La rinuncia della Chiesa
La cosa che impressiona di più nel posizionarsi politico della Chiesa di fronte alla crisi di governo è la sua funzionalità rispetto allo status-quo e, quindi, al mantenimento dei potentati vigenti. Da un lato vuole essere una Chiesa rivoluzionaria, ma dall’altro fa il filo alla nuova maggioranza nell’Unione Europea. Cosi rinuncia alla propria missione.
Sovranismo e patria
La nazione e la patria si reggono su una memoria storica e valoriale. Il tutto è collocato in quadro di storia della salvezza di grande respiro e non appiattito sugli slogan del momento.
Humanae Vitae, la questione sociale
Pubblichiamo un breve stralcio dalla voce "Humanae Vitae: la questione sociale" scritta da Stefano Fontana per il Dizionario su Sesso, amore e fecondità (Cantagalli 2019) dell’Istituto Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, curato da José Noriega.
Matrimonio civile, inconciliabile con il sacramento
Bisogna prendere atto che oggi quello che chiamiamo matrimonio civile non ha più né il fine né gli elementi fondanti il matrimonio nel suo diritto naturale. Il che pone delle importanti questioni per quanto riguarda il matrimonio concordatario.
Matrimonio civile, la provocazione dell'Alabama
Nei giorni scorsi lo Stato dell’Alabama ha approvato una legge in cui abolisce il matrimonio celebrato negli uffici dello stato civile dei comuni. Un provvedimento strano e opinabile, ma che indica una ribellione a una logica che ha snaturato il senso del matrimonio.
Rinunciare agli effetti civili del matrimonio religioso
Se lo Stato riconoscesse il fondamento originario del matrimonio nella religione cattolica e nel diritto naturale garantito e difeso dalla Chiesa, stabilire gli effetti civili del matrimonio sarebbe corretto. Ma se, come accade oggi, lo Stato non riconosce nessun valore al matrimonio indissolubile tra uomo e donna e aperto alla vita, anzi contempla giuridicamente tutto il contrario, allora quel concordato non ha più ragione di essere.
Chiesa e scuola: alle radici del problema
Si può negare la “Regalità sociale di Cristo” in due modi: uno morbido mediante la rivendicazione della laicità ed autonomia della scuola; uno duro mediante la lotta della scuola contro al religione cattolica: non ci si ferma però mai al primo stadio, alla lunga si arriva sempre anche al secondo.
La Sea Watch3, Antigone e la Dottrina sociale della Chiesa
La vicenda della nave “Sea Watch 3” non rientra minimamente nelle direttive della Dottrina sociale della Chiesa e non può essere difesa a partire da essa. Non è l’atto di una nuova Antigone.
La Caritas in veritate critica il sinodo sull’Amazzonia
Il pluralismo religioso e la salvaguardia dell’ambiente sono due tematiche oggi molto sentite. Il prossimo sinodo sull’Amazzonia è indirizzato ad esasperarle. Secondo l’instrumentum laboris del sinodo le popolazioni primitive dell’Amazzonia avrebbero una religiosità che le aiuta a mantenere un buon rapporto con la natura e per questo possono e debbono essere di esempio anche per noi e addirittura “convertire” i cristiani a quei loro valori. In questo caso l’accoglienza delle altre religioni e perfino del paganesimo animista andrebbe di pari passo con una visione equilibrata dell’ambiente. Accoglienza religiosa e accoglienza ecologica sarebbero in quel paganesimo primitivo due facce della stessa medaglia.
Il nuovo totalitarismo ecologista
L’ecologia diventa onnipotente e planetaria. Essa ingloba tutte le sapienze, tutte le morali, e diventa la prima dispensatrice di regole per l’uomo fuso nel grande tutto.
Il Sinodo dell'Amazzonia bypassa Benedetto XVI
Benedetto XVI sosteneva che le religioni del mito, le religioni pagane, erano forme umane di esorcizzazione del pericolo dell’esistenza, tramite la protezione di qualche divinità contro altre divinità. La religione cristiana invece è la religione del Logos. Le religioni dei popoli indigeni citate nell'Instrumentum laboris del Sinodo dell'Amazzonia hanno tutte le caratteristiche che Ratzinger attribuiva alle religioni del mito.
Il vescovo di Vicenza, il non giudicare e la DSC
Se applicassimo le indicazioni del vescovo di Vicenza sul gay pride («Non giudicare») dovremmo dichiarare “chiusa per demolizione” la Dottrina sociale della Chiesa.