Santi Angeli Custodi
Parlando dell’aiuto degli angeli, il Catechismo afferma una verità che conforta: «Dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione». Come già spiegavano san Girolamo e Tommaso d’Aquino, per volontà della divina Provvidenza abbiamo tutti un particolare angelo custode
Santa Teresa del Bambin Gesù, dottore della Chiesa
Sul letto di morte, alla sorella che le domandava se pensasse spesso al Signore, rispose: “Credo di non aver mai passato tre minuti senza pensare a Lui”. Le sue ultime parole furono: “Mio Dio, vi amo”.
san Girolamo
«Ignorare le Scritture è ignorare Cristo», diceva san Girolamo (347-420), uno degli uomini più eruditi del suo tempo a cui tutta la cristianità deve molto.
Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
In seguito alla riforma del calendario liturgico del 1969, la Chiesa ricorda insieme i tre arcangeli nel giorno che in precedenza era dedicato al solo san Michele (il 24 marzo cadeva la festa di san Gabriele e il 24 ottobre quella di san Raffaele).
san Venceslao
È una storia nella storia quella di san Venceslao (907-935), figlio del duca di Boemia, vissuto in una terra in cui il cristianesimo stava iniziando a diffondersi grazie all’evangelizzazione dei popoli slavi avviata pochi decenni prima dai santi Cirillo e Metodio.
san Vincenzo de’ Paoli
Nell’Europa lacerata dalla diffusione del protestantesimo, san Vincenzo de’ Paoli (c. 1576-1660) fu tra gli esempi più fulgidi della carità operante attraverso la Chiesa, così sollecito ad aiutare gli ultimi e così geniale che la sua eredità è ancora viva grazie agli istituti da lui fondati.
Santi Cosma e Damiano
Furono soprannominati anargiri, cioè “senza denaro” (dal termine greco anargyroi), perché curavano i malati senza chiedere compenso. Ma da veri credenti sapevano che la prima carità è far conoscere il Medico celeste: Cristo
Sante Aurelia e Neomisia
Sono poche le informazioni che ci sono pervenute sulla vita di Aurelia e Neomisia. Secondo la tradizione, nacquero da una famiglia nobile in Asia Minore, mostrarono fin da piccole grande bontà e rimasero orfane in gioventù.
San Pacifico
Il suo passo preferito del Vangelo era tratto dal Discorso della Montagna: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». Così, quando all’età di 17 anni Carlo Antonio Divini (1653-1721) entrò tra i francescani del convento di Forano, fu per lui naturale scegliere Pacifico come suo nome religioso.
san Pio da Pietrelcina
«La sorte delle anime elette è il patire», diceva san Pio da Pietrelcina (1887-1968), al secolo Francesco Forgione, nato e cresciuto in una famiglia devota che ogni sera recitava insieme il Rosario.
san Maurizio
La più antica fonte scritta sul martirio di san Maurizio (†287) e dei suoi compagni della Legione Tebea, da lui guidata, è la Passio Agaunensium martyrum, redatta nel V secolo da sant’Eucherio di Lione sulla base di informazioni tramandate prima da Teodoro di Sion, patrono del Canton Vallese, e poi da Isacco, vescovo di Ginevra.
San Matteo
Prima pubblicano, poi apostolo ed evangelista, infine santo. Matteo, che Luca e Marco chiamano anche Levi, descrive così la radicale svolta della sua vita: «Andando via di là, Gesù vide un uomo seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì» (Mt 9, 9).