San Tommaso d’Aquino
“Sebbene la verità della fede cristiana superi la capacità della ragione, tuttavia i principi naturali della ragione non possono essere in contrasto con codesta verità”, insegnava san Tommaso d’Aquino (1225-1274), il Doctor Angelicus come lo chiamarono i suoi contemporanei


Sant’Angela Merici
Sant'Angela Merici (1474-1540), fondatrice delle Orsoline, la prima congregazione secolare interamente femminile e dedita all'educazione cristiana delle fanciulle, così scriveva nella Regola: «Signore mio, unica vita e speranza mia […], ricevi ogni mio pensiero, parola e opera e infine tutto ciò che io possiedo dentro e fuori di me: lo pongo come offerta ai piedi della tua divina Maestà»


Santi Timoteo e Tito
La Chiesa commemora nello stesso giorno i santi vescovi Timoteo e Tito, discepoli prediletti di san Paolo e destinatari nel complesso di tre lettere «pastorali». Sia nelle due lettere a Timoteo che in quella a Tito, ricorrono le esortazioni a difendere la sana dottrina dai falsi maestri e la necessità di perseverare nella fede e nelle buone opere, fino al ritorno glorioso di Gesù Cristo

Conversione di san Paolo
La festa della Conversione di san Paolo ci ricorda quali frutti può produrre l’accoglimento della grazia, capace di trasformare radicalmente uno dei più attivi persecutori della Chiesa primitiva nel più grande annunciatore del Vangelo tra i pagani


San Francesco di Sales
Scrittore ispiratissimo, predicatore, guida spirituale per diversi santi e capace di convertire molte anime che avevano abbracciato il calvinismo, san Francesco di Sales (1567-1622), patrono dei giornalisti e della stampa cattolica, univa alla mitezza l’ardore per la verità

Sant’Ildefonso da Toledo
Sant’Ildefonso è noto per diversi scritti, tra i quali spicca un pregevole trattato sulla verginità perpetua di Maria, e ancor di più per il miracolo dell’incontro con la Vergine, che il 18 dicembre 665 gli donò una casula

San Vincenzo
Questo grande santo spagnolo affrontò il martirio con una tale fede e fortezza che la sua fama si diffuse in breve in tutta la cristianità antica, tanto che già sant’Agostino (354-430) scriveva: “Qual è oggi la contrada, qual è la provincia dove si estendono l’impero romano e il nome di Cristo che non celebri con gioia l’anniversario del martirio di san Vincenzo?”

Sant’Agnese
Parlando della tredicenne sant'Agnese, così scriveva sant'Ambrogio nel De Virginibus: “La sua consacrazione è superiore all’età, la sua virtù superiore alla natura: così che il suo nome mi sembra non esserle venuto da scelta umana, ma essere predizione del martirio, un annunzio di ciò che ella doveva essere. […] Ecco pertanto in una sola vittima un doppio martirio, di purezza e di religione”


San Sebastiano
La prima traccia scritta a noi nota dell’antichissimo culto di san Sebastiano si trova nella Depositio martyrum del 336, un calendario in uso nella Chiesa di Roma con i giorni di sepoltura dei martiri, da cui si ricava la data del 20 gennaio

San Macario il Grande
Discepolo di sant’Antonio abate, è stato tra i Padri del deserto che più hanno contribuito alla diffusione del monachesimo. Alcuni monaci lo chiamavano «La lampada del deserto» non solo per le sue virtù ma perché il suo volto risplendeva nel buio

Santa Margherita d’Ungheria
La sua fu una famiglia fuori dal comune. Sua zia era la celebre sant’Elisabetta. La beata Iolanda e santa Kinga di Polonia erano sue sorelle maggiori. Lei scelse la vita religiosa, svolgendo in monastero i lavori più umili e meditando in particolare sulla Passione di Gesù

Sant’Antonio abate
Già popolarissimo nel corso della sua esistenza terrena, la fama di sant'Antonio fu resa imperitura dalla Vita scritta da sant’Atanasio, che lo conosceva bene e poteva perciò affermare: «Uomini come lui, pur operando nascosti, pur desiderando di non essere visti, sono mostrati dal Signore a tutti come una lampada»

