Se il relativismo ci prepara alla dominazione
Il terrorismo islamico sta ottenendo una prima vittoria, chiamiamola culturale, che è quella di favorire, nel mondo occidentale, il diffondersi sempre più massiccio di quella che il cardinale Joseph Ratzinger definì come “dittatura del relativismo”.
Guerra e pace: ecco le nostre occasioni mancate
L’Italia, nel Mediterraneo e negli attuali conflitti mediorientali, sarebbe in grado di fare con efficacia una politica non militare di pacificazione attiva. In Libia la vera posta in gioco è il ruolo preminente dell’Eni, In Siria e in Nord Iraq è la futura ricostruzione post-bellica. Purtroppo, però, il nostro governo non sta facendo nulla del genere.
Chi fa il gioco dello Stato Islamico
Il problema con l'islam è solo quello di un piccolo gruppo fondamentalista: è ormai questa la parola d'ordine di opinionisti e filosofi cattolici che in questi giorni attaccano a testa bassa chiunque la metta in discussione. Ma la realtà è ben diversa, ed è chi la nasconde che fa un favore a chi ci vuole sottomettere con la violenza.
L'allarme gay nei seminari parte da Dublino
La clamorosa decisione dell'arcivescovo Diarmuid Martin che ritira i suoi studenti dallo storico seminario nazionale di Maynooth a causa dell'omosessualità dominante, segnala un gravissimo problema che va ben oltre l'Irlanda, è alla radice dello scandalo pedofilia, e richiede un intervento radicale da Roma.
Rahner, profeta della chiesa aperta di oggi
Un libretto di Rahner del '72 straordinariamente attuale, per capire da dove veniamo e dove andremo: chiesa aperta, declericalizzata e di base, senza dogmi e non moralizzatrice. Le previsioni del teologo su comunione ai divorziati e sull'aborto. Da leggere con un'avvertenza: non era infallibile.
Cosa chiese Maria contro l’invasione degli islamici
Giovedì 4 agosto, nell’isola di Pellestrina (Venezia) si celebrano i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Maria chiese di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio «se volemo avere vittoria». Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, noi oggi reciteremmo i versetti del Corano…
Quale amore risponde al terrore
Da sempre l’uomo è schiavizzato dalla sua paura e liberato dalla sua fiducia amorosa. I terroristi islamici sanno che l’odio non è altro che la forma più forte di paura, la perdita della fiducia. Vincere sull’odio per noi vorrà dire indicare voci credibili che ci fanno vedere che l'esperienza della fiducia è possibile. In una parola: Cristo.
Musulmani a Messa: un atto insensato
Che cosa si spera di ottenere dall’ingresso, proposto per oggi, dei musulmani nelle nostre chiese quando viene celebrata la Messa? Nessuno di loro penserà di entrare in luogo sacro, dove si svolge una funzione sacra e si adora il vero Dio. E' una pia illusione irenista. Sarà un’empia profanazione della Messa.
L'Italia? O si "pente" o diventerà islamica
Difficile negare la matrice religiosa dell'assassinio del prete in Francia, e non è un caso isolato. È un fattore da tenere presente anche quando si parla di immigrazione, come aveva saggiamente avvertito il cardinale Biffi secondo cui solo la riscoperta dell'avvenimento cristiano potrà evitare il trionfo dell'islam.
- Alleanza cattolica: devozione per i martiri e sicurezza per i fedeli
La chiesa per loro è un simbolo E per noi?
Il carattere anti-cristiano del terrorismo islamista è qualcosa che i suoi stessi leader sono i primi a rivendicare. In tale spirito, gli attacchi alle chiese hanno un deliberato ed evidente valore simbolico. Sono con ogni evidenza dei gesti in odium fidei. Mentre l’Europa censura se stessa e nega le proprie radici cristiane.
Religioni e pace, recuperiamo la prospettiva cristiana
Le parole del Papa sull'islam vanno lette nella prospettiva della prudenza, per evitare che la situazione degeneri; ma prese alla lettera possono essere fuorvianti. Piuttosto è bene ricordare che la vera pace è un dono di Cristo, ben diverso dalla pace che intende il mondo. Come spiega sant'Agostino...
Cosa manca all’Italia per vincere la crisi
Oggi alla scala planetaria l’economia è divenuta multilaterale non meno della politica. É inutile stare ad attendere un “Cavaliere Bianco” che non verrà più. É meglio che ogni Paese faccia la sua parte valorizzando le sue risorse geo-politiche ed economiche. Ebbene, è proprio questo che l’attuale governo non sta facendo.