Via libera a gay pride? La libertà di espressione non è assoluta
La libertà di espressione non è un diritto assoluto, come sembra essere per le democrazie moderne figlie dell’ideologia illuministica. Oggi non si censura più niente, ma ci sarebbe molto da censurare. Il caso del prossimo gay pride di Trieste, permesso, ma non patrocinato da Comune e Regione.
Il grosso guaio del primato del come sul cosa
Nella dottrina della Chiesa il cosa ha sempre avuto il primato sul come. Da un punto di vista teologico la cosa si chiama primato della pastorale sulla dottrina, in morale si chiama primato della coscienza sulla norma, in metafisica primato dell’esistenza sull’essenza, in epistemologia primato dell’ermeneutica sulla metafisica, in politica si chiama primato della partecipazione sui programmi.
Il diritto a migrare esiste, ma non è assoluto
Se esiste un diritto ad emigrare non esiste però un diritto assoluto ad immigrare, ossia ad entrare in ogni caso in un altro Paese. In altri termini, i Paesi di destinazione hanno il diritto di governare le immigrazioni e di stabilire delle regole per l’accesso e l’integrazione degli immigrati nella loro società.
La rivoluzione è incompatibile col cristianesimo
Il concetto di rivoluzione non può trovare ospitalità nella Dottrina sociale della Chiesa. La rivoluzione è contraria al concetto di ordine. Nel senso che la rivoluzione comporta sempre la distruzione di un ordine.
Le conseguenze sociali di AL
Sto concludendo un libretto su Amoris laetitia (AL) che a giorni consegnerò all’editore. Per gli amici di questo blog vorrei anticipare, in sintesi, un capitoletto che tratta delle conseguenze sociali e politiche dell’Esortazione apostolica di papa Francesco.
Vendere le chiese per i poveri. Ma le hanno costruite loro..
I poveri esistevano anche quando sono state costruite le chiese ora in dismissione Però la Chiesa di allora non ha impedito queste costruzioni e questi collocamenti per devolvere le relative somme ai poveri, perché ai poveri ci ha sempre pensato in altro modo. E tante chiese e cappelle oggi sconsacrate e “dismesse” sono sorte anche col contributo dei poveri e a loro finalizzate.
I diritti che mancano
Qualche giorno fa si è ricordato il 70mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Anche la Chiesa si è associata alle istituzioni civili in questa commemorazione. Come? Basta guardare una foto diramata dall’agenzia di stampa della Comece. C’è la libertà di parola e di movimento, c’è il diritto ad associarsi e a ricevere una istruzione, c’è la libertà di stampa e quella di pensiero … ma non c’è il diritto alla vita e ad una famiglia fatta di un uomo e di una donna, manca il “diritto a crescere sotto il cuore della madre” di cui parlava la Centesimus annus di Giovanni Paolo II.
Global compact, i vescovi non sanno che lo Stato viene prima?
Per il Global Compact è in gioco – tra gli altri – il principio di sussidiarietà. Non è lo Stato a doversi scusare se non aderisce al Global Compact, ma è l’ONU a dover convincere lo Stato ad aderirvi con buone motivazioni. Se lo Stato non le considera buone è suo diritto farlo. Gli Stati, infatti, vengono prima dell’ONU. E i vescovi europei dovrebbero saperlo.
Dottrina, tra Islam e Occidente post cristiano
La Dottrina sociale della Chiesa esamina su democrazia e diritti civili l’Islam, ma con ciò non intende difendere semplicemente (e ingenuamente) la democrazia occidentale relativista, procedurale, irreligiosa, priva anche essa di un diritto naturale come fondamento, soggettivistica.
Cristo re, contro il potere del più forte
La solennità di Cristo re e le ragioni del suo stretto legame con la Dottrina sociale. Se viene perduta l’idea che l’autorità viene da Dio, da quale altra fonte dovrebbe e potrebbe venire? Cosa, se non Dio, sarebbe in grado di legittimarla? Il voto popolare? Le decisioni di qualche assemblea? Un contratto tra i cittadini? Una globale piattaforma Rousseau? Non c’è scampo: tutte queste fonti altro non sono che l’espressione del potere del più forte.
Toniolo e la riscoperta di un Dio al centro
Nella prolusione alla recente assemblea dei vescovi italiani, il cardinale Bassetti ha citato in conclusione del suo discorso Giuseppe Toniolo, oggi dimenticato ma da collocarsi agli inizi della Dottrina sociale della Chiesa. La prima cosa che egli ci ha lasciato in eredità è l’idea della centralità di Dio, anche per la costruzione della città degli uomini.
Quando padre Chenu chiedeva una “Chiesa in uscita”
L’ultimo numero della rivista francese “Catholica” parla dell’origine dell’idea di “Chiesa in uscita” la fa risalire al padre domenicano Marie-Dominique Chenu. C’è nel pensiero di Chenu, la “svolta antropologica” di Rahner.