Sant’Ubaldo di Gubbio
Alcuni decenni prima del soggiorno di san Francesco d’Assisi, Gubbio aveva conosciuto le virtù di sant’Ubaldo (c. 1085-1160), che per 31 anni fu vescovo della città e la aiutò a proteggersi dagli attacchi nemici. Era nato dalla nobile famiglia dei Baldassini e da bambino rimase orfano del padre.
sant’Isidoro l’Agricoltore
Dalla Spagna il suo culto si è propagato pressoché ovunque e oggi diventa un’impresa contare le località in cui sant’Isidoro l’Agricoltore (c. 1082-1172), Isidro Labrador in spagnolo, è invocato come patrono dei contadini e dei raccolti.
san Mattia
La natura apostolica della Chiesa risalta in modo particolare nella festa di san Mattia, colui che fu chiamato a sostituire Giuda l’Iscariota nel tempo immediatamente successivo all’Ascensione, in conseguenza di un’iniziativa di Pietro, che cominciò così a esercitare il sommo ministero al quale l’aveva chiamato Gesù.
Ascensione del Signore
“Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” (At 1, 11). Le parole dei due angeli che apparvero ai discepoli mentre questi stavano ancora cercando di scorgere la gloria di Cristo, sottratto al loro sguardo da una nube, chiudono il racconto biblico dell’Ascensione del Signore, l’evento che segna l’inizio della missione della Chiesa.
Santi Nereo e Achilleo
Nereo e Achilleo furono due soldati romani che si convertirono al cristianesimo e il cui martirio, a detta degli storici, avvenne verosimilmente intorno al 300, durante le persecuzioni di Diocleziano.
san Francesco De Geronimo
“Tornate a Cristo!”, ammoniva nelle sue missioni per le strade di Napoli san Francesco De Geronimo (1642-1716), il celebre predicatore che ebbe il dono della profezia e al quale vennero attribuiti diversi miracoli già in vita.
san Giovanni d’Avila
Mistico e dottore della Chiesa, precursore e consigliere del Concilio di Trento, modello per i sacerdoti e “figura profetica”, come lo definì Paolo VI quando lo canonizzò nel 1970. San Giovanni d’Avila (c. 1500-1569) è stato tutto questo e si può pensare che la sua missione nella Chiesa debba ancora raggiungere il suo culmine, come se il lento processo di canonizzazione (conclusosi in piena fase post-conciliare, a ben quattro secoli di distanza dalla morte) e la sua riscoperta siano frutto di un preciso disegno della Divina Provvidenza.
San Pacomio
A san Pacomio (c. 292-348), generalmente considerato il fondatore del monachesimo cenobitico, sono ascritti diversi primati nella storia della cristianità, tanto più sorprendenti se si pensa che era nato da genitori pagani, a riprova di come la Provvidenza operi meraviglie attraverso chi dà pienamente il suo “sì” alla volontà divina.
san Vittore
Alla pietà di sant’Ambrogio verso i martiri si deve buona parte della popolarità del culto di san Vittore (†303), una delle più belle figure ad aver testimoniato Cristo durante la Grande persecuzione, fino al dono della vita.
santa Rosa Venerini
Tra le grandi figure della pedagogia cristiana c’è senza dubbio santa Rosa Venerini (1656-1728), la fondatrice delle Maestre Pie, che si preoccupò di dare alle ragazze una buona istruzione, unita all’insegnamento delle verità di fede e di morale.
San Domenico Savio
Il mondo potrebbe diventare un anticipo di Paradiso se solo si avesse cura di insegnare e far leggere ai bambini la vita di san Domenico Savio (1842-1857), il piccolo gigante di santità sbocciato pienamente alla scuola di san Giovanni Bosco, che fu pure il suo primo e più grande biografo e che vide in quell’anima eletta il sommo esempio di quanto desiderava per i suoi fanciulli.
Sant’Angelo di Sicilia
Sant’Angelo di Sicilia (c. 1185-1220), detto anche “da Gerusalemme” per il luogo di provenienza, nacque nella Città Santa da ebrei convertiti al cristianesimo.