san Germano di Parigi
Secondo l’agiografia scritta dal suo amico Venanzio Fortunato, san Germano di Parigi (c. 496-576), al quale è intitolata la celebre abbazia parigina di Saint-Germain-des-Prés, rischiò di non nascere, per il tentativo della madre di abortirlo.
Santissima Trinità
Fides omnium christianorum in Trinitate consistit, “la fede di tutti i cristiani si fonda sulla Trinità”, insegnava sant’Agostino sul mistero più grande che possa esistere, da noi professato ogni volta che ci facciamo il segno della croce e contenuto nella formula del Battesimo che Gesù stesso trasmise agli apostoli con un comando solenne: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28, 19).
san Filippo Neri
“Non vorrai mica che dicano che Filippo è un santo?”, rispose una volta san Filippo Neri (1515-1595) a chi gli raccomandava di essere un po’ più serio, con quel suo proverbiale umorismo, così unito alla carità, che conquistò a Dio tante anime.
san Gregorio VII
In quel periodo travagliatissimo per la cristianità che fu l’XI secolo emerse la personalità straordinaria di san Gregorio VII (c. 1015-1085), al cui nome è legata la cosiddetta “Riforma gregoriana”, così chiamata perché lui fu il maggior rappresentante e sostenitore della vasta opera riformatrice già avviata dai suoi predecessori, che ridiede linfa a una Chiesa svilita dalla diffusa immoralità del clero e dalle ingerenze imperiali.
Maria Ausiliatrice
San Giovanni Bosco è colui che notoriamente ha fatto di più per propagare la devozione alla Madonna con il titolo di Maria Ausiliatrice, ma il diretto riferimento al soccorso prestato da Maria ai suoi figli era già diffuso nella cristianità di lingua greca dei primi secoli, come mostrano antiche iscrizioni in cui la Beata Vergine, oltre che con titoli celebri come Theotókos (in breve, “Madre di Dio”) e Panaghia (“Tutta Santa”), era invocata come Boetheia, che sta per “aiuto”.
san Giovanni Battista de’ Rossi
Nonostante il timore delle crisi epilettiche lo avesse tenuto a lungo lontano dal confessionale, san Giovanni Battista de’ Rossi (1698-1764) divenne popolare per il moltissimo tempo dedicato al sacramento della Confessione
santa Rita da Cascia
Per i fedeli è la santa degli impossibili, nonché un esempio mirabile in tutte le vocazioni da lei incarnate nella sua vita: moglie, madre, vedova, sposa di Cristo. Per questo santa Rita da Cascia è una delle figure più care alla pietà cristiana e i pellegrinaggi per venerarne il corpo, che porta i segni della sua partecipazione alla Passione di Gesù, sono spesso accompagnati da grazie e autentiche guarigioni spirituali, testimoniate dagli innumerevoli ex voto.
Beata Vergine Maria “Madre della Chiesa”
Per la prima volta la Chiesa universale celebra la memoria della Beata Vergine Maria “Madre della Chiesa”, un titolo che è stato definito durante il Concilio Vaticano II, ma che si fonda su duemila anni di cristianesimo e storia della salvezza.
Pentecoste
Verso la fine della Pentecoste, al cinquantesimo giorno dopo la Pasqua, lo Spirito Santo promesso da Gesù scese copiosamente sui discepoli radunati nel Cenacolo, dando inizio alla missione salvifica della Chiesa tra i popoli di ogni lingua e nazione.
san Celestino V
Prima dell’incredibile successione di fatti che portò alla sua elezione a pontefice, quando aveva già 85 anni, san Celestino V (c. 1209-1296), al secolo Pietro Angelerio, detto Pietro da Morrone, aveva consacrato la sua esistenza a Dio vivendo per buona parte del tempo da eremita. Molisano di nascita, penultimo dei dodici figli di due contadini, Pietro mostrò fin dalla giovinezza l’attrazione per la vita ascetica.
san Giovanni I
Il personale calvario di san Giovanni I (†526), che morì per amore di Cristo e della Chiesa dopo le dure privazioni patite in carcere, si consumò nell’ultimo scorcio di vita del re ostrogoto Teodorico, seguace dell’eresia ariana.
san Pasquale Baylón
Il mistico spagnolo san Pasquale Baylón (1540-1592) è stato chiamato il “Serafino dell’Eucaristia” per la devozione angelica con cui si accostava e parlava della Presenza reale di Cristo nell’ostia consacrata, fatto che nel 1897 ha indotto Leone XIII a proclamarlo patrono delle opere e dei congressi eucaristici.