«Non c'è 'no' al gender senza 'no' al ddl Cirinnà»
Il “no” al ddl Cirinnà dovrà qui risuonare forte il 20 giugno, per dare forma concreta a quel no ripetuto tante volte all’interno di conferenze, incontri, convegni, per esprimere la voce dei tanti che saranno in piazza senza microfono ma che con la loro presenza testimonieranno dissenso rispetto a questo testo.
20 giugno tutti a Roma. Senza fare sconti
La voglia di andare in piazza e mostrare a lobby e politici che esiste un popolo che non accetta di essere cancellato è forte. Per questo alla fine il 20 giugno (15.30, Piazza San Giovanni) non si potrà mancare di essere a Roma per la manifestazione a difesa della famiglia e dei figli.
- Sentinelle: il "no" è anche alla Cirinnà
Adozioni per i gay: tutte le trappole della Cirinnà
«Noi in Italia faremo qualche cosa di diverso: unioni civili, ma senza adozioni». Lo dicono i sostenitori del disegno di legge Cirinnà che equipara unioni gay al matrimonio. Questa affermazione, molto semplicemente, è falsa. Nella legge le adozioni ci sono. Si tratta della cosiddetta stepchild adoption.
Inganni e menzogne in Tv per fare tacere un ex gay
Il programma "Anno Uno" su La7 e il quotidiano Repubblica lanciano contemporaneamente un'offensiva per screditare l'opera di Luca di Tolve che, ex dirigente dell'Arcigay, ha intrapreso un cammino che lo ha portato a recuperare la propria identità sessuale e oggi è marito e padre felice.
«Non sono più gay, per questo mi attaccano»
Luca di Tolve, ex omosessuale oggi marito e padre felice, fatto oggetto di una vera e propria aggressione mediatica: in due giorni il programma "Anno Uno" di Giulia Innocenzi (La7) e il quotidiano Repubblica hanno attaccato duramente l'esperienza di Di Tolve, usando anche mezzi fraudolenti per carpire presuinti segreti.
Una palese violazione di legge e codice deontologico
L’altra sera, su La 7, durante la puntata di “Anno Uno”, è andato in onda un servizio realizzato da Matteo Pucciarelli, inviato di Repubblica Tv ad Angolo Terme, provincia di Brescia, nel centro di spiritualità Sant’Obizio, che organizza ritiri spirituali, venduti in tv come corsi mirati alla “guarigione” dei gay.
Fecondazione, aborto e gender: voilà la parità
La Commissione dei Diritti della donna e della Parità di genere del Parlamento europeo ha votato la Relazione Noichl sulla strategia dell'Ue per la parità tra donne e uomini post-2015. Come spesso accade, parlare di parità tra uomo e donna è il pretesto per far passare iniziative che con la parità tra i sessi non c’entrano per nulla.
Un atto eversivo: credere ancora in mamma e papà
I veri borghesi, ammettiamolo, sono i gay. Sono loro che vogliono “sposarsi”, adottare, avere dei figli quando invece tutti gli altri disertano gli altari e mettono al mondo mezzo figlio se gli va bene. Così, difendere la famiglia naturale diventa un atto eversivo, come è accaduto al senatore Carlo Giovanardi di Ncd.
20 giugno in piazza a Roma a difesa della famiglia
Era nell'aria da tempo ma l'accelerazione impressa dalla maggioranza di governo per approvare le unioni civili (il simil-matrimonio per i gay), ha spinto associazioni e movimenti pro-family a convocare una grande manifestazione per rivendicare il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre.
Umbria, il Forum delle Famiglie chiarisce (un po')
Precisazioni riguardo alle critiche contenute in un nostro editoriale e riferite al documento delle associazioni familiari umbre un vista delle elezioni: si tratta di un documento indirizzato soprattutto ai tanti che non vogliono andare a votare. Ma le nostre perplessità restano.
Così il voto irlandese ci travolgerà
Che cosa ha da dirci il voto irlandese sul matrimonioo gay? Una prima amarissima conclusione è questa: l'Irlanda è oggi una nazione nella quale di fatto dilaga l’eresia. Ma la cosa non è confinata all'Irlanda: anche da noi si sta usando la stessa strada per arrivare a cancellare il matrimonio fondato sull'uomo e la donna.
Come l'Ordine rieduca i professionisti dei media
Fra i corsi di formazione obbligatori per giornalisti, ce n'è stato uno, a Milano, dal titolo "Il diritto di essere omosessuale", tenuto da Marsilia D'Amico, docente alla Statale e legale di riferimento della comunità Lgbt. Si è trattato di un momento di propaganda a favore del matrimonio gay.