Espulso a Mosca il parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Padre Vera è stato costretto a lasciare il paese con solo un preavviso di 24 ore per aver parlato di guerra a proposito di quanto sta accadendo in Ucraina
Ucraina, la guerra dei volontari (o mercenari) stranieri
In Ucraina si consolida la presenza di una Legione Ucraina composta da combattenti occidentali volontari. La Russia li considera mercenari e riduce le cifre della sua composizione. Due inglesi sono stati fatti prigionieri e mostrati in Tv. Da parte russa invece, starebbero arrivando i libici e i siriani.
Armi all'Ucraina: una decisione legittima, ma inopportuna
Da un punto di vista costituzionale, l'invio di armi all'Ucraina è legittimo. Ma in termini di opportunità? La reazione ad un male (aggressione ad uno Stato) non deve condurre ad un male più grande (conflitto mondiale), altrimenti la scelleratezza dell’attacco militare russo viene superata dalla scelleratezza di chi provoca un male peggiore.
La guerra in Myanmar non risparmia le chiese
Negli stati in cui si combatte continuano gli attacchi dei militari golpisti a chiese e strutture religiose spesso usate come rifugio dalla popolazione
Il governo birmano golpista infierisce sui cristiani
Sempre più chiese e strutture cristiane sono prese di mira dall’esercito governativo nelle regioni in cui più forte è la resistenza delle Forze di difesa del popolo
Quale pace cerchiamo?
A sentire i media sembrano tutti difensori della pace, eppure la divisione tra “bravi” e “cattivi” in tempo di vaccino ci ricorda un’altra realtà. Con la crisi ucraina il mondo sa solo parlare di armi. I governanti dicono di averle provate tutte, ma usando quale linguaggio? Nessuno fa un richiamo alla Fede, ma la vera Pace viene da lì. E solo pregando insieme - per russi e ucraini - si può ottenere.
In Africa occidentale e centrale il primato dei minori in guerra
A migliaia vengono arruolati dai gruppi armati attivi nella regione, sono sempre di più, impiegati per attività di servizio e per combattere
Etiopia: guerra nel Tigray, è allarme genocidio
A lanciare l'allarme genocidio è Aiuto alla Chiesa che Soffre, nella guerra che si combatte nella regione del Tigray, in Etiopia. Lo denuncia anche il patriarca Abune Matthias, tigrino e capo della Chiesa ortodossa. Ma i responsabili dei massacri sono tutte le parti del conflitto, nessuna esclusa. Compresi i miliziani indipendentisti del Tplf
Tel Aviv, dal paradiso all'inferno in un attimo
Fino a un paio di settimane fa, Israele era descritto come il paradiso: un paese pressoché interamente vaccinato, che entusiasticamente tornava alla vita pre-Covid. La guerra di Gaza ha fatto tornare l'inferno: pioggia di razzi e una vita nei rifugi. Più l'incubo della guerra civile che incombe. Testimonianza di una famiglia italiana di Tel Aviv
La disperata situazione degli emigranti africani in Yemen
Decine di migliaia di africani, per l’85 per cento etiopi, emigrano ogni anno illegalmente in Yemen in guerra e sconvolto da una delle peggiori crisi umanitarie del pianeta
Mai più stragi nel Mediterraneo, una petizione al governo italiano
La richiesta di rimuovere gli ostacoli al soccorso degli emigranti irregolari che attraversano il Mediterraneo si fonda sulla errata convinzione che si tratti di profughi in fuga da guerra e fame
Jocelyne, l’eroina che difese la libertà del Libano
Il 31 luglio, dopo una lunga malattia, è morta Jocelyne Khoueiry. A vent’anni, allo scoppio di quella che fu chiamata superficialmente “guerra civile”, prese le armi per difendere la libertà del Libano, minata dai fedayn palestinesi. Il conflitto la plasmò e cambiò, facendole vivere la fede in profondità. Di grande spiritualità mariana, fondò movimenti laicali cattolici in difesa della vita e della famiglia.