Il tifo per gli Azzurri, l'unico nazionalismo accettato
I festeggiamenti per le vittorie della nazionale italiana, fino al tifo per la finale, sono le uniche forma socialmente accettate di nazionalismo, sovranismo, orgoglio nazionale. Ci fanno dimenticare le brutture del Covid e delle misure dolorose del governo. Perché la nazione non è lo Stato (che, anzi, tende a soffocarla).
Giuseppe da Copertino, il frate volante... e anche cuoco
Ragazzo semplice di mente, incapace di imparare a leggere e scrivere, ebbe il dono di una vita spirituale e mistica molto intensa. Famoso per le sue levitazioni, è stato per questo nominato patrono dei piloti. Ma fin da bambino amava anche molto cucinare.
- LA RICETTA: POLLO AL LIMONE
Isee iniquo: il Parlamento mette alle strette il governo
Via libera del Senato: Governo impegnato a rivedere l'iniquo meccanismo Isee. Passa l'odg della Lega. Pillon alla Bussola: «Per gennaio servirà la modifica: proponiamo le indicazioni dell'Associazione Famiglie Numerose, che tengono conto dei carichi famigliari. La Sinistra che farà? Ascolta Fedez o difende i veri proletari?». Sull'Assegno Unico: «Troppo basso, così non va».
Il successo di Unplanned, il film che smaschera l’aborto
Tutto esaurito per l’anteprima italiana di Unplanned, proiettato l’8 luglio a Roma nella sua versione censurata e pure con il divieto ai minori di 14 anni (ma è pronto il ricorso). Tre i messaggi fondamentali del film sulla storia vera di Abby Johnson: le menzogne degli abortisti, il connubio tra aborto e potere, la misericordia sperimentata dall’ex manager di Planned Parenthood.
Anche Proust oggi sarebbe chiamato “omofobo”
Nel quarto volume (Sodoma e Gomorra) della sua monumentale Recherche, Marcel Proust (che per un certo periodo fu bisessuale) descrive il tormento della persona omosessuale che vive tra menzogna, simulazioni e paure. Il suo giudizio sull’omosessualità è netto, e scrive anche sulla possibilità di uscirne accennando a «casi in cui si vedrà che l’inversione è guaribile». Altro che icona gay. Con la mentalità sottesa al Ddl Zan, oggi Proust sarebbe tacciato di omofobia.
L'islam turco alla conquista della Svezia
Nelle elezioni in Svezia, il partito Nyans rappresenta la voce della comunità islamica, turca in particolar modo. Il suo leader, Mikail Yüksel, in Svezia dal 2001 è letteralmente un uomo di Erdogan, anche se lo nega. E la Turchia lo sostiene apertamente anche in patria. E'parte della strategia di lungo termine del presidente islamico turco
Hong Kong, sottomessa alla Cina, sta impazzendo
Hong Kong, un anno dopo l’introduzione della nuova Legge per la Sicurezza Nazionale, imposta da Pechino, nella città ex britannica si respira un clima di oppressione totalitaria. E una parte della popolazione ci impazzisce. Sono sintomi di impazzimento l'attentato suicida a un poliziotto e un gruppo di ragazzi che preparava attentati
Ddl Zan, la Chiesa italiana rinuncia alla verità
In due interviste parallele il cardinale Bassetti, presidente dei vescovi italiani, e l'arcivescovo Paglia (rispettivamente a Repubblica e Stampa) si schierano per la modifica - e non l'affossamento - del Ddl Zan sull'omo-transfobia. Una posizione incomprensibile e non condivisibile, di cui non viene data alcuna ragione che non sia opportunismo politico. E parlano di dialogo con tutti, ma mai si sono posti il problema di ascoltare chi nella Chiesa - come noi e molti altri - sostiene che il ddl sia da rifiutare in blocco.
- I DOCENTI: «NON APPROVATE LA ZAN» di Lettera 150
Haiti, ucciso il presidente che tanti volevano morto
Ad Haiti il presidente Moïse è stato assassinato in casa sua. Anche sua moglie è stata ferita nello stesso attentato. Ignota resta la mano dietro agli attentatori, quattro dei quali sono stati uccisi e sei arrestati. Haiti non ha mai conosciuto pace e tanti volevano la morte del presidente che stava diventando sempre più autoritario e accentratore
La travolgente avanzata talebana in Afghanistan
La gran parte dei contingenti europei ha già evacuato la nazione asiatica e il Pentagono ha reso noto che oltre il 90 per cento dei suoi ultimi 2.500 militari rimasti è già stato rimpatriato. Ma sui campi di battaglia i talebani avanzano ovunque, spesso senza incontrare resistenza.