Non è la tolleranza che permette la convivenza
La strage di Parigi è il frutto di una superficialità della Civiltà occidentale davanti a fondamentalismi incapaci di convivere con altri criteri culturali. L'Europa deve riprendere seriamente la sua identità cristiana, minacciata dal secolarismo e relativismo dilaganti. Solo così potrà promuovere una sana integrazione.
Arresti, tangenti, mafia? No, all'Expo il pericolo è la famiglia
E adesso anche Expo fa lo schizzinoso e intima al governatore lombardo Maroni di togliere il logo della universale esposizione dai manifesti che annunciano il convegno del 17 gennaio sulla famiglia. In campo Giuseppe Sala, commissario di Expo e Vicente Gonzales Loscertales, segretario del Bureau des Expositions.
Dopo la battaglia di Parigi
LE ULTIME ORE DI TERRORE A PARIGI di Stefano Magni
Tre terroristi morti e quattro ostaggi uccisi.
COME AFFRONTARE L'EMERGENZA IN ITALIA di Alfredo Mantovano
Ripristinare un Comitato per l'islam italiano.
"L'EUROPA NON CHIUDA GLI OCCHI SUL NEMICO INTERNO" di Stefano Magni
Intervista ad Amer al Sabaileh, analista strategico
Le ultime ore di terrore a Parigi
Terrorismo a Parigi. Due giorni dopo la strage del Charlie Hebdo, le ultime ore di caccia, l'assedio e la sorpresa: c'è un terzo terrorista, con una sua complice, che prende in ostaggio i clienti di un supermercato ebraico. La vicenda si sdoppia e si risolve con un bagno di sangue. Tre terroristi morti e quattro ostaggi uccisi.
Persecutori dei cristiani Il catalogo è questo
L’8 gennaio Open Doors, l’organizzazione internazionale impegnata da quasi 60 anni a difendere i Cristiani in difficoltà, ha pubblicato la nuova edizione della World Watch List, la classifica dei 50 paesi, su un totale di oltre 65, in cui i Cristiani sono più perseguitati. Balza agli occhi la responsabilità prevalente, quasi totale, dell’islam.
"L'Europa non chiuda gli occhi sui suoi nemici interni"
Amer al Sabaileh, analista strategico ed esperto di terrorismo di Amman (Giordania), ci spiega l'evoluzione del terrorismo dei "lupi solitari" ai tempi dell'Isis. Oggi è toccato alla Francia, ma un domani potrebbe essere in Italia il bersaglio degli jihadisti. Il nostro paese deve smettere di "chiudere un occhio su organizzazioni che indossano la maschera dei moderati".
Come affrontare l'emergenza dopo Parigi
Terrorismo. Si devono investire più risorse nella formazione delle forze dell'arabo, affinché conoscano l'arabo e siano capaci di muoversi nelle comunità di immigrati. Investire nella sorveglianza del Web. Istituire una procura nazionale antiterrorismo. E ripristinare un Comitato per l'islam italiano.
La storia del beato Ukon, il "samurai di Cristo"
Takayama Ukon, un samurai figlio di samurai, cristiano figli di cristiani. Quest’anno cade il quarto centenario della sua morte e molti sperano che proprio quest’anno da venerabile il “samurai di Cristo” diventi beato. Un film, un film di cappa, spada e fede firmato da un protestante, ne racconta l’affascinante storia.
Anche Ostellino. Il solito pregiudizio anticattolico
Nella sua deprecazione per l'integralismo islamico anche l'illustre editorialista del Corriere della Sera non ha resistito alla tentazione di sparare qualche stupidaggine sul cattolicesimo che, in fondo, nei secoli passati era intollerante e violento come lo è l'islam oggi. Ecco come si riscrive la storia.
La Vergine miracolosa, patrimonio dell'umanità
Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, in provincia di Varese. è inserito nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità stilata dall’’Unesco. Venne costruito in segno di ringraziamento per una guarigione miracolosa ottenuta dopo una preghiera alla Vergine. La prima pietra del Santuario venne posta nel 1498.
Ecco cosa bisognerebbe sapere sullo Ior
"Con rispetto e devozione, vorrei porre una domanda a S.E.R. il Cardinale George Pell, il quale in quanto Prefetto della Segreteria per l’Economia sta gestendo la riforma delle finanze della Santa Sede". Così Ettore Gotti Tedeschi, presidente della Banca Vaticana dal 2009 al 2012, rompe il suo lungo silenzio con un articolo sul Catholic Herald.
No al terrorismo e al jihad. Ma io "non sono Charlie"
Je suis Charlie? Massì, ripetiamolo in coro quest’ultimo omaggio alla libertà assassinata che dovrebbe scacciare il diavolo islamista e i fantasmi della dittatura coranica. Ripetiamolo pure perché adesso si può, è lecito affermare che quei killer erano islamici autentici, con tanto di Allah Akbar nel distintivo sulle loro tute nere da soldati del Califfo.