Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico

Editoriali


Chi fa male
al Movimento
per la Vita
BOTTA E RISPOSTA

Chi fa male al Movimento per la Vita

Anzani (MpV) reagisce all'articolo che dava conto di una mozione di sfiducia al presidente del Movimento per la vita e accusa La Nuova BQ di fare il male del MpV. Ma se il MpV non è più capace di iniziativa e mobilitazione, le cause vanno cercate altrove.


La dittatura gay
comincia
da Casale Monferrato
EDITORIALE

La dittatura gay comincia da Casale Monferrato

Domenica 22 un centinaio di attivisti gay ha prima disturbato e poi interrotto una conferenza organizzata a Casale Monferrato da movimenti cattolici sull'ideologia di gender e la legge sull'omofobia.


E' una guerra,
è il caso
di riconoscerlo
EDITORIALE

E' una guerra, è il caso di riconoscerlo

Pakistan, Kenya Nigeria: il terrorismo islamico non è né morto né in disarmo. Dall'11 settembre 2001 ha già raggiunto diversi suoi obiettivi e l'irresponsabile strategia occidentale lo sta favorendo.


La censura
sul cristianesimo
"omofobo"
FAMIGLIA

La censura sul cristianesimo "omofobo"

Editoriali 22_09_2013

Negli interventi dei deputati del Movimento 5 Stelle si legge chiaramente il senso della legge sull'omofobia: se l'omosessualità è naturale, ogni critica morale sarà condannata per razzismo. Anche se è contenuta nel Vangelo.


I costumi disumani
che esportiamo
DAL BRASILE

I costumi disumani che esportiamo

Editoriali 21_09_2013

“Padre, io non so cosa fare. Debbo scegliere se fare l’uomo o la donna”. Così chiede una ragazzina di 13 anni a Padre Luigi Mandelli, missionario del Pime in Brasile. Un Paese in cui i poveri hanno bisogno di tutto, ma sono già bombardati dalla nostra propaganda.


Il primato
della persona
secondo
Francesco
EDITORIALE

Il primato della persona secondo Francesco

Nella lunghissima intervista a la Civiltà Cattolica emerge un Papa dominato dall'ansia missionaria di raggiungere ogni uomo con l'annuncio della salvezza. Per i media laici ha parlato d'altro.


Letta si guardi
dal "suo" Pd
non da Berlusconi
VIDEOMESSAGGIO

Letta si guardi dal "suo" Pd non da Berlusconi

Tutto come 20 anni fa: una seconda discesa in campo di Silvio Berlusconi, annunciata con un messaggio video, per sfidare una parte politicizzata della magistratura. Il governo, invece, non è a rischio. A meno che non siano gli "amici" del Pd a fare cadere Letta.


Il vero crimine
è non fermare
questa guerra
EDITORIALE

Il vero crimine è non fermare questa guerra

La vicenda dell'uso del gas sarin lo scorso 21 agosto in Siria e il conseguente accordo Russia-Usa sulle armi chimiche, rischiano di far passare in secondo piano il fatto che - gas o non gas - è in corso una guerra che ha già fatto 100mila vitttime e provocato due milioni di profughi. E che va fermata subito.


Schettino, la rimozione di 32 vittime
COSTA CONCORDIA

Schettino, la rimozione di 32 vittime

Anche quando un uomo, in coscienza, sa che non gli si può muovere alcuna critica per il proprio operato, ma nonostante ciò ha comunque provocato, con le sue innocentissime azioni, una strage, ecco che la sua coscienza gli suggerisce, anzi gli impone e lo sprona a chinare la testa.


La misericordia
non è buonismo
ANGELUS

La misericordia non è buonismo

Editoriali 16_09_2013

Durante l'Angelus del 15 settembre papa Francesco è tornato su un tema che gli è caro: la misericordia di Dio, invitando però a non confonderla con il buonismo o con una confusione morale, che rifiuta di riconoscere il «cancro» del peccato per quello che è.


Il relativismo ha ucciso la storia
11 SETTEMBRE

Il relativismo ha ucciso la storia

L'intervento dell'on. Paolo Bernini sull'11 settembre, visto come un auto-attentato americano, riaccende i riflettori sulle teorie cospirative. Sono state sdoganate dalla filosofia relativista, secondo cui la realtà non esiste. Ed hanno padri nobili come Noam Chomsky, che crede nel complotto dei poteri forti.


Ilva, addio bene comune
GIUSTIZIA

Ilva, addio bene comune

Uno scontro fra magistratura e governo provoca la perdita di 1400 posti di lavoro e non contribuisce al risanamento dell'ambiente a Taranto, inquinato dalle acciaierie dell'Ilva. In questo scontro, ogni parte in causa fa prevalere il suo pezzetto di ragione, perdendo di vista il bene comune.