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Tragedia a Genova. Non collettivizzare le colpe
CROLLO DEL PONTE MORANDI

Tragedia a Genova. Non collettivizzare le colpe

Il primo pensiero di fronte alla tragedia di Genova è quello della nostra estrema precarietà e del nostro dovere di essere preparati alla partenza. Il nostro essere incapaci di garantire a noi stessi che tra un’ora o domani saremo ancora qui. E' molto forte la tentazione di buttare la tragedia del crollo del ponte Morandi nella rissa politica. Ma i due "colpevoli" additati, cioè l'austerity e le privatizzazioni, non colgono nel segno. Non è per mancanza di risorse, né per mancanza di investimenti del gestore privato che il cavalcavia è collassato. Si deve cercare il responsabile, che abbia un nome e un cognome. Inutile cercare un colpevole collettivo.  


Il papa che voleva salvare il mondo tramite la Madonna
L'ASSUNZIONE IN CIELO

Il papa che voleva salvare il mondo tramite la Madonna

Non dobbiamo dimenticare la specialissima devozione che Pio XII aveva verso la Vergine e che proclamò il dogma dell’assunzione nel 1950. Nel suo amore a Maria si nasconde infatti l'antidoto ad ogni problema.


Che fare con l'Islam? La dottrina sociale dia risposte
IL DIBATTITO

Che fare con l'Islam? La dottrina sociale dia risposte

La Dottrina sociale della Chiesa è chiamata in questa fase a svolgere un nuovo compito: la presenza dell’islam in Europa. Come studiarlo? Partendo dal volto di Dio e non passando dall'antislamismo al laicismo. Una via originale. Ecco alcuni spunti. 


Brescia, il batterio killer e i rischi taciuti della Fivet
OMERTA' GENERALE

Brescia, il batterio killer e i rischi taciuti della Fivet

Perché nessuno ha parlato del grado di prematurità del piccolo morto dopo aver contratto il Serratia Marcescens? Perché gli altri neonati della terapia intensiva degli Spedali Civili di Brescia sono vivii? Perché l'ospedale non ha rivelato tutta la verità? Forse perché Paolo era nato tramite fecondazione assistita in un mondo che preferisce diffondere il panico piuttosto che parlare delle conseguenze della provetta.


Mercati in ansia, e tutti si organizzano al Centro
TRA SPREAD E VOTI

Mercati in ansia, e tutti si organizzano al Centro

C’è agitazione sui mercati, soprattutto a causa della lira turca, ma anche per l’incertezza sulla manovra d’autunno. Salvini, anche in vista delle regionali di ottobre, punta a svuotare il serbatoio di Forza Italia, provando a catturarli con proposte dal profilo più moderato. Anche Forza Italia corre ai ripari, ma divisa. E Renzi minaccia un suo movimento. 


L'ex ministro dice sì al burqa: accusato di islamofobia
IN EURABIA

L'ex ministro dice sì al burqa: accusato di islamofobia

La follia di un paese che si scaglia contro l'ex ministro degli Esteri, Boris Johnson, che pur avendo definito le donne con il velo integrale somiglianti a delle "cassette postali" ha difeso la libertà di indossarlo. La reazione è frutto del crescente potere islamico e della debolezza occidentale: se la carriera del ministro sarà bloccata potremo parlare di capitolazione all’islam.


No aborto, i vescovi che non esultano e quasi si scusano
FERNANDEZ E PAGLIA

No aborto, i vescovi che non esultano e quasi si scusano

I commenti dei vescovi Fernandez e Paglia dopo il no all'aborto in Argentina suonano quasi come una scusa al mondo laicista: “Non siamo tanto felici per i milioni di bambini che non verranno uccisi da una legge omicida, quanto siamo affranti per le donne che abortiranno clandestinamente o che portano avanti gravidanze indesiderate". Discorsi che risentono dell’affumicatura degli orientamenti ideologici pro-aborto. Porre l’accento sul fenomeno dell’aborto clandestino, è proprio il grimaldello usato da tutte le strategie pro-choice per legalizzare l’aborto. 


Il moralismo della Chiesa che non converte a Cristo
TENDENZE PREOCCUPANTI

Il moralismo della Chiesa che non converte a Cristo

Si continuano a fare richiami etici, mentre è alla testa dell’uomo che dovremmo rivolgerci, perché è lì che è cominciato il disastro esistenziale che poi si è espanso a quello morale. Il moralismo non farà ritornare nella Chiesa i lontani e, come diceva Chesterton, il richiamo alla carità non resisterà se non sarà basato sulla verità della persona di Cristo.


Congo, torna Ebola, ma i capi pensano al voto
AFRICA

Congo, torna Ebola, ma i capi pensano al voto

Esteri 14_08_2018 Anna Bono

L’epidemia di Ebola scoppiata ad aprile nella provincia dell’Equatore, nella Repubblica democratica del Congo, è stata dichiarata sconfitta, ma due settimane dopo ne è esploca un'altra nel Nord Kivu. Il farmaco sperimentale dell'Oms funziona, ma careestia, infrastrutture carenti e guerriglia complicano le operazioni di vaccinazione. Intanto la politica pensa al voto dopo che la dinastia dei Kabila ha deciso di non ricandidarsi. 


Nata a 22 settimane: «Non la rianimiamo o sarà disabile»
GRAN BRETAGNA

Nata a 22 settimane: «Non la rianimiamo o sarà disabile»

Autumn viene al mondo a 22 settimane e 6 giorni, sua mamma chiede aiuto ai medici che le rispondono che sopravvivendo rischierebbe di vivere da disabile. La donna replica che altri bambini sono sopravvissuti alla 22/23esima settimana, ma quando la piccola nasce «ansimava cercando aria, ma la lasciarono morire soffocata».


Come perdere un anno e l'educazione facendo il militare
365 ALL'ALBA

Come perdere un anno e l'educazione facendo il militare

«Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri», sì, ma quali? Ricordo in prima persona di un anno buttato nell'esercito di leva, senza addestramento, in preda al nonnismo, in un ambiente in cui la bestemmia e la pornografia sono "virili". E il lavoro lasciato è perduto.


Ritorno alla naja? Meglio una vera Riserva operativa
DIFESA

Ritorno alla naja? Meglio una vera Riserva operativa

Salvini propone il ritorno alla leva obbligatoria. Ma i militari stessi sono scettici. Meglio sarebbe una vera riserva operativa, con ex militari disponibili al richiamo. Un impiego futuro? L'emergenza jihadista nelle no-go zones cresce nelle nostre città.

UN ANNO BUTTATO di R. Cammilleri