Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Gregorio di Nissa a cura di Ermes Dovico

Attualità


Ultimatum dei medici in piazza: «Cambiate i protocolli»
TERAPIE PRECOCI

Ultimatum dei medici in piazza: «Cambiate i protocolli»

Scenderanno in piazza in camice bianco. Con loro ci saranno i loro pazienti guariti che indosseranno la T-shirt per le cure domiciliari precoci. «Chiederemo a Speranza perché i medici del territorio non sono stati coinvolti nella revisione del protocollo. La vigilante attesa non è provata da nessuno studio. E se non otterremo risposte ricorreremo al Tar contro le nuove linee guida». L'avvocato dei medici per le cure domiciliari precoci, Erich Grimaldi, illustra alla Bussola la conferenza di Piazza del popolo di sabato 8 maggio. Un evento storico, in cui per la prima volta i medici protesteranno «col governo per cambiare i protocolli di cura per la tutela della salute pubblica». 
-IL DOSSIER COVID AT HOME


Maggio, il mese di Maria
I VENERDì DELLA BUSSOLA

Maggio, il mese di Maria

Attualità 30_04_2021

Il mese di Maggio è alle porte e, come si sa, è un mese tutto dedicato alla Madonna. In questa puntata parliamo di come Maria ci è stata a fianco lungo tutta la storia della salvezza e di come oggi, in questo tempo di prova, sia proprio Lei a guidare i nostri passi. Ospiti: Diego Manetti, scrittore e saggista, e Luisella Scrosati, nota firma ai lettori della Bussola.


Brigatisti rossi estradati dopo 40 anni di attesa
FRANCIA

Brigatisti rossi estradati dopo 40 anni di attesa

Sette brigatisti rossi, già condannati a gravi pene carcerarie in Italia, sono stati arrestati ieri in Francia. Altri tre sono tuttora latitanti. Saranno estradati nel nostro Paese. La vera notizia è perché non siano stati mai estradati finora. Per più di quarant’anni, infatti, hanno potuto vivere in Francia, nella maggior parte dei casi in libertà.


L’illusorio Recovery Plan (che non elimina le restrizioni)
PIANO CARENTE

L’illusorio Recovery Plan (che non elimina le restrizioni)

I circa 250 miliardi di fondi per l’Italia pagano in buona parte pegno all’ideologia verde e delle nuove tecnologie. Ma intanto milioni di italiani hanno perso o stanno perdendo il lavoro, e nel Recovery Plan non c’è traccia della revoca del coprifuoco e delle altre restrizioni che danneggiano l’economia reale. Ci sono pure eurotasse mascherate.


Remuzzi: «Capisco i medici, ma il Ministero ha le sue regole»
L'INTERVISTA

Remuzzi: «Capisco i medici, ma il Ministero ha le sue regole»

«Il Ministero non poteva fare diversamente, molti dei farmaci che si vorrebbero usare nella cura domiciliare precoce non hanno indicazioni per quella patologia, anche il nostro studio sui FANS è assente perchè non è ancora pubblicato». Il professor Remuzzi dell'Istituto Mario Negri commenta la revisione delle linee guida: «Non avrei insistito così tanto sulla Tachipirina, positivo l'ingresso delle monoclonali». 


Cure a casa: tanti veti, restano Tachipirina e vigile attesa
IL NUOVO PROTOCOLLO

Cure a casa: tanti veti, restano Tachipirina e vigile attesa

Il Ministero della Salute ha aggiornato le linee guida per la terapia domiciliare, ma le novità sono poche e il documento appare insufficiente: è evidente che Speranza vuole il controllo di questa partita, di importanza fondamentale. Molti i veti: su idrossiclorochina, cortisone, antibiotico, eparina, vitamine. Che cosa resta al "povero" medico? Ancora vigile attesa e Tachipirina. 
- REMUZZI: «CAPISCO I MEDICI, IL MINISTERO HA LE SUE REGOLE» di Andrea Zambrano

- GREAT BARRINGTON DECLARATION, SEI MESI DI LINCIAGGIO MEDIATICO di S. Magni



Medico censurato, un bel 25 aprile di censura e "libertà"
IL CASO GULISANO

Medico censurato, un bel 25 aprile di censura e "libertà"

Un 25 aprile di censura e "libertà" va in scena a Varese durante il sit in con la firma della Bussola Paolo Gulisano: il video su Youtube viene rimosso. Motivo? Ha mostrato in pubblico la sua paziente, Giusy, che in ospedale era già spacciata, ma che lui ha salvato dal Covid con terapie adeguate. Il Potere non tollera l’esibizione della prova che molti morti si sarebbero potuti evitare. 


Il Nyt denuncia Google: "Favorite la pedofilia online"
CONSEGUENZE DELLA PORNOGRAFIA

Il Nyt denuncia Google: "Favorite la pedofilia online"

Il New York Times parla ancora del traffico di pornografia minorile e pedofilia presente sul web. Questa volta l’editorialista del quotidiano progressista Nicholas Kristof accusa Google non solo di non censurare contenuti depravati e illegali ma persino di favorirli. Eppure nessuno si sogna di toccare la radice del problema per cui il porno andrebbe interamente vietato.


“I pedofili sono milioni. Con il Covid più adescamenti online”
INTERVISTA/DON DI NOTO

“I pedofili sono milioni. Con il Covid più adescamenti online”

Nel 2020 la quantità di video pedopornografici denunciati da Meter è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, superando quota due milioni. Quasi dimezzate, invece, le immagini. «Evidentemente le “semplici” foto non bastano più, i pedofili ricercano e producono più video per soddisfare i loro desideri malsani». Con le misure anti-Covid sono aumentati il tempo su Internet e gli adescamenti via social. «Solo in Europa ci sono 18/19 milioni di minori abusati da parte di milioni di pedofili», ma i media danno risalto solo ai singoli casi per colpire la Chiesa. La Bussola intervista don Fortunato Di Noto per la XXV “Giornata Bambini Vittime” in programma fino al 2 maggio.
- NEW YORK TIMES VS GOOGLE: "FAVORISCE LA PEDOFILIA ONLINE", di B. Frigerio


Risarcire i neri discriminati? Sbagliato, parola di nero
L'ANTIRAZZISMO è RAZZISTA

Risarcire i neri discriminati? Sbagliato, parola di nero

Non è giusto risarcire i neri perché sono discriminati. A scriverlo, addirittura sul Washington Post, quotidiano liberal, è un nero. L’egualitarismo della sinistra, spiega Ben Carson, crea razzismo dove non c’è e lo rafforza dove già c’è, ribaltando l’ammonimento di Martin Luther King a giudicare «le persone dal loro carattere e non dal colore della loro pelle».


Pass vaccinale, il garante bacchetta il governo
«Viola la privacy»

Pass vaccinale, il garante bacchetta il governo

Il decreto riaperture è illegittimo se rende obbligatorio un pass che identifica i vaccinati. Lo dice il Garante della privacy che ha osservato come non ci sia una base normativa idonea in materia di protezione dei dati. «Non si può affidare a un decreto legge il potere di incidere su diritti individuali come la libertà e la riservatezza». Bisogna passare dal Parlamento.