver spinto per la legalizzazione, eseguito migliaia di aborti - anche sui suoi stessi figli - e guidato la più grande clinica abortiva del mondo, Bernard Nathanson riconobbe la realtà del concepito grazie allo sviluppo degli ultrasuoni e si convertì, divenendo un paladino del diritto alla vita. Tradotta per la prima volta in italiano, è uscita la sua autobiografia: “La mano di Dio”.
Samantha Power a capo di Usaid: più aborto nel mondo
Samantha Power, già ambasciatrice degli Usa all'Onu all'epoca dell'amministrazione Obama, è stata nominata a capo di Usaid, l'agenzia Usa della cooperazione allo sviluppo. Stando alle sue passate esperienze e alle intenzioni espresse da Biden, non ci sono dubbi che farà molto per esportare l'aborto e i "diritti riproduttivi" nel mondo.
Il diritto canonico nega la comunione ai politici abortisti
A proposito della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla comunione ai politici abortisti, cosa dice il Diritto Canonico? Non sono ammessi alla comunione, tra gli altri, gli scomunicati. È scomunicato anche chi collabora all'aborto con un contributo necessario: quindi i politici abortisti. Che, inoltre, in modo ostinato perseverano in un peccato grave e manifesto.