Eijk: anche una piccola Chiesa può generare una nuova cultura
"L'indifferenza è letale per la fede", dice l'arcivescovo di Utrecht, che coglie un segno di speranza nei fedeli più credenti e più convinti anche se meno numerosi. Una minoranza creativa, come quella che generò la rinascita nel crollo dell'impero romano. E può ancora accadere.
Erdő: fede o non fede, è la questione essenziale
Proprio perché segnato da disillusione e smarrimento il nostro tempo non può aggirare la persona storica di Gesù e la sua risurrezione. Per l'arcivescovo di Esztergom-Budapest, Cristo risorto è il "punto fermo" della storia e dell'umanità.
Il processo sinodale è una gravissima minaccia per la Chiesa
La sinodalità è un processo che sta cambiando (protestantizzandola) la struttura della Chiesa cattolica, dal ruolo dei vescovi al Catechismo, dal rapporto con il mondo al relativismo dottrinale. È il pericolo più grave perché si tratta di una prassi e non di una dottrina. Il voto in conclave ne tenga conto.
- Il card. Zen alle Congregazioni: Fermate il Sinodo! (Testo integrale)
Dubia, gay, Cina, corruzione: 7 priorità per il nuovo Papa
Servono interventi urgenti per riparare agli scandali contro la fede. Tra questi la revoca di Fiducia supplicans, una risposta chiara ai Dubia, il ripristino dell’ordine gerarchico della Chiesa a cominciare dai Sinodi, la revisione dell’accordo con la Cina.
- DOSSIER: VERSO IL CONCLAVE 2025
- Alcuni criteri sensati per scegliere il Papa


Alcuni criteri sensati per scegliere il Papa
Buona reputazione, libertà dai “movimenti”, fede semplice, carisma paterno, esperienza, competenza e saggezza. Cinque criteri necessari per scegliere un buon Papa.
Parolin, il grande manovratore che vuol diventare Papa
L'ex segretario di Stato è al momento in vantaggio, è personalmente a caccia dei voti mancanti, e c'è una gestione manipolatoria delle Congregazioni che impedisce di discutere le gravi questioni della Chiesa e quindi di far emergere anche le magagne del cardinale Parolin, dal caso Becciu al fallimentare accordo con la Cina. E la presenza a Roma del cardinale Zen....
- Parolin sarebbe un Bergoglio 2. Ecco perché, di Luisella Scrosati
- Pronte le "seconde linee" in caso di stallo, di Nico Spuntoni
- Il Papa che verrà, tra nodi da sciogliere e doveri, di Ermes Dovico
- DOSSIER: Appunti per i cardinali


Situazione complicata, se Parolin salta pronte le "seconde linee"
Le ultime dal pre conclave: Semeraro e Stella sono i grandi sponsor di Parolin, ma se la sua candidatura dovesse naufragare alle prime votazioni, l'apparato di curia scalda Aveline e de Mendonça. Per questo motivo il "tesoretto" dei 20 voti di Erdo fa gola all'ex Segretario di Stato.
Parolin, erede di Silvestrini e continuatore del bergoglismo
Il cardinale Parolin è contro tutto ciò che è ante-conciliare; è l’uomo del successo diplomatico a qualunque prezzo; il grande manovratore. Ma soprattutto è erede del bergoglismo, senza i limiti caratteriali di Bergoglio, ma prosecutore dell'agenda catto progressista del cardinal Silvestrini.


Il Papa che verrà, tra nodi da sciogliere e doveri
Tanti cardinali bergogliani, ma l’esito del conclave non è scontato. Papabili “progressisti” e “conservatori”. Il caso Becciu e il tratto autoritario di Francesco. Nodi morali e liturgici da risolvere. Dall’intervista di Stefano Chiappalone a Nico Spuntoni e Luisella Scrosati.
La teologia morale tra le priorità che attendono il nuovo Papa
Negli ultimi 12 anni un malinteso approccio pastorale ha ridotto le norme morali oggettive a ideali lontani cui (al massimo) tendere. Spetterà al prossimo pontificato riscoprirle partendo dal primato della conversione.

Rispettare il diritto per garantire la giustizia ed evitare l’assolutismo
L’ultimo pontificato è stato il trionfo dell’arbitrarietà. Va ripristinato il giusto esercizio dell’autorità, ancorandolo nuovamente al diritto divino, alla legge naturale, al bene e all’ordine oggettivo della Chiesa.
DOSSIER: VERSO IL CONCLAVE 2025


Sanare la ferita provocata da Amoris laetitia
Con l’Esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia, il pontificato di Francesco ha inferto una profonda ferita alla Chiesa. Una ferita che dovrà essere sanata se si vorrà che essa ritrovi unità interiore e pace.