La nuova pastorale sociale come agenzia di intermediazione
La pastorale sociale propsta dalla rivista dei Gesuiti è senza Cristo, riduce la Chiesa ad agenzia sociale, la espone alle ideologie, la concentra sui metodi anziché sui contenuti, ne orizzontalizza l’operato cessando di essere evangelizzazione per diventare umanesimo, interpreta il conflitto sempre come positività da mediare, non ammette dei mali intrinseci nei cui confronti non esiste mediazione possibile, collabora con tutto e con tutti e, nel cercare l’unità nella diversità, finisce per accettare ogni diversità, anche quelle inaccettabili.
Europeismo come ideologia, parola al vescovo
In vista del voto per il Parlamento dell’Unione Europea di domenica prossima 26 maggio proponiamo alla riflessione alcuni passaggi della Lectio magistralis tenuta dall’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi a Milano il 6 aprile scorso in occasione della Giornata della Dottrina sociale della Chiesa.
Dimmi che parole usi e ti dirò in cosa credi
Le parole esprimono i concetti. Quando non si usa più una parola è perché non si considera più vero ed attuale il concetto corrispondente. Quando si usano nuove parole è per far passare nuovi concetti. Così dal magistero sono scomparse: adulterio, castità e disordine.
Potere, autorità, sovranità, regalità: facciamo chiarezza
Ci sono quattro concetti della Dottrina sociale della Chiesa che stanno tornando di uso frequente, date anche le polemiche su sovranismo e globalismo. E quattro parole sono le seguenti: potere, autorità, sovranità, regalità. Può essere utile riprenderle in esame per verificare se ci possono essere di aiuto nel momento presente.
Educazione civica, nuova religione civile
Capire la reintroduzione dell'educazione civica nel sistema scolastico alla luce della dottrina sociale. Il rischio di una religione civile e di uno Stato etico.
Fare e poi ricevere: il caso Cl alle Europee
Il documento di Cl sulle Europee non contiene nessuna parola che ne indichi la provenienza cattolica. E' frutto della "moda" attuale di annunciare prima e poi stabilire chi e cosa si annuncia, prima si evangelizza e poi (non prima) si scoprono i motivi e i criteri per evangelizzare.
Bibbia, un pretesto per andare d'accordo con tutti
Nelle 16 pagine del programma del Festivan biblico neanche un accenno alla dottrina sociale della Chiesa. Eppure c'è di tutto: dalla discesa dell'Adige in gommone agli onnipresenti Enzo Bianchi e Ravasi. La pretesa del biblicismo e l'assenza di un corpus filosofico e teologico.
Benedetto XVI invita a rifare la Storia della DSC
Le Note scritte da Benedetto XVI sulla crisi della Chiesa a seguito dello scandalo della pedofilia sono molto interessanti per illuminare anche la Dottrina sociale della Chiesa. Questa, come chiarito da Giovanni Paolo II, fa parte della teologia morale, e le riflessioni di Benedetto XVI sono appunto relative alla teologia morale. La Dottrina sociale della Chiesa ne è perciò coinvolta: la crisi della teologia morale – il suo “collasso”, come dice Benedetto XVI – provoca anche la crisi della Dottrina sociale della Chiesa.
La dottrina sociale evangelizza
Per papa Francesco la Dottrina sociale della Chiesa non fa parte dell’annuncio, non sta nel cuore stesso dell’evangelizzazione, mentre per Giovanni Paolo II sì. Quest’ultimo dice che “la dottrina sociale ha di per sé un valore di uno strumento di evangelizzazione.
Cogliere l'Islam, più che accoglierlo
Sabato prossimo 6 aprile si parlerà anche di Islam alla Seconda Giornata della Dottrina sociale della Chiesa organizzata dalla Nuova Bussola Quotidiana e dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân. Si parlerà di islam per due motivi: perché la Chiesa si ostina a non considerare la religione musulmana alla luce dei principi della sua Dottrina sociale e perché l’Unione Europea – a differenza dall’Europa – non vuole vedere in faccia la religione di Maometto. Ha deciso di accoglierla senza però coglierla.
Dottrina sociale e pluralità delle religioni
Per quanto riguarda quindi lo stretto ambito della DSC, diventa pericoloso per la sua valorizzazione sia pensare che Dio abbia voluto per se stesse le varie religioni, sia anche ritenere che esse siano in qualche modo una “preparazione” a Cristo.
Il sociale è ancora da “evangelizzare”?
A leggere i programmi di alcune Scuole di formazione all’impegno politico delle diocesi si prova sconforto: non vi si trovano molti elementi cattolici e a fare da relatori vengono chiamati “esperti” inattendibili dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa.