San Francesco d’Assisi
Libero da compromessi con il mondo, oggi il santo patrono d’Italia sarebbe inviso al laicismo dominante, che pretende di espellere Dio dalla dimensione pubblica. Ammoniva infatti i governanti «ad attribuire al Signore tanto onore fra il popolo a voi affidato […]. E se non farete questo, sappiate che dovrete renderne ragione a Dio»
San Dionigi l’Areopagita
San Dionigi l'Areopagita, menzionato negli Atti degli Apostoli, non va confuso con l'umile teologo oggi noto come Pseudo-Dionigi, a cui è attribuita la "De coelesti Hierarchia", l'opera che contiene uno schema sulle gerarchie angeliche poi ripreso e sviluppato da san Tommaso d'Aquino
Santi Angeli Custodi
Parlando dell’aiuto degli angeli, il Catechismo afferma una verità che conforta: «Dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione». L'uomo conserva comunque il suo libero arbitrio e, dunque, può accogliere o respingere l'ispirazione del proprio angelo custode
Santa Teresa del Bambin Gesù
«Se il buon Dio esaudisce i miei desideri, il mio Cielo si svolgerà sulla terra fino alla fine del mondo. Sì, voglio passare il mio Cielo a fare del bene sulla terra», scrisse pochi mesi prima di morire santa Teresa del Bambin Gesù (1873-1897), definita da san Pio X «la più grande santa dei tempi moderni»
San Girolamo
«Ignorare le Scritture è ignorare Cristo», diceva san Girolamo (347-420), uno degli uomini più eruditi del suo tempo a cui tutta la cristianità deve molto. Dal carattere impetuoso, contrastò vigorosamente l’arianesimo e ogni altra forma di eresia
Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
Michele (da Mi-ka-El), che significa «Chi è come Dio?», già nel nome esprime l’onnipotenza del Creatore assieme all’umiltà dell’Arcangelo, principe delle milizie celesti. Gabriele (da Gavri’El), «Fortezza di Dio», con la sua figura testimonia bene come Antico e Nuovo Testamento si illuminino a vicenda. Raffaele (da Rafa’El), «Medicina di Dio», compare nel Libro di Tobia, dove si rivela «uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore».
San Venceslao
Patrono di Repubblica Ceca e Slovacchia, san Venceslao (907-935), figlio del duca di Boemia, visse in una terra in cui il cristianesimo stava iniziando a diffondersi grazie all’evangelizzazione dei popoli slavi avviata pochi decenni prima dai santi Cirillo e Metodio
San Vincenzo de’ Paoli
Le principali virtù della spiritualità di san Vincenzo de' Paoli (c. 1576-1660) sono condensate in quelle che sono dette «Cinque pietre di Davide»: la semplicità, l’umiltà, la mansuetudine, la mortificazione, lo zelo per la salvezza delle anime. «Non basta che io ami Dio se il mio prossimo non l’ama», insegnava il santo, patrono dei prigionieri e delle società caritatevoli
Santi Cosma e Damiano
I santi martiri Cosma e Damiano furono soprannominati anargiri, cioè “senza denaro” (dal termine greco anargyroi), perché curavano i malati senza chiedere compenso. Ma da cristiani sapevano che la prima carità è far conoscere il Medico celeste: Gesù
Sante Aurelia e Neomisia
Originarie dell'Asia Minore, Aurelia e Neomisia mostrarono fin da piccole grande bontà e rimasero orfane in gioventù. I loro corpi riposano nella cripta della cattedrale di Anagni, la città da loro raggiunta dopo essere state violentemente percosse dai Saraceni sulla via Latina
San Pacifico
Il suo passo preferito del Vangelo era tratto dal Discorso della Montagna: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». Così, quando all’età di 17 anni Carlo Antonio Divini (1653-1721) entrò tra i francescani del convento di Forano, fu per lui naturale scegliere Pacifico come suo nome religioso
San Pio da Pietrelcina
«La sorte delle anime elette è il patire», diceva san Pio da Pietrelcina (1887-1968), al secolo Francesco Forgione, nato e cresciuto in una famiglia devota che ogni sera recitava insieme il Rosario. Nella Messa si manifestava tutta la sua partecipazione al Calvario di Nostro Signore e i fedeli facevano la fila per assistervi