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LA RIFLESSIONE

Draghi e la spina staccata che ridà speranza ai piccoli

La stampa e l’associazionismo della più varia estrazione sembrano non vedere – per “infatuazione draghiana” – il supplizio sociale, l’aumento della povertà e lo schiacciamento di ogni vera libertà, dal Covid in poi. Bene hanno fatto i politici che hanno staccato la spina a questo governo. Ora non si pensi più al potere e ai “grandi della Terra”, ma alla gente comune.

Attualità 27_07_2022

Tanto dilagheranno violenza e materialismo, che ne verrà stanchezza e disgusto; e dalle gocce di sangue che calano dai ceppi della decapitazione salirà l’ansia appassionata di sottrarre l’anima ad ogni collaborazione con quell’errore…” (Aldo Capitini).

Certamente, se gettiamo in questi giorni uno sguardo alla stampa, sia nazionale che internazionale, fatta di rimproveri e/o di elogi sperticati, comprensivi di quell’applauso al “nulla” della politica italiana di questi anni, ne viene fuori un quadro, come dire, semplicemente sconcertante.

Di fatto non mi pare che, da parte dei nostri politici, ci sia stata questa grande sensibilità al disagio sociale, ai veri “poveri”, alla delinquenza diffusa, soprattutto quella minorile, di cui le nostre periferie, e non solo, sono praticamente e quotidianamente “tormentate”. Se a questo aggiungiamo, a motivo delle varie ideologie correnti, la “struttura della famiglia” oggi così poco stabile… il rischio è appunto di accrescere sempre più questo continuo supplizio sociale!

Bravi, e bene hanno fatto quei politici, appartenenti a qualsivoglia estrazione ideologica, partitica e anche psicologica, a liberarsi da queste ossessioni grevi come enormi sassi che in questi anni hanno pesato e condizionato la vita di ciascuno di noi. Bene hanno fatto a sganciarsi da quegli “invasamenti” politico-ideologici che hanno determinato, a motivo della pandemia prima e della guerra poi, un vero e proprio schiacciamento di ogni vera libertà individuale e sociale, portando le nostre famiglie non solo a una forte depressione sul piano psicologico e umano, ma anche a un aumento della povertà, che ha poco a che fare con una Nazione considerata una potenza economica appartenente alla cerchia del G7!

Così, abbiamo assistito all’ultima “infatuazione draghiana che ha portato i nostri politici ad un’incredibile autocelebrazione, con una conseguente “esaltazione del Nulla”, riguardo ai loro millantati obiettivi raggiunti o sognati, a dispetto dei reali problemi della gente comune! Attenti: ho detto “comune” e non dei privilegiati a prescindere.

Bravi, e bene hanno fatto quei politici che hanno deciso, come primo passo, di rientrare in loro stessi… e, come secondo passo, da compiere in modo consequenziale, mettere in prospettiva un “futuro reale”, recuperando la tensione verso la Speranza! Il presente e il futuro, amici, è ciò che deve starci molto a cuore, essendo il passato definitivamente superato e speriamo sepolto; sebbene le sue conseguenze, piano piano, le vedremo spalmate anche sul lungo periodo. Certamente, questi politici hanno considerato - così facendo e staccando la spina all’andazzo governativo di questi tempi - anche la “gente comune”, oltre che i cosiddetti “grandi della Terra”… è solo così che ne verrà fuori qualcosa di buono, come diceva una canzone dedicata a san Francesco: “Le cose semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi!”.

In questi anni abbiamo vissuto con uno “stato d’animo frantumato con l’impressione continua e scoraggiante che in politica “nulla cambi mai”. Tutti trascinati dalla corrente del “politicamente corretto”. Immanuel Kant diceva che l’uomo si trova di fronte a tre grandi domande: “Che cosa sapere, che cosa fare, che cosa scegliere”. Qualcun altro diceva che il mondo è diviso a metà: “C’è chi pensa senza fare e c’è chi fa senza pensare!”. Pare la fotografia giusta del nostro tempo vissuto, soprattutto dei nostri governanti. Non solo, nel tempo in cui viviamo, pare che anche il concetto di Verità sia del tutto scomparso, per lasciare spazio al “pensiero dominante” omologato, al quale tutti letteralmente - compresa, appunto, la stampa nazionale - si conformano pedissequamente!

Attualmente abbiamo visto tutto il mondo dell’associazionismo della più varia estrazione supplicare il presidente Draghi di rimanere al suo posto! Tutti i politici al proprio posto, chi vi rinuncia potrebbe passare per uno svenduto a poteri occulti...

Jean-Paul Sartre, nella Nausea, scrive che, mentre passeggia per Parigi, si accorge che esistono gli altri, che esistono senza il suo parere, esistono senza aver chiesto - per esistere - il suo permesso… Viene da dire: cari politici, ESISTIAMO anche noi! Caro Draghi: non ci sono solo quelli che “contano”, i “grandi della Terra”; esistiamo anche noi! C’è sempre un momento, carissimi, dove la diversità - col suo stridore smisurato tra il mondo politico e la realtà umana - viene a galla, eccome! Invito i politici ad amare non il “potere”, che prima o poi lo si perde, ma la Vita, non solo la propria, ma anche quella degli altri, quella della propria gente, soprattutto quella più disagiata, perché di questo - che piaccia o no - prima o poi ne dovremo rendere conto. Al caro Draghi, e a coloro che sono stati galvanizzati dai “ruoli di potere”, rivolgo l’invito, certo desueto, a leggersi san Paolo dove afferma che il Signore non ha scelto né i grandi, né i potenti, ma coloro che agli occhi del mondo sembrano valere nulla, sono deboli, anzi stolti… Quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono! (cfr. 1 Cor 1, 27-30)

Troppi politici credono o hanno creduto che il loro valore consista nel dominare” e nel tenere in pugno alcuni poteri, nell’adeguarsi agli “intrighi” di palazzo e dei “poteri forti”, inconsapevoli che saranno proprio questi poteri a “divorarli”. Facciamo tutti uno sforzo per avviare un processo di “snebbiamento mentale” individuale e sociale, che sappia focalizzare i veri bisogni reali, togliendoci le varie maschere indossate in questi ultimi anni per giustificare tutto, ma proprio tutto, dalla pandemia alla guerra... violando troppe volte con estrema facilità e false giustificazioni i diritti primari ed essenziali, di molte, troppe persone…

Ah, il potere e le sue illusioni… Ma vuoi vedere che persino il Cielo si è felicemente rabbuiato? naturalmente accompagnato da una speciale gioia: infatti, nei prossimi giorni si prevede acqua! Quella vera, non quella solo promessa da certi politici. Quando si dice che anche il Cielo è solidale con i piccoli della Terra...

Bravi, e bene hanno fatto quei politici a staccare la spina.
 

* Suora e fondatrice della Comunità Shalom